Macchine che comprendono i sentimenti

Può un software comprendere i sentimenti e la nostra personalità? Quali sono i software che offrono un aiuto concreto alla comprensione dei sentimenti e della personalità?

Vi è mai capitato di non riuscire ad avere chiaro il quadro della situazione? Il vostro interlocutore è calmo e pacato come appare o sottende aggressività o magari paura? La persona che state intervistando ha la personalità adeguata al ruolo o al compito che volete proporgli? E se voleste conoscere meglio i vostri clienti per fornirgli servizi migliori, offerte specifiche ed esclusive in base alle loro preferenze ed inclinazioni naturali?

Noi Italiani siamo abituati, per cultura, a supportare il nostro linguaggio con l’espressività dei gesti; questo spesso ci rende la vita piu’ facile. E se avessimo a che fare con altre culture? Se il mio interlocutore fosse solo telefonico o informatico (e.g. email, chat)? Come faccio a comprendere senza vedere? Potrei capire qualcosa dal tono della voce. E se il tono della voce fosse mendace perché non si sta usando la propria lingua madre? E se fossi impossibilitato all’uso di uno dei cinque sensi? Non sarebbe bello avere un modo per permettermi comunque di condividere il mio stato d’animo con gli altri e di percepire il loro?

Per fortuna, la tecnologia ci tende una mano per rispondere a tutte queste domande. Ci sono sul mercato ormai svariati software (alcuni gratuiti, altri a pagamento) che offrono un aiuto concreto alla comprensione dei sentimenti e della personalità. Molti si basano sulla possibilità di identificare, tramite analisi del linguaggio naturale, i cinque grandi tratti della personalità della teoria “Big Five” di McCrae e Costa. Questa teoria identifica in estroversione-introversione, gradevolezza-sgradevolezza, coscienziosità-negligenza, nevroticismo-stabilità emotiva, apertura mentale chiusura mentale le dimensioni caratteristiche della personalità. A corredo di questo, alcuni software sono anche in grado di fornire informazioni sui sentimenti della persona: rabbia, paura, gioia, tristezza non che di identificare lo stile dell’interlocutore: confidente, analitico, insicuro. Software meno sofisticati permettono di capire se un messaggio è positivo, negativo o neutro. Un uso tipico di qualcosa del genere è ad esempio cercare di capire a grandi linee la sensazione di un vasto pubblico su un determinato argomento, ad esempio andando ad analizzare i tweet su un particolare hashtag.

In genere questi software si basano sull’analisi di file di testo, ma se considerate la miriade di tool disponibili che sono in grado di convertire stream audio in testo, potete intendere che questo tipo di analisi si possa fare su contenuti testuali, video, audio. Vi starete chiedendo quale è la sorgente delle informazioni: davvero da poche righe in una mail un programma riesce a capire la personalità dello scrivente? Dipende: queste analisi risultano tanto piu’ accurate quanto piu’ grande è la mole di dati in input. Considerate che servono almeno un 3-4 migliaia di parole per avere un minimo di affidabilità sul risultato. Ovviamente piu’ dati si hanno piu’ il quadro diventa dettagliato ed alcuni softwares riescono anche a comprendere quali siano i valori (e.g. aiutare gli altri, edonismo, attaccamento alle tradizioni, miglioramento di se stessi) e le motivazioni primarie (e.g. libertà, stabilità, praticità) della persona in questione. Nessuno vorrebbe dare un lavoro teorico da fare in isolamento ad un individuo estremamente pratico e che odia la solitudine.

Insomma, per fare breccia in un dominio prettamente umano, quello della psiche, ci viene incontro la macchina, tradizionalmente inanimata e non senziente.

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Rossella De Gaetano
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