A Piacenza vanno in scena le opere di Rose Mancini

Primavera, un mese di gite fuori porta. Città minori come Piacenza diventano la meta preferita di milanesi a caccia di novità. Questo aprile è un occasione ancora maggiore per gli amanti dell’arte. Si inaugura proprio a Piacenza una mostra collettiva che vede in scena anche l’artista Rose Mancini.

Brasiliana d’origine e milanese d’adozione, Rose Mancini ha scelto questa città come palcoscenico per la sua rinascita artistica. Rose conosce la pittura da sempre ed ha studiato con artisti come Paloma, Picasso e Harry Elsas.

Noi di MyWhere siamo andati ad intervistarla nella sua dimora milanese.

Buongiorno Rose, come stai?

Benone grazie, sono molto contenta per la mostra che si inaugura questa settimana.

Cosa significa per te tornare ad avere una visibilità come artista nel nostro paese?

Ho fatto molte mostre in giro per l’Italia ricevendo sempre molte attenzioni ed apprezzamenti per il mio lavoro. All’inizio non ero abituata a vendere e tutto ciò mi aveva un po’ destabilizzato. Pensavo di essere vista come un “fatto” esotico così come i miei quadri ricchi di colore.

Cosa ti porti ora delle tue origini nei lavori che proponi?

Delle mie origini porto me stessa. In realtà sento molto le mie origni venete da parte di madre. Mio nonno materno era altissimo con occhi chiari, mentre mia nonna era discendente afro; mio nonno paterno era napoletano, figlio di orefici della casa reale. Inoltre sono cresciuta in una megalopoli come può essere San Paolo, una città ricca di contrasti ma anche piena di vita e colori.

Quanto è importante per te avere delle origini? Insomma, sapere da dove si viene…

A dire il vero sento che le mie radici le ho forse perse, o meglio, si sono intrecciate creando un ibrido che parla due lingue ma con un cuore solo. Vivo a Milano ormai dal 1986, città che ha assistito alla mia crescita, ai miei cambiamenti, così come sono cambiati i miei colori e i miei sorrisi. Tutto sommato, sono arrivata qui dove i miei nonni erano inizialmente partiti.

Parlaci ora della mostra che inaugurerà proprio il giorno della Liberazione a Piacenza.

Quando mi esprimo, usando i colori ed i materiali, concretizzo delle percezioni che non potrei tenermi dentro, devono in qualche modo uscire. In questa mostra a Piacenza, sto portando il risultato di un lavoro di ricerca, dove utilizzo fili di tessuti non filati, della plastica ed altri materiali di recupero.

Dopo Piacenza che progetti hai?

Sto già lavorando su una mostra individuale. Sarà una bella sorpresa…

Allora ti aspetto, ci vediamo a Piacenza, anche per un aperitivo se vuoi.

Rose Mancini, dal 23 aprile al 14 maggio presso:

Atelier D’Arte – Roberta Braceschi per il Premio Nazionale di Pittura, Scultura, Grafica Fotografia

XIII Edizione

14 maggio: premiazione presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza

Via S.Eufemia 12 Piacenza http://www.comune.piacenza.it/

Rose Mancini

Rose Mancini

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Carmen Bartolone
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