Sguardi sospesi, volti e ritratti. L’immagine secondo Paolo Mazzanti

"Sguardi Sospesi" è il titolo della mostra fotografica di Paolo Mazzanti aperta al pubblico da Sabato 15 e che potrete visitare fino al 29 Ottobre 2016, presso lo spazio Frassinagodiciotto, a Bologna.

Sguardi sospesi, volti e ritratti. L’immagine secondo Paolo Mazzanti

BOLOGNA – Inaugurata Sabato 15 Ottobre la mostra di Paolo Mazzanti  dal titolo “Sguardi Sospesi”.  Allestita presso la suggestiva cornice di Frassinagodiciotto a Bologna  la mostra consiste, secondo le parole dell’Autore, in «un percorso fotografico senza soste, senza esclusione di luoghi né di persone» che «ha lasciato un solco indelebile nella mia interiorità e nel mio essere fotografo».
L’attuale esposizione  fa da  seguito a “Sguardi” la mostra precedentemente tenuta a Palazzo Re Enzo. Tale esposizione aveva visto un’affluenza di oltre 7000 visitatori entusiasti, di fronte a questo inatteso viaggio nel mondo. Seguendo un percorso spazio temporale che va dall’Asia all’Africa, dal Sud America fino all’Oceania si approda a una ristretta selezione di opere provenienti da un archivio che consta di un patrimonio di oltre 35.000 immagini scattate in oltre 150 paesi.
“Sguardi Sospesi” ripensa ai volti di bambini, di adulti e di vecchi senza età reinterpretandoli e cogliendone il momento più intenso, dove lo sguardo viene estratto dal suo contesto per prendere poi vita su di uno sfondo nero o una superficie specchiata,  uno sfondo quindi neutrale, astratto, una dimensione di chiara “sospensione” nello spazio e nel tempo, da cui il titolo della mostra.
Possiamo leggere l’esposizione come un grande reportage fotografico ed etnografico insieme che va dagli abitanti dell’America del Sud, ritratti con i colori accesi fino all’azzurro glaciale dei popoli della Mongolia. Volti, caratteristiche,  lineamenti, colori che narrano in prima persona le differenze e le diversità fra etnie e civiltà lontane finendo con l’imprimersi con forza nella mente del fruitore.

Ecco quindi che lo sguardo intenso della bambina del Pakistan ci rimanda alla celebre immagine della “Ragazza Afghana” di Steve McCurry, ai popoli dell’Asia e dell’Africa. Una lente che si focalizza  anche su tradizioni antiche,  culti e celebrazioni a ricordare come un simile percorso di ricerca fosse già stato intrapreso dagli anni ’60 da Ferdinando Scianna,  allorché egli pure documentava le feste religiose nella Sicilia di allora, interessato com’era alle manifestazioni del mondo contadino e agli studi antropologici.
Uomini, donne e bambini ritratti da Paolo Mazzanti ci riportano alla memoria analogamente le figure del film documentario Human realizzato dal regista e fotografo Yann Arthus-Bertrand e presentato fuori concorso lo sorso anno al Festival di Venezia. Sia nell’opera cinematografica che nel progetto fotografico “Sguardi Sospesi” entrambi gli autori si interrogano indagando su cosa significhi essere uomini. Entrambi si rivolgono all’individuo singolo e ne mettono il ritratto su di uno sfondo nero enfatizzandone così i tratti. Poiché «non è nelle statistiche, nelle analisi che ho cercato la risposta, ma nell’uomo» dice il regista Yann Arthus-Bertrand, aggiungendo che «non c’è niente di più forte di qualcuno che ti guarda dritto negli occhi e ti apre il suo cuore».

Quei tanti “qualcuno” si rivelano proprio all’interno di questa bella mostra.

INFO
Paolo Mazzanti –  “Sguardi Sospesi”
Frassinagodiciotto via Frassinago n.18/2 | 40123 Bologna
Da Sabato 15 al 29 ottobre 2016 martedì – giovedì  dalle 15,00 – 19,00
da venerdì a domenica dalle 10.00 – 13,00 e 15,00 – 19,00

Sguardi Sospesi – Paolo Mazzanti

 

Daniela Ferro

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