Recensione Tutti i santi giorni di Paolo Virzì

Recensione Tutti i santi giorni di Paolo Virzì

Ecco la nostra recensione di Tutti i santi giorni di Paolo Virzì.

Se volete risollevare tempo e umore di una serata grigia, piovosa, preludio dell’imminente inverno in arrivo, correte al cinema.

“Tutti i santi giorni” ha la giusta formula per ridere, pensare e innamorarsi di un amore, e di Marinelli, semplice ma autentico come quello che racconta Virzì nel suo ultimo gioiellino. Ho seguito la promozione del film, la scorsa domenica a “Quelli che…” e se già avevo pensato di andare a vederlo, dopo aver sentito, Luca Marinelli, mi sono precipitata a vederlo. Lo so, direte, questa ha i gusti dell’orrido, perchè lui in questa dolcissima storia, è un po’ goffo, impacciato, robusto, che non bada molto alle ragazze, se non alla sua Antonia, per cui vive. Capite che se siete romantiche e sognatrici come me, 1+1 e siete cotte. Perchè lo vorreste stringere dopo che lei esagera, passa il limite, ferisce senza un motivo reale, è arrogante e ce l’ha in pugno, pensate un po’, strano!

Ha una bellissima voce, Antonia, che colora la colonna sonora con la sua musica (Virzì l’ha presa nel cast proprio per far ascoltare le sue note basse), scritta e cantata interamente da lei. Tante inquadrature per la nuova coppia di Virzì che consuma tutti i santi giorni. Alle 8 del mattino, ma ogni santissimo giorno. Perchè ogni giorno ne ha uno e Guido entra nel tepore del mattino ricordando le geste eroiche del santo di pertinenza.

Tutti i santi giorni di Paolo Virzì

E se ogni giorno consumano, perchè si amano, perchè fa bene, perchè farlo continuamente, aumenta proporzionalmente la voglia – perdonatemi la sincerità ma è così -, timbrano il cartellino costantemente anche perchè Antonia, come ogni donna di 30 anni che si rispetti, vuole un figlio. Si sa che volli fortissimamente volli, non sempre aiuta e più ti impunti, meno arriva. Così infatti succede. Ecco come, in un attimo, la loro vita a due viene stravolta da vortici di paturnie, sbalzi di umore di una ragazza un po’ troppo viziata, scostante e selvatica che non si accontenta mai di quanto ha. (mi ricorda qualcuno…)

Come finisce? Sarà semplice e lineare come il cerchio che il nostrano ha tracciato con questa storia così carina e genuina? A voi la sala. Non aspettate ancora troppo, è uscito il 5 ottobre. Un ritratto attuale e concreto racconta Virzì in “Tutti i santi giorni”. Io ve lo consiglio, per sorridere, commuoversi, ridere e soprattutto innamorarvi di Marinelli. Fidatevi!

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