Le canzoni eterne di Ute Lemper al Teatro Brancaccio

Le canzoni eterne di Ute Lemper al Teatro Brancaccio

ROMA – La grande cantante e artista tedesca si esibirà al Teatro Brancaccio il 27 maggio nel ricordo dello sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Il concerto si intitola Song for Eternity e racchiude moltissimi brani scritti nei campi di concentramento da musicisti e poeti.

Ute Lemper torna in Italia e porta per la prima volta a Roma Song for Eternity, un progetto a lei molto caro che prevede un repertorio di canzoni scritte nei campi di concentramento da musicisti ebrei deportati, molti dei quali morirono nelle camere a gas. Sono canzoni di grande bellezza, con parole struggenti, spesso scritte da poeti, un’importante testimonianza dell’incredibile capacità dell’uomo di esprimere arte e bellezza anche in condizioni di estrema brutalità e terrore.

La prestigiosa cornice scelta come location dell’evento sarà il Teatro Brancaccio, protagonista quest’anno di una stagione teatrale a dir poco entusiasmante.

Ci sono canzoni dai tratti molto diversi: alcune sono art songs, altre sono impressionistiche e avventurose, altre nello stile di Kurt Weill, ci sono canzoni con atmosfere alla Klezmatics (il celebre gruppo newyorkese di klezmer guidato dal grande trombettista Frank London) e dal forte sentimento ebraico, ma anche ninne nanne, pagine di ribellione e speranza e altre d’irrimediabile disperazione. Il modo in cui cerco di renderle è semplice, sincero e diretto. In questo caso sono più una medium che altro e mi concentro su lacrime, energia e protesta verso il mondo”, spiega Ute Lemper e aggiunge “Come tedesca nata in Germania dopo la guerra, sento la responsabilità e la necessità etica di testimoniare la storia dell’Olocausto, alla quale sono molto sensibile e checontinua a tormentarmi. Voglio così non solo rendere omaggio alla cultura ebraica, ma anche stimolare il dialogo su questo terribile passato”.

Risulta difficile definire Ute Lemper. Quello che possiamo dire con certezza è che l’artista tedesca non si è mai lasciata incasellare in uno specifico cliché autoriale, variando sempre il suo repertorio, che spazia dal canto alla danza, dalla recitazione al cabaret e molto, molto altro. E che dire del suo background? Nel corso della sua carriera, la Lemper ha collaborato con personaggi incredibili, da Luciano Berio ai Pink Floyd (vi ricordate la mitica esibizione di The Wall?) da Nick Cave a Philip Glass, da Robert Altman e Peter Greenway che la diressero al cinema, per arrivare al Tanztheater di Pina Bausch.

Insomma, quando si dice un’artista completa. Ute Lemper ha fatto dell‘eclettismo e della contaminazione dei generi un vero tratto distintivo, una sorta di firma indelebile scalfita nell’olimpo del mondo dello spettacolo.

Un capitolo a parte lo meriterebbe la sua presenza scenica. Alta, felina, elegante, acconciatura bionda stile Lauren Bacall, e una chiara somiglianza con l’iconica Marlene Dietrich, ulteriormente esaltata da un personalissimo sense of humour e dalle gambe slanciatissime, quasi infinite. Una diva d’altri tempi potremmo dire, un’interprete perfetta per un progetto del calibro di Song for Eternity, tutt’altro che un semplice concerto, ma un’esperienza molto più intensa, in cui la musica assume il ruolo di comunicare un’ampia quantità di messaggi e suggestioni.

“Questa musica è un grido di sopravvivenza, di speranza, di sofferenza e bellezza: di umana esistenza”– ci tiene a ribadire la Lemper – “E’ dedicata alle sei milioni di vittime della follia nazista, ma anche ai sopravvissuti, che non sono morti ad Auschwitz ma ad Auschwitz hanno sentito morire la loro anima”.

INFO

Song for Eternity

Ute Lemper

Sabato 27 maggio ore 21.00

Roma, Teatro Brancaccio

Biglietti da 46 a 29 euro

Ute Lemper Sito Ufficiale

 

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Paolo Riggio

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