Vi racconto il dietro le quinte di Music. Tutti i retroscena della TV

ITALIA – Vi racconto il dietro le quinte di Music, dove ho potuto seguire tutti i retroscena organizzativi della produzione TV. Dopo il grande successo delle prime due puntate, cresce l’attesa per la terza puntata che andrà in onda il 1 Febbraio su Canale 5, svelando tutti i dettagli e il dietro le quinte dell’ antifestival per eccellenza.

Paolo Bonolis mi è sempre piaciuto. Da piccola speravo sempre, un giorno, di poterlo conoscere. Intelligente, ironico, istrionico, cinico quanto basta, conosco a memoria ogni sua trasmissione. Mai avrei immaginato che un giorno, tra i titoli di coda di un suo programma, sarebbe apparso anche il mio.

Lucio Presta, invece, da piccola lo conoscevo appena. Quando da infiltrata, per conto di un giornale locale, iniziai a seguire un suo progetto (Nextv si chiamava ed era dedicato ai giovani tra i 17 e i 30 anni con l’ambizione di trovare i professionisti della tv del domani), pensai che fosse un uomo in gamba ma di quelli che mettono ansia e soggezione. E, del suo progetto, che fosse l’ennesima promessa destinata a non essere mantenuta. Curioso, il primo di cui raccontai fu proprio Paolo Bonolis. Di certo mai avrei potuto pensare che mi avrebbe chiesto di entrare a far parte della sua squadra di collaboratori e che quel mondo così tanto distante da me, divenisse improvvisamente familiare. Fidarsi di qualcuno, anche e soprattutto a livello professionale, non è mai una passeggiata, ma a volte può rivelarsi una fortuna e dare senso a tutto il resto: ai sacrifici, alle porte in faccia,alle ore infinite di lavoro gratuito, ai pianti.

Non illudetevi, nulla è come appare dal vostro schermo tv. Non tutte le paillettes luccicano, nello spettacolo le porte non le tengono mai troppo aperte quasi a non voler rischiare entri troppa corrente, le invidie esistono, le diffidenze e le gelosie anche. Ma fortunatamente esistono anche i sorrisi di chi ama ciò che fa e te lo insegna, le amicizie che confortano quando le ore di lavoro superano i limiti di legge e che riscaldano quando ti senti solo e perso in una grande città che non ti appartiene. Quando si osserva uno spettacolo finito, da spettatore, sul divano di casa, si tende ad ignorare che, dietro le telecamere, migliaia di persone lavorano per assicurare quel divertimento. Chi guarda la televisione, ha sempre la percezione che sia tutto facile e bello, quasi come se un prodotto ben riuscito fosse nato già perfetto. Di rado si riesce ad immaginare la fatica che si nasconde dietro ogni emozione, dietro ogni sguardo o sorriso. Si ignorano i tentativi, le incazzature, gli errori e i momenti di smarrimento.

Ci sono volte in cui le risate superano i momenti di sconforto, perché magari hai la fortuna di lavorare con professionisti di talento come Bonolis, e volte in cui dimenticarsi della propria vita, dei momenti di festa, delle passeggiate in giro, delle cene al ristorante e o anche di un semplice film in tv, diventa motivo di tante domande. Il segreto per scoprire se ne valga davvero la pena è tutto lì, nel momento in cui le luci si spengono e dietro le quinte scende qualche lacrima e prende fuoco la nostalgia e la malinconia. D’improvviso ti accorgi che è come se per settimane avessi vissuto in una dimensione parallela, una vita nella quale i ruoli vengono meno e non esistono servi o padroni. Si lotta tutti per lo stesso obiettivo e nei momenti complicati, come quelli in cui sovviene un imprevisto o una complicazione che rischia di danneggiare il lavoro di tutti, ci si mette in moto all’istante per risolverla. Ah, chi lavora in una produzione, non ha troppo tempo per pensare. Deve essere agile, dinamico, sveglio, sempre pronto. Capiterà che a volte ti trovi a portare un caffè anche se nella vita hai studiato per fare l’ufficio stampa e ti renderai conto che ti sta bene anche quello. Perché è l’atmosfera che è diversa da qualsiasi altro lavoro esistente al mondo. Trasuda crescita, passione, voglia di fare. Chi in televisione non ci entra per scorciatoie, ma solo attraverso meriti che fanno rima con umiltà e spirito di sacrificio, difficilmente se ne stanca, anche quando si scoraggia. Perché ci si scoraggia. A volte hai un’idea, vorresti dirla ma temi di sbagliare, di sembrare inopportuno, magari presuntuoso. Ma ogni occasione si rivela preziosa per apprendere e  “rubare” tutto ciò che ti passa di fianco, errori compresi. Forse perché non essendo abituato a quelle luci che si accendono e si spengono, difficilmente ti lasci abbagliare dalle scorciatoie e le promozioni facili. Penso a Music per esempio, l’ultima produzione firmata Mediaset a cui ho collaborato.

Quanti immaginano che dietro uno spettacolo così imponente hanno sudato più di mille persone? Mesi e mesi di ragionamenti e di contrattazioni, di cambi autoriali, di idee, di rinunce, di “forse non è opportuno”. Si lavora ininterrottamente per cercare di capire cosa può piacere e cosa no, cosa può garantire un “vero” spettacolo. Ogni minuzia, ogni dettaglio deve essere livellato alla perfezione. La mensa di Cinecittà è stata il ristorante di quelle mille persone per settimane. Gli uffici, di solito colmi di gente e di pc, la loro casa. Una settimana di prove intense, senza sosta, tra una battuta e l’altra. E poi, gli artisti.

Impari presto che il dietro le quinte non è mai uguale al davanti. Anche se la gente, a volte, è esattamente la stessa. Sarà che quando arrivi ad una meta, in proporzione, tutto assume una dimensione decisamente inferiore. Quelle star che ti sembravano inaccessibili diventano d’improvviso persone umane come te. Fatte di debolezze, di capricci, di momenti di sconforto. Persone che sanno far sorridere e ridono di gusto, che amano il sushi, mangiano da Mc Donald’s, dicono le parolacce e a volte si prendono la febbre nello stesso modo in cui la prendi tu. Non c’è nessun mondo dorato in cui tutti vorrebbero entrare, girano tanti soldi e tanti altri vanno via. Di solito, quelli che impari a considerare eroi sono coloro i quali lavorano di giorno e di notte perché tutto sia pronto, meno chi da piccola ti faceva sognare autografi e film in bianco e nero. Nessuno ti regala nulla, anzi, a volte, devi lottare più che in altre professioni per far capire che vali ma alla lunga, se tieni duro e sai chi vuoi diventare, qualche soddisfazione riesci a prenderla. Anche più di una.

Siamo fatti di sogni e viviamo tutta la vita cercando di realizzarli. Poi, un giorno, qualcuno diventa straordinariamente realtà e la vera vittoria è non rinunciare a sé stessi. Se vi dicono che sono tutti raccomandati o che “non ci vuole niente”, non credeteci. Ma in voi stessi, invece, non smettete di farlo mai.

Se vi siete persi le prime puntate di Music, potete rivederla su Video Mediaset

 

Testo di Lia Giannini

music 2

ROMA CINE CITTÀ STUDIO 5 PROGRAMMA MUSICALE PRESENTATO DA PAOLO BONOLIS "MUSIC "

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Redazione

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