W Momix…Forever!

W Momix…Forever!

ITALIA – Si è appena conclusa l’ultima tournée italiana di MOMIX, brillante compagnia di danza statunitense fondata nel 1980 dal geniale Moses Pendleton. In scena con W Momix Forever, il gruppo di atleti-ballerini ha rispolverato lo show nato nel 2015 per celebrare i loro primi 35 anni di lavoro e fantasia sui palcoscenici più importanti del mondo.

MOMIX by Eddy Fernandez
MOMIX by Eddy Fernandez

Nato e cresciuto in una fattoria nel Vermont, appassionato sciatore e laureato in letteratura inglese, Moses Pendleton, dopo essersi cimentato nel progetto di Pilobolus Dance, crea Momix. Il 10 giugno 2015, 35 anni dopo il loro debutto mondiale, nella stessa data e nello stesso teatro di allora, il Barclays di Milano, ad andare in scena per la prima volta W Momix Forever, uno strepitoso Best of di successi.

MOMIX by Max Pucciariello
MOMIX by Max Pucciariello

Ed è proprio la tournée italiana appena terminata che ha riportato sulle scene di città come Roma, Genova e Bologna questo prezioso elisir di meraviglia. A scorrere negli occhi degli spettatori storiche coreografie di Momix Classics, Opus CactusSunFlower Moon, Bothanica e Alchemy unite alle più recenti creazioni pensate per questo entusiasmante medley.

MOMIX by Max Pucciariello
MOMIX by Max Pucciariello

Infinite le fonti d’ispirazioni per Moses Pendleton che con le sue ballerine-calendule color arancio si riallaccia, come l’intero spettacolo da cui è ripreso questo numero, Bothanica, al colorato reame della natura. Ma nella mia memoria “Marigolds” è riconducibile anche all’omonima tela di Koloman Moser, custodita a Vienna nel Leopold Museum, a testimoniare che ogni lavoro di Momix è in grado di stimolare infinite suggestioni in chi le osserva. Sono ancora gli elementi naturali a nutrire i movimenti di una danzatrice che roteando su se stessa ricrea con dei filamenti luminosi l’ondeggiare della flora acquatica ed è ancora madre natura a muovere un gruppo di ballerini verso la “deposizione delle uova”, divenute qui palloni iridescenti. La sinuosa danza di Sarah Nachbauer con il suo riflesso fa strada al mito di Narciso che poi lascia spazio ad una pagina di storia con la suggestiva “Bath of Caracalla”, un volteggiare di teli bianchi, sapientemente illuminati, che ricrea atmosfere lontane e ancestrali. Moses Pendleton coinvolge nelle sue creazioni anche luci psichedeliche per poi concentrarsi nuovamente sul corpo umano, sulla sua impareggiabile forza, nell’assolo di Jason Williams “Table Talk”, e sulla sua perfetta armonia, in “Tuu” dove la simbiosi tra i due interpreti lascia davvero senza fiato. La coralità di alcune coreografie dà infine vita a universi di carta e a realtà parallele super popolate da fantocci di pezza, possibili alleati nella giungla della vita.

MOMIX by Andrea Chemelli
MOMIX by Andrea Chemelli

In quell’indimenticabile serata di oltre 35 anni fa il pubblico rimase ipnotizzato dai tanti mondi esplorati in un solo spettacolo lasciandosi prendere dal più puro stupore. Quella data ha rappresentato solo l’inizio di un percorso artistico che riserverà ancora tante nuove emozioni.

Life is short, art is long, Momix is forever.

Elisabetta Severino

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