Wislawa Szymborska, vent’anni dopo

Un festival dedicato alla più grande poetessa del Novecento già Premio Nobel nel 1996

Wislawa Szymborska, vent’anni dopo

Da oggi a Bologna il Festival Wislawa Szymborska una maratona di tre giorni dal 12 fino al 14 maggio dedicati alla grande poetessa scomparsa quattro anni or sono. Che ci fosse un legame fra la città turrita e la poetessa polacca non è certo un mistero, era infatti il 2009 che nell’aula absidale di Santa Lucia   Wislawa Szymborka ebbe un’accoglienza trionfale vista la moltitudine di presenti a riempire tutte quelle sedie e  gli spazi della grande sala: “Ringrazio ciascuno di voi ed il professor Umberto Eco, presente in sala, di cui sono una grande ammiratrice”  disse.  Al contrario lei notoriamente schiva non amante dei bagni di folla  che faticava a rilasciare interviste non avrebbe certo paventato  più  sedie vuote e un centinaio di  persone al massimo a presenziare.  E invece? Accadde il contrario. I bolognesi si sa sono persone cordiali e quella volta Wislawa Szymborska fu davvero sorpresa nel constatare quanto alto invece fosse il numero di coloro che amavano o che comunque leggevano i suoi testi anche al di fuori della madre patria. Un evento  quello che ha siglato una delle pagine culturali più importanti della città,  poiché anche lo stesso Umberto Eco  era un ammiratore della poesia di Szymborska e a sua volta l’interesse verso il semiologo veniva ricambiato dalla poetessa:   un incontro fra due grandi menti. Questo però è il passato, il presente invece ci riporta a una grande commemorazione, un festival: una kermesse che lambirà anche Modena per alcune iniziative comprendendo incontri con poeti, scrittori, traduttori,  critici letterari e  conferenze accademiche  che si alterneranno alla presentazione di libri e letture di poesie.

Sono in programma anche  un concerto e una mostra oltreché la proiezione video di documentari e filmati.  Sarà però l’incontro dei lettori e degli ammiratori di Wislawa Szymborska a far battere il cuore all’evento, perché come disse di lei  Woody Allen, nel documentario Sometimes Life is Bearable (2010): “She is able to capture the pointlessness and sadness of life, but somehow still be affirmative.”

Il Festival Wislawa Szymborska  è stato organizzato dall’Istituto Polacco di Roma insieme  con il Comune di Bologna e l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Non è mancato poi il supporto   The Book Institute, e la Fondazione Wislawa Szymborska, Bologna Welcome, il Teatro Duse, la TVN, l’Associazione Culturale L’Isola delle Storie e le case editrici Adelphi, Becco Giallo e Donzelli Editore.

“Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.”

Wislawa Szymborska nacque il 2 luglio 1923 a Kornik, non lontano da Poznan. Dopo il trasferimento a Cracovia con tutta la famiglia  Wislawa iniziò a scrivere racconti ma soprattutto poesie. Nel 1952 pubblicò la sua prima raccolta di poesie “Per questo viviamo”. Nel 1953 iniziò la collaborazione con il settimanale “Zycie Literackie”, in seguito ne diverrà direttrice della stessa per la sezione di poesia. Usciranno poi nel 1954   la raccolta “Domande poste a me stessa”, nel 1957 “Appello allo Yeti” e nel 1962 “Sale”. “Uno spasso” (1967), “Ogni caso” (1972), “Grande numero” (1976), “Gente sul ponte” (1986), “La fine e l’inizio” (1993) Da qui in poi si avvicenderanno una serie di premi e riconoscimenti letterari in patria e all’estero dove poco a poco si allargava sempre più la sua fama e notorietà. Fra i vari premi ricordiamo il Premio culturale di Solidarnosc (1986), il Premio Goethe (1991), il premio del Pen Club polacco (1996) fino a giungere al più importante: il Premio Nobel nel 1996. Mentre cresceva il successo internazionale, la sua produzione poetica non si arrestava certamente ecco infatti altre pubblicazioni, seguono così: “Attimo” (2002), “Due punti” (2005) e “Qui” (2009). Sarà poi dal  1971 in avanti che si dedicherà anche alla creazione di collages, un hobby al quale la poetessa dedicava tempo e cura. I collages e la poesia infatti risentono dell’ironia di quell’umorismo a tratti surreale secondo una cifra stilistica ascrivibile entrambi.  Wislawa Szymborska si spegnerà nell’amata  Cracovia il 1° febbraio 2012. Nello stesso anno uscirà   l’ultima raccolta: “Basta così” a pochi mesi dal decesso. L’opera di Wislawa Szymborska  è stata quasi tutta tradotta in italiano, i suoi testi si possono trovare presso  Libri Scheiwiller e Adelphi Edizioni di quest’ultima soprattutto l’ultima  raccolta “Come vivere in modo più confortevole” (Adelphi Edizioni, 2016) sarà presentata in prima assoluta a Bologna, proprio in occasione del Festival Wislawa Szymborska.

Daniela Ferro

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