Lapadula in Do Maggiore

Lapadula in Do Maggiore

ITALIA – Sorvolate sulla mia partigiana stima e simpatia per un calciatore che suona il pianoforte e prendete in considerazione ciò che il salotto della Domenica Sportiva non ha potuto rilevare.

Lapadula ha imparato l’inizio di questo Notturno di Chopin a orecchio (sarebbe in mi bemolle maggiore, lui l’ha “cercata” in Do maggiore, dove i tasti sono più bianchi e amichevoli al tatto). Pensate: ha intercettato e scelto questa melodia delicata in mezzo a tonnellate di “musica passiva” cui siamo sottoposti; ha sospeso il flusso di pensieri, azioni e relazioni dell’ambiente in cui è immerso e ha passato del tempo, da solo, con impegno, strategie e gioia, a ricostruire quella melodia; aspetti pratici: il Milan gli ha proposto una casa già dotata di pianoforte?

O l’ha affittato lui?

Oppure Lapadula ha suonato un po’ da bambino e da anni si tiene strette alcune melodie eseguendole, per i compagni, sui pianoforti che talvolta si trovano negli hotel durante le trasferte?

Faccio il tifo per chi riesce a resistere. In generale.

p.s. Qualcuno ha scoperto l’inganno. Non ci avevo proprio pensato. Come ho potuto non immaginare che Lapadula non l’avesse imparato a orecchio? Potevo cercare le prove, non sarebbe stato difficile. Invece qualcuno ha trovato la verità: “Ha suonato l’edizione facile per bambini con una nota per dito e in do maggiore”, cioè uno “spartitino in Do, liberamente scaricabile, altro che cercava a orecchio.”

E poi, ecco l’affondo:

“Bisogna sempre per forza fare quelli che han scoperto una cosa spettacolare?…Ma per favore.”

E io che perdo tempo a immaginare l’impossibile invece che a scovare la verità. Che ingenuo. Come uno spartitino. Come i tasti bianchi.

Lapadula suona Chopin alla Domenica Sportiva

Claudio Rastelli
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