Il Museo Parisi Valle e il Segreto della Gioconda di Silvano Vinceti

Il Museo Parisi Valle e il Segreto della Gioconda di Silvano Vinceti

VARESE – Fino all’8 marzo, il Museo Parisi Valle di Maccagno ospita una mostra dedicata alle mille facce e ai mille segreti del quadro più famoso al mondo.

I volti segreti della Gioconda. E’ questo il titolo dell’interessante rassegna (in mostra fino all’8 marzo) proposta dal Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca sul Lago Maggiore. La rassegna presenta un viaggio tra le opere che hanno preso ispirazione dalla storica icona femminile di Leonardo da Vinci. L’evento, organizzato dall’Associazione Ponte degli Artisti “la scaletta dell’arte”, fortemente voluto dal suo fondatore Savi Arbola Appiani, con la collaborazione del direttore artistico Vittorio Raschetti, si sviluppa in due sezioni, una dedicata a video installazioni, l’altra propone un’esposizione di quaranta artisti selezionati. La mostra darà inizio ad un percorso strutturale per la creazione – in Maccagno con Pino e Veddasca – di un museo stabile, dedicato alla Gioconda e al genio del suo creatore, Leonardo da Vinci.

Opera di Laura Feliziani

I numerosi artisti selezionati presentano nella rassegna una versione personale della Gioconda, una donna che ha affascinato e continua ad attrarre pubblico e critica con la potenza di un magnete. Tra i vari artisti troviamo una folta colonia di ternani: Alessandra La Chioma (Lale), Gladys Maria de la Raba Oropesa, Mario Napoletti, Stefano Colangeli, Simona Campanella, Laura Feliziani e Mihaela Mihai.

I VOLTI SEGRETI DELLA GIOCONDA: UN MISTERO CHE NON SEMBRA AVERE RISPOSTA

La Gioconda di Igor Borozan Ph Mario Napoletti

 Sono passati 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci ma la sua Monna Lisa non smette di stupire. Il celebre dipinto è stato ed è, infatti, oggetto delle attenzioni di studiosi, scrittori, intellettuali, curiosi e appassionati, nonchè nutrimento della stampa di tutto il mondo.

Era il 1911 quando La Gioconda, esposta al Louvre di Parigi tra tanti capolavori, sparì improvvisamente nel nulla. Per due anni le forze dell’ordine, nello sgomento generale, si misero sulle tracce del dipinto, senza troppa fortuna. Sulla vicenda sono stati scritti “fiumi di parole”, formulate svariate ipotesi sui protagonisti e sul movente che ha portato un uomo semplice come Vincenzo Peruggia a realizzare il furto rocambolesco che in un certo senso ne ha alimentato la leggenda.

IL SEGRETO DELLA GIOCONDA: SILVANO VINCETI PRESENTA IL SUO ULTIMO LIBRO SABATO 15 FEBBRAIO

Silvano Vinceti e la copertina del suo nuovo libro dedicato alla Gioconda

Sarà presentato il prossimo 15 febbraio presso il Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca (Va) il sensazionale libro di Silvano Vinceti sul segreto della Gioconda di Leonardo Da Vinci.

Silvano Vinceti scrittore, storico, ricercatore e studioso d’arte, presidente del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, dopo la presentazione del volume “Il furto della Gioconda. Un falso al Louvre?” dello scorso 7 dicembre, presso il Museo Parisi Valle, illustra il suo precorso di ricerca e studio proponendo un altro suo libro: “Il Segreto della Gioconda”.

I volti segreti della Gioconda
Art performance Igor Borozan Ph Mario Napoletti

 

L’evento, organizzato e promosso da Savi Arbola, presidente dall’Associazione Ponte degli Artisti “la scaletta dell’arte”, si sviluppa all’interno della mostra “La Gioconda in Val Veddasca – I volti segreti delle Gioconda”. La mostra che continua ad avere grande successo di pubblico, sarà visitabile sino l’8 Marzo 2020, si divide in due sezioni: una dedicata a video installazioni che raccontano il celebre furto della Monna Lisa al Louvre e al suo legame storico con la Val Veddasca, l’altra riguardante la mostra di oltre quaranta “opere” di artisti selezionati che hanno interpretato in chiave moderna il celebre dipinto. All’inaugurazione, che ha registrato oltre le duecento ospiti, è intervenuto il maestro Igor Borozan con la sua straordinaria art performance live “Le Gioconde Svelate”.

L’esposizione ha dato inizio ad un percorso strutturale per la creazione in Maccagno con Pino e Veddasca di un Museo stabile, dedicato alla Gioconda e al genio del suo creatore, Leonardo da Vinci.

A margine dell’evento sarà presentata la nuova collana di libri monografici ideata da Silvano Vinceti e Armando Editore dedicata all’arte contemporanea “L’invisibile nell’arte”.

I volti segreti della Gioconda
Opera Gladys Maria de la Raba Oropesa

Per la prima volta, grazie a “Il Segreto della Gioconda”, viene data una lettura a più livelli di questo misterioso e coinvolgente quadro. È il Leonardo che respira e assimila le culture filosofiche, teologiche e religiose del neoplatonismo, dell’ermetismo.  Vi è quindi un Leonardo dimenticato o appena evidenziato che nel libro di Vinceti si ripropone come un insieme di aspetti fondamentali e centrali per una sua comprensione autentica e per potere offrire una diversa, originale e innovativa visione, focalizzando i significati filosofici, morali, e umani che Leonardo trasfuse in questa opera.

Tutto il pensiero che si dispiega nel libro di Vinceti ha come risultanza finale la Gioconda e una sua diversa ri-visitazione.

Per la prima volta viene data una lettura a più livelli di questo misterioso e coinvolgente quadro, dispiegano una nuova interpretazione simbolica della Monna Lisa.

Emerge una diversa prospettiva da nessuno storico mai esposta prima. La Gioconda incarna, come in un libro, il pensiero laico, filosofico, di critica sul nuovo potere che la scienza e la tecnica stavano conquistando nel Rinascimento; delle nuove virtù che dovrebbero muovere le future generazioni per un uso intelligente della scienza e della tecnica, per evitare danni alla natura e all’uomo.

Vinceti sottolinea la dimensione religiosa, mistica, cabalistica, esoterica, l’utilizzo del simbolismo pittorico Vinciano, aspetto fondamentale per poter dare una nuova lettura alla Gioconda.

I volti segreti della Gioconda
Silvano Vinceti, scrittore e storico d’arte

I dipinti di Leonardo sono come dei libri; in essi si cela ai più e si comunica ai pochi la sua visione del mondo, la visione dell’uomo, di Dio, della religione e della fede. Il grande genio italiano aveva strutturato un suo vocabolario iconografico, una sua grammatica e sintassi pittorica equivalente a quella del linguaggio scritto e parlato. Nel libro si cerca di portare alla luce tutti questi significati simbolici e il loro uso: vedi il chiaro-scuro nei suoi dipinti, la scelta dei contenuti raffigurati, l’uso delle mani, delle espressioni del viso, del corpo e così via.

Che cosa nascondono gli occhi della Gioconda? Quale segreto custodiscono? Chi si cela dietro quello sguardo enigmatico? Molte sono le teorie sull’identità della Monna Lisa ma ancora non c’è stata un’attribuzione certa di chi possa essere questa donna dal sorriso impercettibile, avvolta da un alone di mistero. Il libro dà una lettura della Monna Lisa non solo a livello pittorico, filosofico e morale, ma analizza il famoso quadro anche in quanto trasposizione psicologica di Leonardo e monito di stampo umanistico per le generazioni a venire.

 Sito Ufficiale della Mostra

 

testo di Katia Pangrazi

Autore MyWhere

3 Responses to "Il Museo Parisi Valle e il Segreto della Gioconda di Silvano Vinceti"

  1. Francesco Frosini   3 Dicembre 2019 at 15:41

    Un interessantissimo articolo su uno dei capolavori più enigmatici del Rinascimento italiano. Suggestiva l’art performance di Borozan. Chissà se si verrà mai a capo di un mistero che ci affascina da centinaia di anni.

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  2. Valdo   4 Dicembre 2019 at 11:37

    Se fosse un quadro chiesto dalla famiglia Giocondo, ancora oggi sarebbe in potere dei discendenti di questa famiglia. Invece lo ha portato con se per tanti anni e ha, al suo interno, un miscuglio di messaggi che in quell’epoca non si potevano esprimere liberamente. Ossia il ritratto del suo amante fuso con il proprio rostro. Bel sarcasmo leonardesco

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  3. Fausto   4 Dicembre 2019 at 11:40

    Io ho avuto modo di venire a conoscenza di alcuni codici e profezie che sono presenti in questo dipinto alcuni dei quali hanno già trovato riscontro

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