Ofuro fai da te: come riprodurre a casa la tinozza giapponese

Ofuro fai da te: come riprodurre a casa la tinozza giapponese

ITALIA – Secondo l’antica tradizione nipponica è in grado di purificarci, di rilassarci e di liberarci dallo stress quotidiano. Ecco come realizzare a casa il rito giapponese dell’Ofuro, ovvero della tinozza giapponese.

Con le spa e i centri benessere chiusi per mesi, per molte di noi donne è difficile rinunciare a certi rituali di bellezza e benessere. Con gli opportuni accorgimenti, alcuni si possono però realizzare anche a casa. Possiamo portare, ad esempio, in casa nostra una lampada di sale dell’Himalaya per avere gli stessi effetti benefici della “grotta di sale” delle spa: respirare meglio e contenere le allergie, grazie al potere di purificare e deumidificare l’aria del sale himalayano.

Un po’ più complesso, ma realizzabile anch’esso in casa, è il rituale dell’ofuro ovvero della tinozza giapponese. Il noto bagno caldo giapponese avrebbe come benefici quelli di eliminare le tossine, ripristinare il sistema respiratorio e circolatorio, migliorare l’umore, liberarsi dello stress, distendere la muscolatura, stimolare gli ormoni e di avere un aspetto più sano e giovane.

IL RITO DELL’OFURO: COME FARE PER REALIZZARLO A CASA

Per riprodurlo a casa basterebbe infatti la classica vasca da bagno, omettendo solo i benefici della tinozza in legno di cipresso pregiato Hinoki, che sprigiona un profumo balsamico quando viene riempita di acqua calda.

E’ sufficiente riempire la vasca con acqua calda di temperatura compresa tra i 36 e 38 gradi, aggiungere due o tre manciate di sale marino e qualche goccia di olio essenziale di cipresso. Il sale marino ha proprietà drenanti, rimodellanti, riduce gli inestetismi della pelle (come ad esempio la cellulite) e rilassa i muscoli. Mentre l’olio di cipresso ha proprietà balsamiche, espettoranti in caso di tosse e rafforza l’apparato respiratorio.

Mentre la vasca si riempie, si può fare la doccia calda con il sapone. E poi, quando tutto è pronto, ci si immerge lentamente per adattare gradualmente il proprio fisico e si gode del relax “a mollo” per circa 10-15 minuti. A bagno finito una doccia fresca o tiepida contribuirà a una maggiore rigenerazione di corpo e mente…

LE CONTROINDICAZIONI

Per non tutte le persone è indicato questo tipo di bagno e a maggior ragione se è presente un dispositivo per fare l’idromassaggio. Questo tipo di immersione è sconsigliata alle donne in gravidanza o mestruate e a coloro che soffrono di epilessia, tubercolosi, ipotensione, ipertensione, disturbi circolatori, problemi cardiaci, vene varicose e altre malattie croniche.

L’acqua calda, a lungo, potrebbe infatti abbassare di molto la pressione. Anche molti farmaci, come quelli contro il Parkinson e gli antidepressivi, possono abbassare oltremodo la pressione del sangue in presenza di elevate temperature corporee.

Gli specialisti infatti consigliano di non superare i 39 gradi anche se si gode di ottima salute. E per evitare la disidratazione, sarebbe utile bere dell’acqua o del thè prima e dopo l’immersione, evitando gli alcolici. E’ inoltre importante non rimanere in acqua per più di 20 minuti, sempre per evitare che la pressione di abbassi troppo. E nel caso si avvertisse qualunque tipo di malessere o surriscaldamento eccessivo, è consigliato di uscire subito dalla vasca.

COME COMPLETARE LA PURIFICAZIONE

Il Monte Fuji

Per chi desidera rilassare bene mente e corpo, può aggiungere la giusta atmosfera al bagno caldo con alcune candela, una musica zen e degli olii essenziali (a piacere) diffusi nell’aria. Meglio farlo alla sera prima di andare a dormire ed evitare l’uso di dispositivi telematici per staccare meglio la spina.

Marta Cardini

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