Parola d’ordine Semplicità: il FoodVlogger Carlo Gaiano si racconta

Parola d’ordine Semplicità: il FoodVlogger Carlo Gaiano si racconta

ITALIA – Simpatia e semplicità al servizio dei piatti, quelli veri, di tutti i giorni, quelli casalinghi che ci arricchiscono la vita. Ecco la nostra intervista a Carlo Gaiano, per tutti FoodVlogger, che ogni giorno propone tutorial e ricette per rendere più semplice la vita in cucina. 

Dedico le mie ricette e il mio amore per la cucina a tutte le mamme, i papà e i ragazzi single e gli studenti che vogliono imparare a cucinare, che arrivano tardi dal lavoro e che vogliono mangiare bene con semplicità”. Così Carlo Gaiano – uno dei FoodVlogger più seguiti della rete – si presenta.

Da qualche anno condivide una serie di idee tradizionali e casalinghe per rendere più semplice la vita in cucina.

Carlo Gaiano non si elargisce a Chef e neanche ambisce ad esserlo, il suo obiettivo è quello di proporre alla sua fedelissima community, consigli, ricette e trucchi per creare piatti sfiziosi, semplici e saporiti.

I suoi numeri? Semplicemente (guarda caso) impressionanti: si va dai 198 mila follower sul Tubo agli oltre 100 mila su Facebook, per un successo in continuo aumento.

In questa intervista con lui, cerchiamo di conoscerlo meglio, di conoscere i suoi obiettivi e il suo pubblico e, soprattutto, di capire come una passione, se alimentata, può fare compagnia non solo a sé stessi, ma anche a migliaia di persone.

Insomma, semplice no?

Il food vlogger Carlo Gaiano

Buongiorno Carlo, è un piacere averti tra le righe di MyWhere. Come definiresti il tuo canale a chi non lo conosce?

Ciao, il piacere è mio! Il mio è un canale di cucina casalinga. È dedicato a tutte le persone che tornano a casa tardi la sera, alle mamme, ai single, agli studenti e ai papà che non sanno cucinare e che vogliono imparare a creare gustosità, il tutto però, sempre attraverso la semplicità.

Cosa ti ha spinto ad intraprendere il progetto FoodVlogger?

Tutto nasce dall’idea di unire due mie passioni, la cucina e i video. Mi piace molto la scena, con la collaborazione di mia moglie. Guardando i miei video vi accorgerete che non siamo di fronte ad una scenografia o ad una fotografia alla Kubrick, tutto questo è voluto e la parola semplicità mi torna cara: i follower entrano in casa mia, conoscono un po’ di me, e condividiamo insieme il nostro amore per la cucina.

Quanto e come può aiutare YouTube a diffondere le mille sfaccettature della cucina?

Allargherei questo ragionamento anche agli altri social che rappresentano strumenti importanti per condividere idee e soprattutto per sperimentare, non solo in cucina. I nuovi media sono un fantastico contenitore di creazioni ed esperimenti e anche io, da FoodVlogger, mi cimento in tutto questo. Mi è capitato di sperimentare, penso ad esempio alla pizza, e spesso ho ricevuto anche critiche ma questo fa parte del gioco e non mi importa: non sono uno chef professionista e non ci tengo ad esserlo. Per me la cucina è una passione e se si trasformasse in lavoro probabilmente non mi darebbe più quelle emozioni e sensazioni.

 

Quali sono gli spunti che ti spingono a realizzare i tuoi seguitissimi video. Insomma cos’è che ti piace raccontare?

Credo che la risposta risieda nel nome del canale: Food Vlogger. Perché Vlogger? Perché inizialmente mi limitavo a cucinare e a riprendermi. Non realizzavo una torta a cuore in occasione di San Valentino, se quel giorno avevo in mente di cucinare pasta e patate, la proponevo. Anche su questo aspetto ho ricevuto molte critiche, ma io non voglio insegnare nulla a nessuno, se non a chi non sa cucinare e vuole imparare. Col passare del tempo ho cambiato leggermente il format di Food Vlogger. I follower sono aumentati e mi chiedevano sempre di più ingredienti e segreti per le varie ricette che proponevo: per questo ho creato un blog, l’ho fatto per essere ancora più vicino a chi mi segue.

Qual è il piatto che ti piace più cucinare? E il tuo piatto preferito?

Amo cucinare gli spaghetti aglio, olio e peperoncino. Si tratta di una ricetta semplice che nasconde però molte difficoltà e soprattutto non mi viene mai nella stessa maniera. Il mio piatto preferito? Ve ne dico due che metto sullo stesso piano: la carbonara e la pizza.

C’è una cucina, oltre a quella italiana, che apprezzi particolarmente?

Se penso al pesce, non posso non nominare quella giapponese, anche se non apprezzo molto le zuppe. Probabilmente mangiandole in Giappone sarebbero un’altra cosa, ma qui in Italia non mi hanno mai colpito. E poi la cucina indiana che adoro per l’utilizzo delle spezie.

Ci suggerisci un menù per una cena in compagnia?

Per me la cena in compagnia significa cucinare insieme ai miei ospiti. Ti dico subito una carbonara e per secondo scaloppine ai funghi porcini. Di pesce un antipastino veloce, mi piacciono molto gli spaghetti alle vongole, un altro piatto che sembra facile ma non è, e per secondo un’orata al forno con le patate e le verdurine. Per chi invece non cucina in compagnia come me ma vuole preparare tutto prima, allora consiglio una pasta al forno se siamo in inverno o un riso freddo e una pasta fredda se siamo in estate. E come secondo per l’inverno un polpettone e per l’estate un rotolo di uova, tipo frittata arrotolata ripiena da mangiare anche fredda.

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Paolo Riggio

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