Cosa vedere in Corsica, al di là del mare

Cosa vedere in Corsica, al di là del mare

CORSICA – E’ il posto più vicino che abbia visitato e oggi voglio raccontarvelo. In questo articolo cerco di svelarvi le bellezze di un’isola unica. Ecco cosa vedere in Corsica. 

Opto per un weekend all’estero. Nello stato più vicino che abbia mai visitato. Partenza da Savona con Corsica Ferries. Scelgo di viaggiare di notte per godere a pieno dei servizi che la compagnia offre: saloni, ristoranti, self service, caffetterie, piscine, aree gioco e negozi. Lo spazio nelle cabine è stato indubbiamente ben sfruttato e l’accoglienza riservataci è degna di nota. Decido di uscire sul ponte esterno a prendere un po’ di sole su una comoda sdraio sorseggiando un aperitivo con i miei  compagni di viaggio. Ci siamo, e allora, cosa vedere in Corsica?

Cosa vedere in Corsica: Saint Florent – Plage du Loto

COSA VEDERE IN CORSICA? L’ARRIVO A BASTIA

Arriviamo a Bastia, città al nord della Corsica caratterizzata dalle numerose costruzioni in stile italiano risalenti al XIX secolo, che si affacciano sul Porto Vecchio. La nostra visita della città non è quella classica da turista. Certamente anche noi siamo stati a Piazza Saint-Nicolas e ci siamo seduti in un bar a bere un ottimo caffé. Siamo andati al Giardino Romieu dal quale si accede alla Citadelle, abbiamo ammirato le bellezze del Museo etnografico e del Museo del Mare oltre a chiese e cappelle. Ma è senza dubbio tra le case dalle persiane chiuse e tra le viuzze, che scopriamo la beltà di Bastia. La stretta cricca del Porto Vecchio, cinta dalla Jetée du Dragon a Sud ed il Môle Génois a Nord è uno dei quartieri più belli di Bastia. Decidiamo di soffermarci in uno dei ristoranti che ci offre, oltre ad un magnifico spettacolo, anche un gustosissimo pranzo all’insegna delle prelibatezze corse. Personalmente avevo il timore che ci servissero la “classica cucina francese” ma ho riscontrato, nei piatti proposti, una favolosa cultura italiana. La cucina della Corsica è molto influenzata dalla cucina italiana e soprattutto dalla cucina ligure e toscana a causa della secolare dominazione della Repubblica di Genova e di Pisa. Assaggiamo la famosa salumeria corsa: prisuttu, prosciutto essiccato per 18 mesi, lonzu, filetto di maiale affumicato e conservato sotto uno strato di grasso, figatellu, salsiccia di fegato che viene servita grigliata,  salamu, una salsiccia secca speziata.

Cosa vedere in Corsica: Bastia – Place St. Nicolas

Nel pomeriggio avremmo voluto visitare in barca la “Saint Tropez corsa” ma il mare mosso non ci ha permesso di raggiungere Saint-Florent. Abbiamo quindi optato per visitare questa stupenda stazione balneare e porto turistico il giorno successivo. Proseguiamo per Patrimonio, regione di Nebbiu favorevole alla viticultura. L’area della denominazione di origine controllata comprende sette comuni e sono presenti una trentina di viticoltori. Scendendo dal Col de Teghime lo spettacolo è assicurato con le curiose ondulazioni della montagna e, alle spalle, il golfo di Saint- Florent.

Raggiungiamo l’Hotel Dermeure Loredana, e veniamo accolti da un doppio space lounge decorato finemente e arredato con calore e raffinatezza. Veniamo accompagnati nelle nostre suite dove non ho nemmeno il tempo di appoggiare la valigia che il mio sguardo viene subito catturato dalla vista ineguagliabile che dalla piscina arriva fino al mare. Mi rilasso sul balcone dell’hotel assaporando i profumi e i colori che mi circondano. Improvvisamente mi accorgo dell’ora e mi catapulto all’interno. Sono un po’ in ritardo per l’appuntamento della sera ma decido lo stesso di coccolarmi con un bell’idromassaggio. Non vorrei più uscire dalla vasca ma il telefono sta squillando. Mi asciugo alla benemeglio e rispondo. Sono i miei compagni di viaggio, tutti in ritardo. E tutti per lo stesso motivo. Sorrido. Mi preparo e scendo nella hall. Appena ci ritroviamo tutti, sicuramente rilassanti ma, senza alcun dubbio, molto affamati, ci dirigiamo al Restaurant Le 137, posto molto ricercato e con un’ottima scelta. Il maître ci illustra il menu e abbiamo l’imbarazzo della scelta. Devo dire che la gastronomia corsa mi piace sempre di più. Abbiamo l’opportunità di variare dalla charcuterie al pesce. Quello fresco del mediterraneo, dei villaggi di pescatori: cozze, gamberi, orata, spigola, calamari…e come rinunciare alle aragoste di scoglio? Ma anche alle zuppe di pesce, trote ripiene e le immancabili sardine farcite di brocciu, un formaggio simile alla ricotta ma molto più saporito e profumato.

Cosa vedere in Corsica
Cosa vedere in Corsica: Calvi – Citadelle

Dopo una cena squisita torniamo in hotel e la mattina dopo siamo pronti ad affrontare un’altra giornata all’insegna delle bellezze che la Corsica ci sta offrendo. Come promesso, visitiamo Saint-Florent: stradine strette e soleggiate, piazze ombrose e un porticciolo peschereccio. Il posto è particolarmente piacevole con acque trasparenti, sabbia fine, clima ottimale. Proseguiamo nella regione della Balagne, ricca di un patrimonio naturale unico, una piccola Corsica nella Corsica.

Calvi e l’Ile-Rousse, le due città di spicco della costa, sono valorizzate dalla ricchezza dei loro paesaggi naturali: lunghe spiagge di sabbia fine, piccole insenature selvagge, scogli e penisole. Calvi, gioiello della Balagne, impressiona per la varietà delle sue bellezze: una imponente cittadella genovese ed un mare pieno di vita ai suoi piedi, delle viuzze allegre e varie, una città alta piena di sicurezza e di serenità, ed infine una spiaggia che si stira lungo tutta la sua pineta. L’Ile-Rousse è, invece, un piacevole centro balneare dotato di belle spiagge e meno affollato di Calvi. L’Ile-Rousse sarebbe probabilmente rimasta un semplice porto peschereccio se nel 1758 Pascal Paoli, il “padre della nazione corsa”, non avesse deciso di farne la rivale di Calvi, città vicina devota alla causa genovese. L’Ile-Rousse da allora è soprannominata “paolina”, ma il nome della città deriva dal colore degli isolotti di porfido rosso e della penisola della Pietra, in fondo al molo.

L’entroterra si contraddistingue per una serie di “villaggi pensili”. La loro particolare esposizione al sole ha permesso alla natura di essere generosa tanto che alla Balagne è stato dato il soprannome di «Jardin de la Corse». Lama, Monticello, Corbara, Pigna, Calenzana… sono altrettanti ameni paesini particolarmente ben tenuti che valorizzano la regione piedemontana della Balagne.  Il mare, il piedemonte, la montagna, paesaggi così diversi che caratterizzano la regione della Balagne, offrono molteplici attività che vanno dagli sport nautici a quelli da praticarsi a contatto con la natura: escursioni a piedi, a cavallo e in barca.

Proseguiamo il nostro viaggio senza dimenticare la visita alla Strada degli Artigiani. Indubbiamente la bellezza del paesaggio è un fattore importante per la buona riuscita di un viaggio. Ma probabilmente è la qualità e l’autenticità delle relazioni interpersonali a rendere indimenticabile un soggiorno. Nel 1993, gli artigiani delle arti della Balagne, grazie all’aiuto della Chambre des Métiers de Haute-Corse, ha creato la Strada degli Artigiani. Questo itinerario permette di incontrare nei loro ateliers coloro che hanno scelto di esprimere attraverso le proprie mani ciò che hanno nella loro testa. Sono vetrai, ceramisti, lavoratori di coltelli, gioiellieri, liutai, apicoltori… che attraverso le loro opere raccontano la loro giornata. Prima di continuare il nostro viaggio verso Monticello, non so più se dopo la visita alla Route des Artisans è l’oggetto che cerco veramente o un altro incontro con queste stupende persone.

Stanchi e affamati arriviamo A Piattatella, un hotel aperto solamente tre mesi fa ed estremamente tecnologico. Vi sono differenti appartamenti, sembra quasi un piccolo villaggio. E l’attenzione ai particolari e al design innovativo è di ultima generazione.

Cosa vedere in Corsica
Cosa vedere in Corsica: Corte – citadelle

Non credo possibile di poter ancora veder posti differenti. Ma l’Ile de Beauté, questa “montagna del mare” nasconde un concentrato di uno dei paesaggi più belli del Mediterraneo. Mi stupisce anche la flora: la Corsica infatti appare come un’isola verdeggiante in un bacino mediterraneo in genere arido e spoglio. Raggiungiamo la città di Corte, antica capitale della Corsica che a quasi 500 m di altitudine rappresenta uno dei luoghi migliori come base di partenza per esplorare le bellissime montagne dell’interno dell’Isola. La caratteristica che più colpisce quando si arriva a Corte è la sua Cittadella fortificata, che si eleva sul resto della città sopra ad uno sperone roccioso. Questo quartiere “rialzato” è ben visibile dalla periferia e offre spunti per delle belle fotografie. Per accedervi si entra dapprima nella Ville Haute e risalendo si può visitare la Chiesa dell’Annunciazione, facile da identificare grazie al suo campanile che svetta sulla città. La Piazza du Poliu precede l’ingresso alla Citadelle, posto davanti al Palazzo Nazionale con una scalinata di oltre 160 gradini che conduce al suo interno. Se il suo grado di conservazione non è dei migliori, passeggiarvi dentro è comunque un attività ricca di fascino. Si può raggiungere la cima della rocca fino al suo belvedere da dove si gode uno splendido panorama sulla città e sulla confluenza delle due vallate, con, sullo sfondo, il profilo imponente delle montagne. Corte è sede universitaria e questa caratteristica la rende un città culturalmente vivace e piena di eventi e manifestazioni.

Un weekend incredibile per conoscere la Corsica, scoprirne le radici e le ricchezze. La sorte delle isole non é sempre favorevole come in questo caso. Le isole sono dei paradossi e la Corsica appartiene a questa categoria facendone della contraddizione una virtù. Le isole fanno parte dei continenti ma la Corsica vive decisamente a parte.

 

 

Roberta Filippi
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One Response to "Cosa vedere in Corsica, al di là del mare"

  1. Valeria   13 Novembre 2012 at 17:22

    bello, mi hai raddoppiato la voglia di fare un viaggio in Corsica. solo avrei messo piu scatti fotografici.e avrei narrato meno sugli spostamenti. comunque mi piace!

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