Esthetic Vitality Form di Alexandra Marinova

Esthetic Vitality Form di Alexandra Marinova

BOLOGNA – La giovane artista bulgara Alexandra Marinova presenta al Ripasso bar á vin di Bologna, una sequenza di studi dedicati alla danza che fanno percepire il suo talento nel caratterizzare con segni espressivi corpi in movimento, a volte quasi disarticolati dalle tensioni necessarie per trasmetterci il senso primario che la pittrice/scultrice attribuisce ad una forma d’arte che l’appassiona.

Alexandra Marinova
L’artista Alexandra Marinova con amici artisti all’inaugurazione della mostra

“Forza e bellezza della danza come espressione di libertà e godimento del corpo”, questa la titolazione della mostra. Credo che Alexandra voglia trasmetterci l’idea che per lei la danza sia soprattutto godimento del corpo. E come può essere raffigurato un corpo che gode?  La mia impressione è che l’artista, appellandosi alle scoperte visive di scultori come Rodin, il Rosso e Boccioni sia riuscita a cogliere, traducendolo in pittura, qualcosa che i colori sulla tela raramente hanno raffigurato. Definirei questo qualcosa la solidità del godimento del corpo, ottenuta pietrificando i movimenti attraverso l’alternanza di linee fluide e angolose, disegnate nel contesto di una tavolozza severa, che espunge vivacità scontate e banali evocazioni del desiderio. Alexandra utilizza il suo talento per il disegno per darci l’impressione del movimento fluido e libero. Con energiche pennellate l’artista bilancia i segni che evocano leggerezza con altre tracce del corpo che rimandano alle forze interiori che lo muovono. Grazie ai segni espressivi macchie di colore sembra vengano come scolpite dalla con-figurazione del corpo. Il bianco dominante su generose applicazioni di colori che evocano la terra, mi sembra una felice traduzione di un corpo che gode catturato dalla musica e dalle energie nervose consumate nell’orchestrazione dei movimenti muscolari. Ma in alcune opere le relazioni di senso dei colori si invertono: macchie color creta, modellate dai segni, si trasformano in imago fluens su di uno sfondo bianco.  In alcune opere esposte l’artista, per accentuare la pietrificazione di ciò che rappresenta la sostanza dei movimenti, utilizza forme corporee modellate in creta e applicate alla tela. Un corpo che gode non desidera, non si apre alla dialettica con l’altro, basta a se stesso. Questo è a mio avviso il messaggio dei corpi danzanti di Alexandra Marinova la quale, tra l’altro, dando una forma estetica alla contrapposizione tra desiderio e godimento del corpo, presentifica, forse senza averne piena coscienza, sia uno dei sintomi della soggettività contemporanea (l’imperativo del godimento se sottoposto a ripetizione può avere effetti tossici) e sia una possibile sua soluzione: dando una forma artistica al corpo che gode Alexandra ci invita a riappropriarci del desiderio a rischio di evaporazione, attraverso la sublimazione dello sguardo che oscilla tra l’ansiogeno o perturbante e il riconoscimento di una bellezza altra.

La mostra di Alexandra Marinova rimarrà aperta tutto il mese di marzo presso Ripasso bar á vin, piazza Aldrovandi 5, Bologna, dalle ore 17.00 alle 1.00, tutti i giorni esclusa la domenica.

Alexandra Marinova

Antonio Bramclet
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2 Responses to "Esthetic Vitality Form di Alexandra Marinova"

  1. Luigi   10 Marzo 2017 at 14:56

    La Marinova disegna con grande personalità. Il suo tratto è perfetto per la danza. Le crete incollate appese come se fossero un quadro sono interessanti. Bella mostra e bel locale.

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  2. Emil   11 Marzo 2017 at 17:07

    La signora Marinova è un artista veramente capace, anche di scultura monumentale – sempre molto insolita, come è la sua personalità:

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