granSAFARI e Andrea Chiesi. Incontro con l’artista

granSAFARI e Andrea Chiesi. Incontro con l’artista

MONDO – Da Modena a New York il passo per Andrea Chiesi è breve. Ecco il mio incontro con l’artista

“Vedere è dimenticare il nome di quello che si sta guardando”. Robert Irwin

Andrea Chiesi è un pittore, un artista dalla mano intelligente e dalla visione profonda, una visione che affascina per l’immagine che propone, ma che vive di gangli allargati che espandono le possibilità del retinico per sprigionare le ombre sensibili di hegeliana memoria. Nell’interstizio del passaggio dal luogo che individua e fotografa come preparazione all’opera che successivamente dipinge, Andrea Chiesi attua una trasformazione più radicata e violenta del solo transito da reale ad artistico.

Si tratta infatti di una mutazione cromosomica, un’operazione chirurgica, un’alterazione genetica che ha la forza di distruggere tutto quello che si pone come pre-ordinato, per rigenerarsi nell’evidenza dell’apparizione di una figura che era all’origine di tutto e che ora si esprime attraverso una spiritualità differente. Si tratta di una metafora, una proiezione apparentemente perfetta e per questo devastante e profonda nel nascondere e successivamente tradurre errori e fallimenti.

Foto Chiara Corazzari
Foto Chiara Corazzari

Andrea Chiesi nel 2004 vince il Premio Cairo, nel 2006 Flash Art lo inserisce nella classifica dei Nuovissimo Top 100, nel 2008 si aggiudica il premio Terna e viene nuovamente annoverato nella classifica di Flash Art dei migliori 100 giovani artisti italiani. Una carriera quella di Chiesi costellata d’importanti mostre in Italia e all’estero, in sedi museali e gallerie private, un percorso dedicato che l’artista emiliano intraprende con serietà e assoluta dedizione passando da un’originaria controcultura punk più illustrativa e compresa nell’universo musicale delle etichette indipendenti, fino ad un’arte più verticale e solitaria oltre che estremamente personale.

Andrea Chiesi - Foto Alessandro Fiocchi
Andrea Chiesi – Foto Alessandro Fiocchi

Dalle campitura nero viola delle opere su carta intrise di inchiostri nero violacei -in cui figure e ambienti si riferiscono al suo mondo frequentato e vissuto – Chiesi sviluppa una pittura ossessiva, un olio su tela che respira tra luce e assenze, tra particolari industriali urbani trattati fino al parossismo a moti dell’anima e afflati esistenziali contrastati in paesaggi contemporanei compressi tra bianchi e neri, interno ed esterno, strutture binarie sempre sul limite del conflitto interiore. Nel 2011 l’esperienza residenziale a Berlino e New York lo conducono l’anno successivo a vincere la seconda edizione del Gotham Prize di New York dell’Istituto Italiano di Cultura.

Andrea Chiesi e La Birba
Andrea Chiesi e La Birba

Il percorso di Andrea Chiesi gode ora di un respiro internazionale conquistato tra segno e intelligenza emotiva, tra gesto pittorico e narrazione di una collettività filtrata da uno sguardo privato ficcante e persuasivo. Chiesi spinge sempre lo spettatore a entrare con temperatura calda in un’opera apparentemente a temperatura fredda, ma retaggio di una visceralità intensa risultante e significante di un’arte d’indagine e riflessione sempre sul bilico di una combinazione bilanciata tra brillantezza estetizzante e vorticosa vertigine chirurgica della mente.

www.andreachiesi.it
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Cognome: Chiesi
Nome: Andrea
Professione: artista
Nato a: Modena nel 1966

Martina Cavallarin
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