MODENA – Abbiamo tempo solo fino al 19 settembre per ammirare, all’interno delle sale di cultura al San Paolo (ex Chiesa e Sala delle Monache), Natura Vincit. La mostra personale di Andrea Chiesi, ad ingresso libero, è un omaggio all’archeologia industriale italiana.
La rinascita dell’uomo attraverso un percorso (espositivo) spirituale è il punto di partenza ideale, non solo per il periodo storico che stiamo vivendo, ma per l’arte tutta. La nostra spiritualità viene così cristallizzata in queste grandi tele monocrome adagiate su antichi muri affrescati che riemergono a nuova vita.
Rinascita dell’arte e dello spirito, così potremmo riassumere la mostra Natura Vincit a Modena, personale del pittore Andrea Chiesi.
Il progetto di questa mostra di Andrea Chiesi nasce appositamente per i due ambienti religiosi modenesi – l’ex Chiesa di San Paolo e la Sala delle Monache – per valorizzare le loro strutture di pregio, appena restituite al pubblico e alla cittadinanza, dopo un lungo restauro.
Le due sale che compongono l’edificio risultano contigue dal punto di vista tematico, ma anche in relazione alla cifra stilistica utilizzata dall’artista. Per questa occasione la progettazione dell’allestimento è stata ideata da Saggion-Paganello.
Ma chi è Andrea Chiesi?
L’avevamo incontrato diverso tempo fa, e qui vi descrivevamo la sua arte e la sua visione. Oggi ho avuto l’opportunità di indagare nel suo segno accompagnata dalle sue parole, e le immagini si sono schiuse così, dinanzi ai miei occhi, con nuova energia.
Impossibile riassumere questo decennio che ci separava dalla scorsa intervista per un artista così poliedrico ed innovativo. Ma la sua pacatezza nell’illustrare l’evoluzione della tecnica artistica, di pari passo con la maturità del suo segno grafico che “come un ricamo” emerge dal fondo per vibrare nello spazio, mi ha condotto nel percorso introspettivo della sua arte.
La sua tecnica, così come le illustrazioni prodotte, sono l’essenza dell’arte antica, dove fonderà le sue radici, con la grafica, il fumetto e l’architettura contemporanea.
Qui tutto è frutto della natura che con vigore reagisce alla distruzione. Qui la vita emerge dalla materia e, grazie alla spiritualità, s’innalza dai cieli plumbei cristallizzandosi in altre atmosfere.
IL PERCORSO ESPOSITIVO: LA SALA 1, ESCHATOS, OMAGGIA L’ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE ITALIANA
La prima sala, l’ex Chiesa, viene in questo progetto denominata Eschatos (“luoghi ultimi”), poiché presenta opere che hanno per soggetto strutture connesse all’archeologia industriale che costellano il territorio italiano. Il suggestivo allestimento di questo ambiente prevede esclusivamente dipinti a olio realizzati da Chiesi nell’ultimo decennio. Le opere selezionate risultano rappresentative della produzione che ha reso celebre l’artista modenese nel panorama italiano e internazionale.
In queste tele Chiesi documenta le macerie lasciate dalla produzione industriale, rimandando al rapporto “a perdere” tra l’uomo e la macchina: l’artista descrive dei corpi-fabbrica sui quali le categorie di spazio e di tempo hanno esercitato con violenza la propria azione.
SALA 2: LA NATURA SI RIAPPROPRIA DEI SUOI SPAZI
La seconda sala, la Sala delle Monache affrescata, prende in mostra il nome di Anastasis (“resurrezione”), in riferimento alla potenziale rinascita dello spirito. In questo ambiente vengono presentate opere a inchiostro su carta di grande formato, esclusivamente di recente produzione, che caratterizzano la ricerca attuale dell’artista.
I lavori raccontano la riappropriazione da parte della natura del proprio ambiente-paesaggio, evidenziando la capacità di sopravvivenza e di rinascita delle specie vegetali anche in condizioni di forte antropizzazione.
Il parallelismo più stringente sembra essere quello tra le piante infestanti (in grado di crescere e colonizzare i luoghi abbandonati) e il ruolo stesso dell’artista nella contemporaneità, che prolifera di intuizioni e idee da ascrivere al presente. Le opere di Chiesi contenute in questa location alludono anche a un presupposto di perenne rinnovamento della pittura in un’era fortemente marcata dalla digitalizzazione dei linguaggi artistici.
IL TRIBUTO A MODENA DI ANDREA CHIESI
Nello stesso ambiente Chiesi mostra anche una preziosa serie di disegni su carta e taccuini disposti all’interno di tavoli di vetro, nei quali l’artista costruisce un’affascinante narrazione in progress della città di Modena, con riferimento a luoghi topici, che riflettono l’inconscio collettivo dei suoi abitanti.
La visione di questi taccuini, e sottolineo “visione”, ci permettono di viaggiare attraverso la penna dell’autore in un tratto dinamico e talvolta drammatico, dove il colore si fonde con l’inchiostro nero come le nostre viscere con il sangue che scorre nelle vene. E’ un pulsare di sensazioni dove l’occhio è solo una parte marginale perché la mano ci riporta alla penna che vibra energica sulla carta sollecitando le più profonde emozioni.
Questa terza sezione viene definita Insulae (“isole”), termine utilizzato in urbanistica per designare luoghi simbolici dall’alto valore artistico e “umano”, che sono stati dimenticati dal tempo, ma che sono carichi di fascino e di storia.
INFO SU NATURA VINCIT
Mostra: Andrea Chiesi. NATURA VINCIT
Sede: Ex Chiesa di San Paolo e Sala delle Monache, via Selmi 63, Modena
A cura di: Fulvio Chimento
Organizzata da: CerchioStella
In collaborazione con: D406 e Comune di Modena
Con il sostegno di: Gruppo HERA
Con il patrocinio: Regione Emilia-Romagna
Apparati scenografici: Saggion-Paganello
Periodo: 18 giugno – 19 settembre 2021 (chiusura dal 2 al 26 agosto)
Orari di apertura: mercoledì: 16-20; venerdì: 17-21.30; sabato: 10-13 e 17-21.30; domenica: 16 -20
Ingresso libero senza prenotazione
Catalogo: a cura di Andrea Losavio
Informazioni: info@cerchiostella.com, tel. 393 8933370, www.406modena.it
Un’occasione per visitare Modena
La mostra di Andrea Chiesi ci fornisce l’occasione di visitare una città bella come Modena, dinamica, con una cucina regionale che non teme confronti e una vivacità culturale che la fa amare. Ve ne parliamo qui.
Foto MyWhere©
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