Ambiente, Pietro Vignali: “Ecco come resi Parma un modello di sostenibilità”

Ambiente, Pietro Vignali: “Ecco come resi Parma un modello di sostenibilità”

PARMA – Nel mese di giugno si celebra l’Ambiente. Durante il suo mandato a Parma è stato capace di cambiare la mobilità della sua città. Con Vignali tocchiamo diversi temi, dal Bonus Mobilità istituito dal Governo (funziona? È davvero una misura importante?) allo sviluppo economico incontrollabile di Cina e India che si ripercuote sull’ambiente. E poi, naturalmente, il tema della biodiversità, punto cardine dell’edizione 2020 della Giornata Mondiale dell’Ambiente da poco conclusasi.

“Energia, logistica, trasporti e carburanti. Ben venga la Giornata Mondiale dell’Ambiente ma finché non si interviene su questi aspetti sarà dura migliorare le cose in Italia e nel mondo”. Così, l’ex sindaco di Parma Pietro Vignali esordisce sul tema ambiente, un tema delicato e complesso che in questi giorni, va inevitabilmente per la maggiore.

Perché proprio Pietro Vignali? Perché al tema ambiente ha dedicato 13 anni di duro lavoro contribuendo a rivoluzionare la mobilità della sua città, anche in un periodo in cui “se ricoprivi il ruolo di Assessore all’Ambiente venivi visto come un emarginato”. Ricorda scherzando.

Ma cosa ha fatto a favore della mobilità sostenibile Pietro Vignali durante i suoi mandati da sindaco e da assessore all’ambiente? Ecco qualche spunto, solo qualcuno: la costituzione di oltre 90 km di piste ciclabili, la deviazione dal centro verso le tangenziali del traffico pesante, la realizzazione di zone pedonali “inizialmente criticate ma poi adorate dai miei concittadini” e il potenziamento del trasporto pubblico con servizi nuovi ed ecosostenibili.

E poi (forse vi suonerà familiare in questo periodo) un incentivo comunale che ha portato all’acquisto di oltre 5000 biciclette elettriche.

Al centro mia intervista con Pietro Vignali, diversi temi: dal bonus mobilità istituito dal Governo – funziona? È davvero una misura importante? – allo sviluppo economico incontrollabile di Cina e India che si ripercuote sull’ambiente. E poi, il tema della biodiversità, punto cardine dell’edizione 2020 della Giornata Mondiale dell’Ambiente.

PIETRO VIGNALI (EX SINDACO DI PARMA): “LA CRISI SCATURITA DAL COVID-19 E’ TERRIBILE MA PUO’ RAPPRESENTARE UN’OCCASIONE PER CAMBIARE ALCUNI COMPORTAMENTI DELL’UOMO”.

Pietro Vignali mywhere intervista ambiente
Pietro Vignali

La Giornata Mondiale dell’Ambiente quest’anno è  stata dedicata al tema della biodiversità. È possibile secondo lei ottenere dei risultati nel contrasto alla riduzione della biodiversità anche negli ambienti urbani?

È stato indubbiamente un appuntamento molto importante purché si capisca che la conservazione della biodiversità, della flora e della fauna non deve riguardare solo ambienti remoti ma anche le aree verdi delle città, gli spazi vuoti, degradati o abbandonati e le cinture verdi degli spazi vicini alle città, oggi aggrediti dalla cementificazione e dal disordine urbanistico. La riqualificazione e la rigenerazione urbana devono passare per la tutela e l’incremento delle aree verdi delle città (giardini, ville storiche, orti urbani, aree boschive e prative presenti negli intorni delle città). Questi spazi possono essere importanti per tutelare la biodiversità per e per proteggere le città dai eventi climatici estremi.

Questa terribile crisi, economica, sociale, sanitaria ma anche ambientale ci fornisce un’altra occasione. Abbiamo la possibilità di ideare delle nuove strategie per cambiare le cose. Queste strategie però dovranno essere globali, non solo nazionali o cittadine. Uno dei problemi più complessi da risolvere è coniugare lo sviluppo sfrenato di paesi come l’India e la Cina con la compatibilità ambientale. Questi paesi devono abbandonare i vecchi sistemi e allinearsi ai comportamenti attuati dall’Europa.

ex sindaco di parma sul tema ambiente
Foto Pixabay

È impossibile convincere Cina e India a coniugare questi due aspetti?

È difficile certo, ma non impossibile. So per certo che la Cina affronta con preoccupazione il tema ambientale già da diversi anni. Nel 2005 venni invitato dall’allora sindaco di Shangai ad una conferenza incentrata proprio sul tema delle energie rinnovabili. E’ necessario continuare a dialogare. Ricordate le immagini delle città cinesi dove non si riusciva a vedere il cielo a causa dell’inquinamento? Ecco, qualche passo in avanti è stato fatto. Ma non basta.

IL CORONAVIRUS E IL BONUS MOBILITA’ 

Foto Pixabay

L’emergenza Covid-19 ci ha fatto riflettere molto sulla mobilità. Si riferisce a questo quando parla di occasione per pensare ad un cambiamento?

La mobilità è diventata un tema di centrale d’attualità e questo è molto positivo. Nei prossimi mesi non possiamo ricominciare a muoverci tutti in auto nelle città per evitare assembramenti. Non è concepibile. Dobbiamo trovare soluzioni di equilibrio. È fondamentale, sia nelle piccole che nelle grandi città, rinforzare e sostenere il trasporto pubblico sempre utilizzando materiali ecosostenibile. I mezzi alternativi poi devono diventare protagonisti della svolta. Sarà necessario aumentare i percorsi ciclabili, aumentare la grandezza dei marciapiedi e ridurre lo spazio sulla carreggiata per le auto. L’accesso in città poi dovrebbe avvenire sempre e solo con mezzi elettrici o ibridi. In questi giorni si parla tanto di bonus bici e io ne so qualcosa. Durante il mio mandato incentivammo – come già ricordato -l’acquisto di 5000 bici elettriche in un periodo in cui l’ambiente non era la priorità di nessuno. Fu un successo e quel bonus contribuì a portare Parma dal 69′  al 3′ posto tra le città italiane più sostenibili.

Quindi quando arrivò all’assessorato all’Ambiente, Parma aveva “la maglia nera”?

Portarla al terzo posto partendo dal sessantonevisimo fu un traguardo importante. Nel 98’ l’Assessorato all’Ambiente era come se non esistesse. Non interessava a nessuno, anzi. L’Assessorato era una dependance dell’urbanistica. C’erano 4 dipendenti a lavorarci e le competenze erano poche. Io arricchii il personale con giovani studenti scientifici e riuscii ad ottenere l’unione tra ambiente e l’Assessorato ai Trasporti, da sempre in contrapposizione. Ne feci un settore unico sotto il segno della sostenibilità. I successi furono tanti. Potenziammo al massimo il trasporto pubblico tanto che ancora oggi 95 parmigiani prendono tutti i giorni i mezzi pubblici

A questo punto devo chiederglielo. Cosa ne pensa Pietro Vignali dei Bonus Mobilità disposti dal Governo?

E’ una buona idea, ma deve diventare una bella realtà e non farsi fermare dalla burocrazia. Il problema è l’applicabilità. Per usufruire del bonus è necessario iscriversi ad un sito specifico del Ministero dell’Ambiente che ancora non esiste. Ripeto l’idea è buona, ma doveva già essere pronta oggi, non tra qualche mese. Ad oggi, il cittadino, se volesse acquistare il monopattino o la bici elettrica col bonus dovrebbe ancora anticipare tutti i soldi e aspettare qualche mese per ricevere il bonus. Temo che la burocrazia rischi di creare molti problemi a questi bonus.

PIETRO VIGNALI: “I CITTADINI, SPECIALMENTE I GIOVANI, HANNO CAPITO IL DRAMMA AMBIENTALE CHE STIAMO VIVENDO”

Pietro Vignali

Sempre riguardo alla mobilità, un altro problema da risolvere è quello legato alle aziende? Mi sbaglio?

Mi trova d’accordo. Anche le aziende peggiorano l’impatto ambientale. È necessario creare un welfare aziendale e le aziende vanno supportate attraverso incentivi e tassazioni che si esercitano nel momento in cui si fanno dei (e sgravi fiscali a favore di) progetti ecosostenibili e per l’ambiente. Se un’azienda costruisce aree verdi deve essere supportata economicamente. Quando ero sindaco di Parma creai il Mobility Manager, che si occupava di razionalizzare gli spostamenti casa-lavoro. Creai anche percorsi ciclabili che consentivano ai dipendenti di arrivare a lavoro in bicicletta. Ricordo, ad esempio, la pista ciclabile che conduceva alla fabbrica Barilla, che dal punto di vista ambientale è sempre stata un’azienda in prima linea.

Il Mobility Manager diede il là a politiche virtuose che coinvolsero le le principali realtà aziendali con l’implementazione di navette del trasporto pubblico e percorsi ciclabili funzionali alle principali realtà aziendali. L’esempio principale che mi viene in mente è quello della multinazionale Barilla, azienda da sempre attenta e virtuosa in materia ambientale e di sostenibilità come ha dimostrato anche di recente nel campo della logistica con un accordo che permette di togliere dalla strada piu’ di 4000 tir. Proprio in questo senso occorrerà rivedere e rivoluzionare completamente anche il tema complesso della distribuzione delle merci (analogamente a quello che è successo per le persone con l’alta velocità), anche all’interno delle città che in futuro andrà razionalizzato e fatto solo con mezzi elettrici. E prioritario sarà anche il coinvolgimento dei gestori dei tratti autostradali. Non si puo’ pensare di affrontare il problema dell’inquinamento dei centri urbani senza occuparsi delle migliaia di mezzi pesanti a diesel che transitano quotidianamente nei tratti autostradali che sono tangenti alle città.

Foto Pixabay

Molti cittadini percepiscono il tema green come lontanissimo quando invece è connesso fortemente alle nostre vite. Come possiamo per farlo capire alle persone e anche alla politica?

Su questo non sono d’accordo. Credo che i cittadini, specialmente i giovani, in questi ultimi anni si siano dimostrati consapevoli del dramma ambientale che stiamo vivendo. Le cose sono cambiate rispetto a quando ricoprivo il ruolo di Assessore all’Ambiente. Negli anni ’90, e lo ricordo con un sorriso ovviamente, parlare di questi temi veniva preso quasi come una minaccia per lo sviluppo economico mentre oggi si parla di Green economy. Ricordo inoltre che da sindaco, quando istituii le prime giornate ecologiche, molti cittadini si lamentavano. Alla quarta, quinta domenica ecologica, si erano già abituati. Si erano riappropriati di spazi rubati dalle auto. In conclusione, ritengo che sì, si debba continuare a lanciare messaggi forti su questo tema per i cittadini, ma ciò che conta di più è incentivare le persone a passare al green. Bici, monopattini, auto elettriche. Il cittadino deve sapere che acquistandoli verrà premiato dalle istituzioni.

 Grazie Dottor Vignali, abbiamo concluso

Grazie a voi e un saluto ai lettori di MyWhere.

Steve Moss

14 Responses to "Ambiente, Pietro Vignali: “Ecco come resi Parma un modello di sostenibilità”"

  1. Maria Grazia   12 Giugno 2020 at 10:28

    L’altra faccia (orrenda) del miracolo economico cinese degli ultimi 30 anni.

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  2. Pietro P   12 Giugno 2020 at 10:31

    Qualche giorno fa ho visto un video di una spuma voluminosa bianca che ha invaso una spiaggia indiana. E i bambini ci facevano il bagno. Lì la situazione è fuori controllo per quanto riguarda l’inquinamento

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    • Paolo Riggio
      Paolo Riggio   12 Giugno 2020 at 11:03

      Marina Beach, una spiaggia turistica di Chennai, nel Sud-Est dell’India. L’ho visto anche io, terribile

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  3. Maria Sole   12 Giugno 2020 at 10:35

    Parma è sempre stata una bella città e all’avanguardia sotto ogni aspetto. Ci sono stata molte volte in viaggio e sembra di stare nel nord europa per quanto ci si muove bene in bici

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    • Paolo Riggio
      Paolo Riggio   12 Giugno 2020 at 11:03

      Si trova al terzo posto per sostenibilità in Italia se non sbaglio

      Rispondi
  4. Carlo Parrisi   12 Giugno 2020 at 10:37

    E’ facile gestire una città come Parma a livello di sostenibiiltà e di mobilità. Provi a farlo con città come Roma!

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  5. Gregorio il parmense   12 Giugno 2020 at 10:43

    Ho lavorato alla Barilla per anni e facevo sempre in bici il tragitto!

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  6. franzo   12 Giugno 2020 at 10:44

    Che tipo di mezzi posso acquistare con il bonus?

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  7. Tino   12 Giugno 2020 at 10:47

    Sono d’accordo con l’intervistatore. La stragrande maggioranza dei cittadini non si rende conto della gravità del problema ambiente. Discariche, rifiuti, spazzatura ovunque. Siamo ancora lontani da capire che devono cambiare le cose, altro che coscienza civile

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  8. Maria Sole   12 Giugno 2020 at 10:47

    Guardi non so lei da che città proviene, ma qui a Parma la coscienza civile c’è eccome

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  9. Tino   12 Giugno 2020 at 10:50

    Io vengo da Napoli una città culturale come poche al mondo. Ma qui, nonostante i progressi il tema green non è ancora entrato nella testa della gente

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  10. Bruna   12 Giugno 2020 at 11:00

    Eppure mi sembra sia stato fatto poco, come se non bastasse

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  11. vice   12 Giugno 2020 at 11:01

    Il vero peccato è che tanta gente non si rende conto di quello che sta accadendo!

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