BOLOGNA – Si apre l’8 Ottobre, una grande retrospettiva dell’artista Carlo Gajani, a cura di Renato Barilli, coadiuvato da Piero Casadei e Luca Monaco per la fotografia e Giuseppe Virelli per la pittura, negli spazi del Centro Studi della Didattica delle Arti di Via Cartoleria 9. Ve ne parlo in anteprima, consigliandovi vivamente di andarla a vedere.
L’artista Carlo Gajani, nato a Bazzano nel 1929, parte da una formazione musicale di promettente pianista in gioventù e di stimato medico nella Bologna di fine anni sessanta. Professione che decide poi di abbandonare a 43 anni, per dedicarsi in maniera totale all’arte con il sostegno di importanti conferme da critici di valore quali Renato Barilli, Franco Russoli, Filiberto Menna e altri, e incoraggiato dall’apprezzamento di galleristi quali Forni a Bologna e Toninelli a Milano.
Venne invitato a partecipare alla XXXII Biennale di Venezia nel 1964, e poi di nuovo alla XXXVI nel 1972, stesso anno in cui inizia l’insegnamento dell’Anatomia artistica presso l’Accademia delle Belle Arti, prima ad Urbino poi a Bologna, fino al 1999.
Nella sua carriera artistica si cimenta in “periodi” tra loro molto differenti e nettamente separati, che lo portano ad esplorare settori dell’arte figurativa molto differenti tra loro, ottenendo in tutti eccezionali risultati.
LA MOSTRA
La mostra ripercorre l’intera carriera di Carlo Gajani, attraverso una vasta selezione di opere che copre un arco temporale di oltre quarant’anni diviso in tre sezioni principali. La prima e la seconda sono dedicate rispettivamente all’incisione e alla pittura e vanno dagli anni Sessanta agli anni Settanta del secolo scorso, con un percorso che pone sotto la lente d’ingrandimento il passaggio dell’artista dalla prima fase Informale a quella propriamente Pop, per concludersi con un ultimo periodo caratterizzato dalla sperimentazione di una sorta di pittura “neo-divisionista”.
La terza e ultima parte, invece, è interamente dedicata alla fotografia, vera e propria seconda “giovinezza artistica” di Gajani, in cui l’artista procede con il testare e saggiare le diverse possibilità espressive del mezzo fotografico attraverso l’esplorazione di temi diversi, del ritratto e dell’autoritratto, del nudo e, infine, del paesaggio, quest’ultimo inteso sia come luogo al di fuori di sé, sia come spazio per una riconquista di una memoria più intima e personale.
IL LAVORO DI GAJANI RACCONTATO DAL CURATORE RENATO BARILLI
Le opere di Gajani sono state esposte in diversi spazi pubblici e privati in Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Canada.
Il progetto espositivo è inoltre arricchito da un video sull’artista e sulla nascita della Fondazione a lui dedicata, realizzato dagli studenti del Liceo Arcangeli.
INFO UTILI SULLA MOSTRA
CARLO GAJANI (1929-2009) , a cura di Renato Barilli, presso il Centro Studi Didattica delle Arti, Via Cartoleria 9, Bologna. Dall’8 ottobre al 6 novembre, dal giovedì alla domenica, dalle 11:00 alle 19:00. Ingresso gratuito.
CONTATTI
mail: info@fondazionecarlogajani.it
N° telefono: 340 2317745 – 338 1608869
PROMOSSA DA:
FONDAZIONE CARLO GAJANI
LICEO ARTISTICO FRANCESCO ARCANGELI
UFFICIO STAMPA: CULTURALIA DI NORMA WALTMANN, tel:051 6569105 – 392 2527126 ,
info@culturaliart.com
- Escher continua a stupirci nella mostra a Palazzo dei Diamanti – 1 Aprile 2024
- Giornata Mondiale dell’Acqua 2024, cosa è cambiato? – 23 Marzo 2024
- Slow Wine Fair, una tre giorni dedicati al vino – 26 Febbraio 2024