Artesplorando: Cristian Camanzi racconta il suo Museo della Rete

Artesplorando: Cristian Camanzi racconta il suo Museo della Rete

ITALIA – Parole d’ordine? Arte, esplorazione e divulgazione. Media? YouTube, Facebook, blog e Instagram. Obiettivo? Raccontare la storia dell’arte in modo fresco, innovativo e per un pubblico trasversale. Ecco una panoramica su uno dei progetti più interessanti del web, Artesplorando, raccontato dal suo creatore, Cristian Camanzi. 

Nell’immaginario collettivo la parola arte è associata – a torto o a ragione – a un concetto di esclusività. Probabilmente questa percezione dipende anche dal modo in cui l’arte è raccontata, da giornalisti o da addetti ai lavori. Esiste però un’esperienza unica nel suo genere: si chiama Artesplorando ed è un progetto che fa uso dei media e dei social per diffondere la conoscenza dell’arte, attraverso tre parole chiave: arte, esplorazione e divulgazione.

Artesplorando è un progetto ideato da Cristian Camanzi ed è un vero caso della rete. Qualche numero? Oltre 100 mila follower su Facebook, 28 mila iscritti sul canale YouTube e milioni di visualizzazioni totali, un blog da migliaia di accessi al giorno e chi più ne ha più ne metta.

Il segreto del successo di Camanzi? Facile, l’amore per questa branca della cultura, un amore che Cristian consuma attraverso la stesura di pensieri, riflessioni e divagazioni e che lo ha portato a creare un vero e proprio Pianeta Arte.   

Per conoscere meglio Artesplorando, ci siamo fatti una chiacchierata con Cristian Camanzi. Ecco la nostra intervista con lui.

LE ORIGINI DI ARTESPLORANDO

Buongiorno Cristian è davvero un piacere raccontare realtà della rete come Artesplorando. Come definiresti il tuo progetto a chi non lo conosce? 

Il progetto Artesplorando nasce nel 2012. In un momento della mia vita in cui ero alla ricerca di nuovi stimoli, ho pensato di tenere un diario in cui scrivere tutto quello che mi piacesse riguardo alla storia dell’arte, citando libri, articoli, oppure semplicemente condividendo riflessioni personali. Da allora il progetto si è evoluto, andando a coinvolgere molti social network ed espandendosi nella rete. Oggi è uno spazio rivolto a coloro i quali sentano la necessità di un primo orientamento nel mondo singolare e affascinante dell’arte. Artesplorando vuole mostrare al pubblico il panorama generale senza confonderlo con i particolari, usando un linguaggio semplice, affrontando il rischio di risultare sciatto o troppo elementare. Nella speranza di mettere tutti nella condizione di potersi orientare nella gran quantità di nomi, periodi e stili che affollano l’arte. Lasciando a ciascuno la possibilità di approfondire autonomamente i temi più interessanti.

Ci racconti la tua passione per l’arte? Da dove nasce e qual è stato il tuo percorso per coltivarla? 

La mia passione per l’arte affonda le radici nell’infanzia. Fin da quando ero piccolo ho avuto la possibilità di viaggiare e visitare musei e mostre con la mia famiglia. Poi da adolescente ho fatto l’istituto d’arte a Ferrara e infine mi sono laureato in “Conservazione e restauro dei beni storico-artistici” all’Università di Urbino. Ho fatto poi diversi lavori che mi hanno portato, un po’ per caso a essere un divulgatore e un creatore di contenuti. Da sempre comunque la vera passione della mia vita è la storia dell’arte e oggi cerco di coltivarla anche trasmettendola agli altri.

L’AMORE PER LA BELLE EPOQUE

Qual è il tuo periodo artistico preferito? E quale consiglieresti ad un precoce appassionato? 

Il mio periodo preferito è indubbiamente quello chiamato “Belle Epoque”. Un periodo della storia difficile da identificare anche perché le persone che vissero quell’epoca di bellezza effimera non erano consapevoli d’esserci. Ma che ha generato grande bellezza in tutte le arti, prima del terribile avvio della prima guerra mondiale. Ad un precoce appassionato consiglierei di non rivolgersi a un periodo artistico definito, piuttosto cercare dei temi che possano interessare e da lì partire per esplorazioni trasversali. Un po’ quello che faccio nei video della playlist “10 momenti di”, sul mio canale YouTube.

Arte, esplorazione e divulgazione sono i concetti base su cui declini il tuo straordinario lavoro. Quanto può aiutare il media YouTube a far appassionare di più i giovani al mondo dell’arte?

Il canale YouTube è stato un passo in avanti molto importante per Artesplorando. Nasce nel 2013 e si prefigge da subito l’obiettivo di proporre contenuti liberi, chiari, semplici, alla portata di tutti. Oggi si compone di molte playlist dedicate a vari argomenti. I video sono brevi, sintetici e ricchi di immagini. Sempre con uno sguardo attento alle curiosità, cercando di non essere mai noioso o banale, lasciando ampio spazio di interazione agli utenti. Credo che sia molto importante usare media “popolari” come YouTube per divulgare la storia dell’arte e far sì che non sia percepita come una materia difficile, intellettuale e completamente fuori dal mondo. Da questo punti di vista YouTube è un grande aiuto e mi permette di raggiungere molti giovani ragazze e ragazzi che mi ringraziano dell’aiuto che offro loro nella comprensione della storia dell’arte. Una grande soddisfazione per me.

LA SALVAGUARDIA DELLA CULTURA E IL FUTURO DI CRISTIAN CAMANZI

Nel Paese che secondo l’Art.9 della Costituzione dovrebbe occuparsi della promozione della cultura e della ricerca, gli investimenti pubblici in tali settori vengono tagliati come in nessun’ altra nazione europea e il diritto alla cultura è da tempo negato in un incoerente silenzio. Tu che da sempre delizi la rete con contributi legati all’arte che ne pensi? Cosa si dovrebbe fare per salvare l’arte in Italia, specialmente in questo periodo complesso?

Domanda molto difficile, che passa inevitabilmente dalle scelte politiche sbagliate che il nostro paese da anni sta intraprendendo quando si parla di cultura e ricerca. Ci vogliono investimenti, ma ci vogliono anche persone coraggiose e ben formate a guidare le istituzioni culturali. Oggi servono molte competenze per “saper gestire l’arte”. Competenze che non si limitano alla sola conoscenza della storia dell’arte. Occorre saper fare scelte mirate, investire tempo e risorse sui social media, sulla comunicazione on-line. I musei oggi non possono più accontentarsi d’essere colo contenitori per conservare l’arte. Devono anche saperla promuovere e divulgare attraverso tutti gli strumenti possibili.

Cosa vedi nel futuro di Artesplorando?

Artesplorando esisterà fino a che ci sarà la necessità di aiutare l’esplorazione e la divulgazione dell’arte. Spero nel futuro di poter aiutare sempre più istituzioni culturali a migliorare la propria presenza sul web, la propria comunicazione. L’arte deve poter essere alla portata di tutti e nel futuro si dovrà sempre più parlare un linguaggio universale per raggiungere più pubblico. Auspico che Artesplorando possa accogliere progetti di collaborazione con queste istituzioni culturali mettendo la propria esperienza al servizio dell’arte e della cultura. 

COME SEGUIRE ARTESPLORANDO

Blog

Facebook

YouTube

Instagram

Paolo Riggio

Leave a Reply

Your email address will not be published.