Il padre del dittatore: la Corea del Nord di Kim Jong-Il, prima di Kim Jong-un

Il padre del dittatore: la Corea del Nord di Kim Jong-Il, prima di Kim Jong-un

ACCADDE OGGI –  Il dittatore nordcoreano nato il 16 Febbraio 1942 governò la Corea del Nord dal 1994 fino alla sua morte, avvenuta il 17 dicembre 2011 a Pyongyang, che sancì il passaggio del testimone al terzogenito Kim Jong-un. Pillole di storia, per raccontare le origini di una dittatura che detiene ancora oggi le redini di un Paese.

Kim Jong-Il, nato a Chabarovsk, città della Russia estremo-orientale, oggi avrebbe compiuto ottant’anni. Eppure, in pochi conoscono la storia di colui che ha dato la vita all’attuale dittatore nordcoreano e che ha occupato quel posto prima di lui, quel passato in cui il presente affonda le radici.

CHI ERA KIM JONG-IL

Kim Jong-Il è stato presidente della Commissione di difesa nazionale e segretario del Partito del Lavoro di Corea, nonché comandante del terzo esercito più vasto al mondo e nominato in patria con l’appellativo di caro leader o il grande leader della patria. Oggi, 16 Febbraio, avrebbe compiuto 80 anni.

Figlio di Kim Il Sung, importante membro del Partito Comunista Coreano in esilio, pur mantenendo vivo e attivo il filo di continuità con il regime improntato dal padre, caratterizzato da una sostanziale cristallizzazione degli equilibri interni, in politica estera invece perseguì un progressivo e lento avvicinamento con la Corea del Sud, toccando l’apice nel 2000 con l’incontro col presidente sudcoreano Kim Dae Jung.

Tenendo fede alla sua formazione, incentrata sulla teoria politica marxista e sull’economia politica marxista, ed essendosi recato nei principali paesi del blocco sovietico come in Germania dell’Est nei primi anni ’60, in politica estera instaurò e rinfocolò rapporti di amicizia e collaborazione con la Cina, Venezuela, Cuba, l’Iraq di Saddam Hussein e i ribelli maoisti del Nepal mentre tesi e ai minimi storici erano i rapporti con i paesi occidentali e gli USA, che nel 2002 inserirono il regime di Kim Jong-Il nel cosiddetto asse del male con la compagnia di Iraq e Iran.

DALLA TARDA ETA’ ALLA VENERAZIONE POST-MORTEM

Nel 2003 il dittatore nordcoreano annunciò la volontà di riprendere i test nucleari per sviluppare e incrementare la potenza di fuoco degli armamenti atomici, volontà che trovò compimento e prese avvio nel 2006 per proseguire negli anni successivi. Gli ultimi anni della sua attività politica furono caratterizzati dalla ripresa dei rapporti di tensione e dal clima contrastivo con la vicina Corea del Sud, particolarmente successivamente all’elezione del presidente democratico sudcoreano Lee Myung-bak che decise di interrompere la politica di distensione e riappacificazione con la Corea del Nord.

Afflitto da una serie di problemi di salute negli ultimi anni della sua vita, il dittatore nordcoreano morì per infarto il 19 dicembre 2001 in treno mentre tornava da un cantiere edile. Dopo la sua morte, la sua figura è stata oggetto di un vero e proprio culto da parte dei giovani nordcoreani che vengono educati all’idolatria della figura del padre e del figlio. In suo onore, infatti, nel 1992, è stata creata una canzone, dal titolo traducibile in italiano come Nessuna patria senza di te, intonata dal coro dell’esercito popolare nordcoreano, a testimonianza della grande popolarità e del vasto lascito identitario donato dal dittatore orientale.

Claudio Troilo

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