David Gilmour, non solo storico chitarrista ma pilota di linea mancato

David Gilmour, non solo storico chitarrista ma pilota di linea mancato

ACCADDE OGGI – Il 6 Marzo di 76 anni fa nasceva un chitarrista che avrebbe fatto la storia di questo strumento. Condividiamo con voi alcuni aspetti della vita di uno dei componenti dello storico gruppo inglese dei Pink Floyd.

David Gilmour nasce a Cambridge, città famosa per la sua storica Università fondata nel 1209. Sarà un bravo scolaretto, ma nessuno dei suoi insegnanti avrebbe mai potuto immaginare potesse diventare uno dei più influenti e celebri chitarristi del rock. La rivista Rolling Stone lo ha inserito al 14° posto nella lista dei migliori chitarristi di sempre. La sua fama fra i musicisti si allarga a macchia d’olio.

Ancora oggi è il punto di riferimento per tanti ragazzini che si avvicinano allo studio di questo strumento. In molti ne conoscono la spontaneità sul palco davanti a migliaia di persone e la tecnica sopraffina. Non tutti sanno però della sua passione per il volo: David Gilmour, un pilota di linea mancato.

UN PILOTA DI LNEA MANCATO RIEMPIE POMPEI NEL 2016

David Gilmour
David Gilmour Live a Pompei

Eravate a Pompei? Nel 2016? No? Peccato vi siete persi qualcosa che avvicina l’uomo ad una condizione di serenità impagabile. Gilmour tenne due concerti il 7 e l’8 luglio nell’Anfiteatro Romano di Pompei. Io trovai il biglietto per quello dell’8 e dalla Toscana mi precipitai in quel luogo senza tempo. La sua chitarra, unita a quel posto magico e triste fu un vero colpo al cuore. Nel 1971 i Pink Floyd avevano già suonato a Pompei ma solo per registrare il loro Live at Pompei ed in quella occasione non c’era pubblico.

David Gilmour tornò da solista nel 2016 e lo possiamo considerare davvero un concerto imperdibile. Racconterò quella trasferta anche ai miei nipoti. Ricordo ancora quando alla fine disse in un timido italiano : Buona notte. Grazie mille. Due paroline messe in croce che però mi emozionarono. Eravamo noi a ringraziarlo per essersi ricordato del pubblico italiano. Quell’anfiteatro lo avvolse in una atmosfera quasi esoterica, una occasione straordinaria che unì il passato alla musica. Di quel giorno rammento i 300 euro del biglietto, il suono della chitarra che mi entrava nelle ossa, l’umiltà di Gilmour sul palco ed un braccialetto che fornivano agli spettatori paganti. Pompei nel pieno della sua rinascita e lui con una semplice maglietta nera dietro all’asta.

DAVID GILMOUR ED IL DIFFICILE RAPPORTO CON ROGER WATERS

David Gilmour

Roger Water, il bassista fondatore dei Pink Floyd, in una intervista al Daily Telegraph ha parlato del difficile rapporto con Gilmour. Ha detto:

Nei 18 anni passati insieme non siamo diventati amici e dubito che lo diventeremo mai. Non c’è ragione per cui dovremmo esserlo per forza. Non credo che ogni impiegato sia amico del suo vicino di scrivania. Per noi è stato solo lavoro.

Che fra i due non corresse buon sangue era noto ai giornali, ma una dichiarazione del genere forse mostra anche qualcosa di più.

Possiamo ipotizzare che la straordinaria carriera da solista di David Gilmour abbia infastidito Waters che forse sperava in un fiasco. Pensava che i Pink Floyd lo avrebbero schiacciato e che si sarebbe ritrovato a strimpellare solo in qualche festival ai confini del mondo. Non è andata esattamente così in quanto il chitarrista ha continuato a riempire spazi enormi anche da solo, ad accontentare chi non poteva fare a meno del suono della sua musica penetrante. I due sono costantemente ai ferri corti e le cause di queste reciproche ripicche dipendono comunque dall’ego enorme di entrambi. Non si tratta di denaro o della paternità di alcuni pezzi storici, i due litigano essenzialmente perché vorrebbero che l’uno dichiarasse all’altro di essere musicalmente inferiore.

IL PILOTA DI LINEA MANCATO NON VA IN CRISIS

David Gilmour

Gilmour supporta molte organizzazioni di beneficenza. È un uomo partito dal niente che è arrivato sul tetto del mondo senza dimenticare però tutti quelli che non hanno avuto la sua stessa fortuna o talento. Nel maggio 2003 vende la sua casa in Maida Vale avendo già in mente di donare il ricavato a chi una casa non ce l’ha. Molti, quando si trovano davanti ad un oceano di cristiani che cantano le loro canzoni, perdono la trebisonda: iniziano a bere e drogarsi come se non ci fosse un domani. Alcuni psicologi la chiamano punizione autodistruttiva. Arrivare all’apice, capire d’essere un mito per molti e sapere di non meritarlo. Entrano nelle dipendenze per punirsi, inconsciamente per infliggersi una pena per il loro stato di inadeguatezza.

C’è invece chi, come David Gilmour, si sente un miracolato ma non per questo decide di morire lentamente. Lui ha usato la sua fama ed i suoi averi per aiutare gli altri, quelli che non hanno nemmeno il tempo di pensare alla felicità. Ha venduto quella casa al prezzo di 3,6 milioni di sterline ed ha consegnato l’intero ricavato all’associazione Crisis. Loro hanno utilizzato il denaro per costruire residenze per senzatetto.

DAVID GILMOUR E LA SUA COLLEZIONE DI AEROPLANI

Molti non sanno che David Gilmour è anche un esperto aviatore. Ha scoperto questa passione non in età giovanissima, ma una volta provato il cielo non è più riuscito ad abbandonarlo. E’ amante degli aeroplani d’epoca: ne colleziona, ne pilota, ha una propria mania per quella meccanica datata, per quegli oggetti volanti che solcavano le nuvole quando lui non era ancora nato. Ha aperto in Inghilterra un vero e proprio museo di velivoli d’epoca. Lo cura in modo maniacale, come un bambino con il suo primo trenino elettrico. Questa struttura ospita un’impressionante quantità di aeroplani.

Ha fondato anche una compagnia aerea: la Intrepid Aviation. Poco più tardi però decide di venderla, perché, da un semplice hobby era diventata un’attività troppo commerciale per lui come spiega in questa intervista alla BBC:

Intrepid Aviation era nata per sentirmi parte del mondo della navigazione aerea. Era un hobby. Non avevo intensione di fare concorrenza alle grandi compagnie. Dopo poco tempo però la compagnia ha iniziato ad avere un successo insperato ed è diventata un vero business. Era diventato un lavoro, non era più un divertimento, così l’ho venduta. Ora possiedo solo un vecchio biplano ed ogni tanto ci faccio un giro. Se non avessi fatto il musicista sarei stato un’ottimo pilota di linea.

Francesco Danti

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