Tania un tuffo nell’oro ai mondiali di nuoto in Russia

In Russia, ai Mondiali di nuoto di Kazan, lungo le rive del Volga, giornata storica per lo sport italiano. Dopo 40 anni dall’ultimo trionfo mondiale di un italiano nei tuffi, Klaus Di Biasi, l’Italia torna sul gradino più alto del podio vincendo l’oro nel trampolino da un metro. Tania Cagnotto è la prima medaglia d’oro femminile nella storia di questo difficile sport.

Avete mai visto una gara di Tania Cagnotto a livello mondiale? In Europa non c’è storia, assistere a una gara della Cagnotto è come dire vediamo se questa volta perde (non succede quasi mai). Ma a livello mondiale significa sofferenza pura senza lieto fine, sempre vicinissima a quel podio che le sfugge per un pelo, per un errore, un calo di concentrazione quando ormai sembra fatta.

Vi racconto come è andata questa volta. Vi racconto gli ultimi 5 tuffi iridati di Tania contro le imbattibili Cinesi. Dopo le eliminazioni le avversarie che contano sono rimaste 5 la russa perché gioca in casa l’Ucraina Olena Fedorova, che sembra molto determinata di fronte al pubblico russo, l’australiana l’elastica e elegante Maddison Keeney e le Cinesi Shi Tingmao (ha vinto già 3 ori mondiali) e Zi He campionessa mondiale in carica, due miti del tuffo femminile.

Prima serie: Tania va subito al comando con un tuffo pressoché perfetto, tutti nove tranne un otto, mentre le Cinesi non sembrano nella giornata migliore, Zi He è precisa ma sembra poco tonica; Shi Tingmao commette degli errori tecnici. È presto, vediamo il secondo turno. Qui noto subito qualcosa nell’espressione di Tania, il suo volto è meno dolce del solito, sembra tirato e dopo il tuffo, un doppio e mezzo in avanti, che compie con un’entrata prodigiosa, come un fermo immagine dopo un volteggio velocissimo, passa davanti alla telecamera senza sorridere, senza salutare con la mano come fa di solito. Sembra non essere lì mentre le altre cominciano ad accumulare un notevole ritardo. Ha già sei punti di vantaggio sulla seconda.

Comincio a chiedermi dove sbaglierà, non ho mai visto una gara mondiale di Tania senza un passaggio a vuoto. Siamo al terzo turno. Mentre l’Ucraina guadagna posizioni sulle altre e inizia anche un’evidente ritorno delle cinesi, la Cagnotto fa un altro tuffo perfetto e guadagna ancora punti su tutte, ha ora 8 punti sulla seconda.

Ecco, è arrivato il momento: al quarto turno c’è il salto e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo che non ama e che ha fatto così così in allenamento… Incredibile ottiene 65,00 punti e si porta all’ultimo turno con 10 punti di vantaggio sulla seconda. Non ci credo! Il salto e mezzo carpiato rovesciato che le resta da fare al quinto tuffo è la sua specialità.

Sale sul trampolino, va altissima, in tutta la gara i suoi salti sono stati alti come non mai, ma non dimentica di essere Tania Cagnotto e sbaglia leggermente l’entrata che risulta abbondante. È prima ma deve aspettare ancora una volta il tuffo di una Cinese Shi Tingmao, l’unica che può ancora superarla. Il tuffo della Cinese è perfetto, aspettiamo lo score, che dopo pochi secondi le dà la medaglia d’oro mondiale per poco più di un punto.

È l’apoteosi, dopo 15 anni dalla sua prima Olimpiade (Sydney) sale per la prima volta sul podio e sul gradino più alto.

Non riesce nemmeno adesso a sorridere, piange, abbraccia il padre Giorgio Cagnotto e va a prendersi la sua medaglia d’oro. Suona l’inno e continua a cercare invano di trattenere le lacrime, finisce la musica di Mameli e finalmente eccolo, improvviso, il bellissimo sorriso di questa incredibile atleta che non ha mollato e che ce l’ha fatta a raggiungere l’oro nel suo ultimo anno di carriera. Grazie Tania!

Paolo Riggio

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