Il successo della scherma italiana alle Olimpiadi di Parigi 2024

Il successo della scherma italiana alle Olimpiadi di Parigi 2024

OLIMPIADI PARIGI 2024 – La scherma italiana si riscatta da Tokyo 2020 e riesce a conquistare almeno un oro grazie alla prova della squadra femminile di spada. Ottime sono state anche le prove, sempre a squadre, del fioretto maschile e femminile. Il potenziale c’è e l’appuntamento è per Los Angeles 2028.

Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno segnato un momento di riscatto per la scherma italiana che, dopo le delusioni di Tokyo 2020, ha saputo riaffermarsi sul palcoscenico mondiale con prestazioni di alto livello.

Con una combinazione di esperienza e talento emergente, gli atleti italiani hanno conquistato cinque medaglie, riaffermando l’Italia come una delle potenze mondiali in questo sport.

Il successo della scherma italiana

La squadra di spada femminile, composta da Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo e Mara Navarria e guidata da Dario Chiadò, ha trionfato conquistando un oro storico. L’unico della nostra spedizione a Parigi.

La vittoria è stata tirata e sofferta contro la favoritissima Francia, padrona di casa. La finale è stata estremamente combattuta, ma le italiane sono riuscite a imporsi 30 a 29 con grande determinazione e grazie a una tecnica superiore, dimostrando una straordinaria capacità di gestione della tensione nelle fasi più critiche della competizione.

Un triennio di dominio assoluto per queste straordinarie ragazze. Dal 2022 al 2024, le azzurre sono sempre salite sul podio dei più importanti eventi internazionali, dimostrando una coerenza e una determinazione straordinarie.

Da Cairo a Milano, da Antalya a Cracovia, fino a Basilea e Parigi, l’Italia ha collezionato un bottino straordinario. Un oro, un argento e un bronzo agli Europei, due secondi posti ai Mondiali fino ad arrivare all’oro olimpico a Parigi. Un percorso impeccabile che le ha consacrate come la squadra più forte al mondo.

A Mara Navarria, che con tutta probabilità è alla sua ultima olimpiade, va un grandissimo e infinito grazie per tutto quello che ha fatto per questa nazionale.

 

Scherma

Da applausi anche le ragazze del fioretto femminile, composto da Arianna Errigo, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi, che hanno ottenuto una bellissima medaglia d’argento.

Così come i ragazzi del fioretto maschile. Prima nell’individuale, grazie all’esordiente Pippo Macchi (con annesse polemiche arbitrali) e poi nella gara a squadre.

Il team composto, oltre che da Macchi, da Tommaso Marini, Guillaume Bianchi e Tommaso Foconi ha dovuto abdicare solo ai campioni giapponesi, grandi favoriti alla vigilia.

I ragazzi e le ragazze guidati dal ct. Cerioni possono tornare a casa con la soddisfazione della medaglia e consapevoli di aver dato il tutto per tutto.

Ultima medaglia conquista, ma certo non per importanza, quella di Luigi Semele nella sciabola individuale.

 

Vincere non è l’unica cosa che conta

Non bisogna, tuttavia, scordare chi ha dato l’anima per essere sulle pedane del Gran Palais di Parigi. Quegli atleti e quelle atlete che negli ultimi 3 anni hanno dato tutto senza esser riusciti a coronare il loro sogno. Parlo delle sciabolatrici Martina Criscio, Michela Battiston, Chiara Mormile, Irene Vecchi.

Degli spadisti Davide Di Veroli, Federico Vismara, Andrea Santarelli, Gabriele Cimini. E degli altri sciabolatori Luca Curatoli, Michele Gallo, Pietro Torre che non sono riusciti a salire sul podio.

Ciò non toglie niente alla loro impresa. Perché, per quello che mi riguarda, essere lì, tra i migliori, a contendersi una medaglia olimpica è già una vittoria.

Le prestazioni della squadra italiana di scherma a Parigi 2024 hanno dimostrato non solo la qualità dei singoli atleti, ma anche la forza e la coesione dei gruppi di lavoro.

Prospettive per il futuro della scherma italiana

Guardando al futuro, l’Italia può considerare con ottimismo i prossimi appuntamenti internazionali. La performance a Parigi 2024 ha confermato che il Bel Paese dispone di una base solida su cui costruire ulteriori successi.

La sfida ora sarà quella di mantenere alto il livello di preparazione e continuare a investire nei giovani talenti, assicurando loro le risorse e il supporto necessari per crescere e affermarsi sulla scena internazionale.

Perché i ragazzi e le ragazze che sono scesi in pedana sono forti e giovani con ampi margini di miglioramento. L’età è della loro e, speriamo tutti, Los Angeles 2028 potrebbe essere un gran successo.

Cerimonia di chiusura. La spadista Fiamingo (e Paltrinieri) portabandiera

Ieri si è tenuta la cerimonia di chiusura di questi giochi. Per l’Italia sono state 40 medaglie, come a Tokyo. Ma con due ori in più (12). Una spedizione esaltante ed emozionante, che ha visto gioire e piangere milioni d’italiani insieme a questi atleti grandiosi.

E proprio la spadista Rossella Fiamingo, fresca campionessa olimpica nella spada femminile a squadre, ha avuto il privilegio e l’onore di essere la portabandiera, insieme a Gregorio Paltrinieri.

 

Francesco Frosini

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