PARIGI – Durante le tanto acclamate Olimpiadi di Parigi 2024, oggi vogliamo dedicare un articolo al mondo della moda nello sport
Più precisamente, parliamo di tutto quel mondo che riguarda la scelta minuziosa dei costumi da sogno utilizzati nelle gare di ginnastica ritmica e artistica.
Olimpiadi di Parigi 2024: il trionfo della ginnastica ritmica azzurra, i costumi e gli accessori oggi
Le Olimpiadi di Parigi 2024 stanno rivelando tutto il grande potenziale dei nostri atleti.
A partire dal trionfo delle Fate Azzurre.
Vincitrici della medaglia d’Argento nella Ginnastica Ritmica a Squadre, dopo ben 96 anni hanno riportato una vittoria olimpica della ginnastica ritmica in Italia.
E non è finita qui!
Grazie anche alle giovanissime Alice D’Amato e Manila Esposito che il 05 agosto ci hanno incantanti vincendo rispettivamente l’Oro e il Bronzo nella ginnastica artistica.
(A proposito, qui l’articolo sul meritatissimo Argento delle Fate Azzurre)
In questo intenso periodo di gare, noi però ci vogliamo dedicare un secondo al backstage e quindi al mondo della moda che si intreccia perfettamente in quello dello sport, soffermandoci proprio sulle discipline sopra citate.
Lo sappiamo tutti: le sensazioni uniche che ci sanno regalare sia dal vivo che in TV gli spettacoli della ginnastica artistica e ritmica sono impagabili.
Colori vivaci, paillettes, armonia e leggerezza non mancano mai nelle gare di queste raffinate discipline.
Così come le attrezzature quali cerchi, lunghi nastri, palle, funi e clavette.
Ma questi sono solo alcuni degli accessori e delle caratteristiche che accompagnano le ginnaste durante le loro esibizioni.
Anche la musica infatti gioca un ruolo di importanza fondamentale, dando il giusto ritmo ai movimenti degli atleti e regalando un aspetto ancora più coreografico alle gare.
I body sgambati, i costumi vistosi, le tute attillate e i lunghi capelli delle ginnaste raccolti in chignon (per evitare il rischio che rimangano impigliati negli attrezzi) sono l’immaginario comune della ginnastica ritmica e artistica che abbiamo ad oggi.
Ma non e’ sempre stato così.
Quanto e’ importante dunque la scelta dei costumi?
Ve lo siete mai chiesto?
Per quanto possa essere scontato, la risposta è: tantissimo.
Lo sanno bene ginnasti ormai divenuti di fama internazionale come Carlotta Ferlito, Giorgia Villa, Tommaso de Vecchis e Vanessa Ferrari, che da anni sono entrati nel cuore del pubblico.
Recentemente, proprio Giorgia Villa, vincitrice della medaglia di Bronzo ai Mondiali di Stoccarda nel 2019, ha partecipato ad un’inchiesta realizzata dal periodico Cosmopolitan.
Si tratta di un’intervista rivolta a 7 campioni italiani olimpici e paralimpici, ai quali è stato chiesto di definire al meglio la parola consapevolezza secondo le loro esperienze di vita.
La ginnasta ha risposto che per lei la consapevolezza consiste proprio nell’aver iniziato a praticare la ginnastica artistica da bambina.
Ciò l’ha aiutata a maturare velocemente e a prendere coscienza piano piano del fatto che il suo sogno si stesse trasformando in realtà, con l’avvicinarsi delle Olimpiadi.
Non a caso, si tratta di una disciplina molto rigida, fatta di sacrifici, tra i quali trasferirsi a Brescia senza la sua famiglia a soli 10 anni.
Carlotta Ferlito, protagonista indiscussa dell’ amatissima e ormai iconica serie originale MTV Ginnaste – Vite Parallele, invece, ci ha commossi sul suo profilo Instagram dedicando parole profonde alla madre da tempo malata, in occasione della sua scomparsa prematuramente avvenuta poche settimane fa.
Vanessa Ferrari e Tommaso De Vecchis, nonostante la giovane età, sono diventati imprenditori ideando due brand online di attrezzi e costumi per la ginnastica, completamente Made in Italy.
Se siete curiosi, qui vi lasciamo i link per i siti web ufficiali dei due brand: Timmuz Clothing by Tommaso De Vecchis e Vanessa Ferrari Brand.
Ma perché gli abiti e i costumi della ginnastica sono così importanti?
Per rispondere, dobbiamo tornare un po’ indietro nel tempo, fino agli anni ’80.
Non a caso, si tratta del decennio che più di tutti ha segnato un cambiamento radicale per il mondo della moda, anche di quella sportiva a livello professionale.
Prima, infatti, i costumi delle ginnaste erano molto più classici e semplici.
Il colore predominante dei body era il bianco, e non dovevano assolutamente essere presenti fronzoli di alcun tipo.
Ma perché?
Dovete sapere che questo colore, oltre ad essere neutro, metteva maggiormente in risalto i muscoli (specialmente quelli addominali) e la fisicità delle atlete.
I costumi dovevano portare le maniche lunghe e il solo stemma o i colori della bandiera dello stato per il quale le atlete gareggiavano, in modo che fosse ben visibile.
Vietato lo sbrilluccichio delle paillettes e dei brillantini, che a partire dagli anni ’80 sono invece diventati i must di questo magico mondo.
I cambiamenti continuarono e sono in atto ancora tutt’oggi, all’interno di un mondo che esso stesso cambia freneticamente.
Dagli anni ’80 fino alla ginnastica ritmica e artistica delle Olimpiadi di Parigi 2024: largo ai brillantini
Negli ultimi 40 anni il New York Times ha stimato un aumento esponenziale dei brillantini e delle paillettes nelle divise di queste discipline.
Questi cambiamenti sono dovuti proprio ai nuovi gusti del pubblico, ma soprattutto a quelli delle atlete e delle direttrici tecniche.
Si sa, i tempi cambiano, e le mode insieme a loro.
Negli anni si e’ poi giunti alla conclusione che utilizzando colori più accesi, le atlete fossero molto più visibili, sia agli occhi del pubblico che della giuria.
E quindi, già negli anni ’90, si è dato il via a colori sempre più sgargianti: dal viola al giallo canarino e chi più ne ha più ne metta.
Anche il tessuto ha subito enormi cambiamenti.
Inizialmente, veniva prettamente utilizzato il poliestere che ha lasciato largo spazio alla Lycra.
Lo scopo, è proprio quello di fungere da seconda pelle.
La ginnastica artistica e ritmica, però, non sono le uniche collaborazioni tra moda e sport
Bhe, gli esempi che possiamo farvi sono numerosissimi.
Partiamo citandovi uno dei maggiori brand internazionali di capi e accessori sportivi: Adidas, che da sempre ha reso valori quali l’inclusione e la diversità il suo motto vincente.
Proprio in occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024 ha realizzato una collezione ad esse completamente dedicata, occupandosi di tutti i bisogni fisici degli atleti e riprendendo con stile i colori della bandiera francese.
Swarowski, inoltre, ha collaborato con tantissimi brand sportivi per la creazione dei costumi delle ginnaste, per impreziosirne i body di brillanti.
Come potete quindi immaginare, ad oggi le case di moda producono e contendono gli abiti e le divise sportive, facendoli diventare veri e propri vestiti di lusso e da collezione.
Prima di lasciarci…
Per seguire tutti gli aggiornamenti e i risultati delle gare delle Olimpiadi 2024 (non solo quelle di ginnastica ritmica), potete consultare il sito ufficiale qui
- Tutta la preziosità del mare in due ricette – 14 Settembre 2024
- Il cuore del Monferrato raccontato nel Corte dei Corti Film Festival – 10 Settembre 2024
- Alla scoperta di Andora: un piccolo gioiello ligure – 27 Agosto 2024