MONDO – Al via le Olimpiadi di Parigi 2024, ma tra i tantissimi atleti di grande livello in gara per il nostro Paese spicca l’assenza del fenomeno nostrano Jannik Sinner. Ma qui voglio raccontarvi un po’ di lui e delle sue storie.
“Sono estremamente triste e deluso. Partecipare ai Giochi olimpici era uno degli obiettivi principali per questa stagione. Non vedevo davvero l’ora di tornare al Roland Garros e giocare per il mio Paese in questo prestigioso evento. Tuttavia, dopo aver visto i miei medici, ho dovuto arrendermi”. Con questo post sul suo profilo social, il numero 1 del tennis mondiale Jannik Sinner ha annunciato che non ci sarà ai Giochi Olimpici di Parigi. Ha una forte tonsillite e, dopo aver consultato a lungo il suo team di medici, gli è stato fortemente consigliato di ritirarsi.
Al suo posto Andrea Vavassori mentre nel doppio, insieme con Musetti, ci sarà Darderi (il regolamento non consente purtroppo di poter utilizzare Berrettini, fresco vincitore dell’ATP 250 di Gstaad in Svizzera). La notizia dell’assenza di Jannik ha davvero lasciato tantissimi italiani con l’amaro in bocca. Con lui in campo si poteva davvero sognare l’oro. In molti hanno ricordato l’Olimpiade di Tokyo 2021, quando un Sinner in forte ascesa, anche se ancora non completamente maturo, decise in accordo con il suo team di allora, di non partecipare, preferendo concentrarsi sulle altre gare della stagione.
Una scelta tecnica fortemente criticata dalla stampa. Ma poi, anno dopo anno, Sinner è giunto in cima, proprio dove sognava di arrivare fin da ragazzo. Ha tutto per restarci a lungo, ma intanto è la terza volta in questa stagione che virus e problemi fisici lo mettono al tappeto. Prima l’infortunio all’anca che lo ha costretto a rinunciare agli Internazionali del Foro Italico a Roma, poi quel calo di pressione nei quarti con Medvedev a Londra, che gli è costato l’eliminazione a Wimbledon. Adesso sono le placche alle tonsille a sbarrargli la strada verso Parigi, dove il numero uno del tabellone olimpico è il suo grande rivale di sempre, Djokovic.
Il peso di essere Jannik Sinner
Con questo inaspettato forfait, si accendono ancora di più i riflettori su questo ragazzo di appena 22 anni. Un ragazzo cercato costantemente dai giornalisti e fotografi di tutto il mondo e costretto a fare i conti con gli effetti collaterali della popolarità. Un campione che ha bisogno di una fase di assestamento che richiede un alto investimento di energie fisiche ed emotive. Noi tutti lo abbiamo sempre considerato un po’ come il ragazzo della porta accanto, per la sua semplicità disarmante, la sua forza e maturità sorprendente, quella stesse che gli hanno consentito di gestire e proteggere al meglio la sua vita privata.
Certo è che se è arrivato là dove nessun tennista italiano era riuscito, lo deve anche ai suoi genitori che hanno creduto in lui ma lasciandolo libero di fare le sue scelte.
E poi il legame speciale con il nonno Josef scomparso a gennaio 2023. Ma il culmine del suo percorso ha coinciso con l’inizio di un nuovo importante legame. Dopo la fine della sua storia precedente con la modella Maria Braccini, altoatesina anche lei, una relazione che i due hanno vissuto d’accordo in modo discreto e intimo tenendosi il più possibile lontano dai riflettori, Sinner adesso si è legato alla tennista russa Anna Kalinskaya, numero 25 del ranking, classe 1998, tre anni più grande del campione.
I due vengono avvistati e fotografati il 27 maggio scorso proprio a Parigi, la città degli innamorati. Jannik ammette durante una conferenza stampa al Roland Garros di avere una storia con Anna.
La coppia invade i tabloid di mezza Europa: “Sinner in love”, “Amore e racchette”, sono i titoli coniati dai cronisti per raccontare il loro amore. I due insomma sono diventati la coppia dell’estate e adesso hanno inevitabilmente tutti gli occhi puntati addosso. Entrambi non saranno a Parigi.
Lei non ci sarà, avendo declinato l’invito del Comitato olimpico internazionale a prendere parte alle Olimpiadi in forma neutrale e individuale, a seguito delle sanzioni sportive imposte dal Cio dopo l’operazione militare della Russia in Ucraina.
Una grande assenza
Senza Jannik Parigi perde una delle stelle più brillanti, ma a lui non mancherà di certo il sostegno degli ormai celebri Carota Boys, come sempre vestiti da carote, soprattutto adesso che occorre tornare presto a combattere e a vincere, anche se, ma per avere una terza occasione olimpica, bisognerà aspettare altri quattro anni, a Los Angeles 2028.
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