Mahmood con GhettoOlimpo al VOX di Nonantola

Mahmood con GhettoOlimpo al VOX di Nonantola

BOLOGNA – E’ un Alessandro Mahmood carico e motivato quello approdato al VOX di Nonantola per la presentazione del nuovo disco Ghettolimpo. Nato dopo una gestazione di quasi due anni e a meno di due mesi dalla sua seconda partecipazione all’Eurovision Song Contest (Torino, 10-14 maggio 2022) e reduce dal successo al 72° Festival di Sanremo, dove ha vinto con Brividi in coppia con Blanco.

Ghettolimpo sono 14 tracce popolate da divinità greche ed eroi quotidiani: una passione che nasce fin da quando aveva sette o otto anni.

Mia mamma mi aveva comprato un’enciclopedia per ragazzi, che alla fine aveva un dizionario mitologico. Ricordo che la leggevo spesso, ero propria in fissa. Ne parlo nell’intro di Dei: il pezzo si apre con una filastrocca sugli dei dell’Olimpo proprio per partire da questa mia parte infantile, quando chiudevo gli occhi e mi immaginavo proprio di viverlo, questo Ghettolimpo.

Ghettolimpo nasce proprio dalla mescolanza di un universo popolato di dei, insieme alle esperienze di eroi moderni, che vivono la loro quotidianità. Una mescolanza già provata in Rapide dove dice: “Il ricordo è meglio dell’Ade”.  Ed il miti di Narciso il leit motiv del disco, anche se al contrario, come già mostra la copertina:

Però, mentre Narciso si innamora della propria immagine, morendo, io non mi riconosco nel mio riflesso, anzi, vedo proprio un’immagine distorta. È quello che è successo dopo Sanremo: in un primo periodo, amici e familiari facevano un po’ fatica a relazionarsi con me. Non sapevano come farlo, erano strani nei miei confronti, perché mi vedevano diverso, cambiato. Io mi guardavo allo specchio e mi vedevo sempre lo stesso. La cover e tutto il disco si riferiscono agli ultimi due anni e mezzo.

Del periodo relativo alla difficoltà  che ha seguito la tua vittoria a Sanremo si racconta anche in anche in Baci dalla Tunisia:

Da un lato, c’è il lavorare in un mondo dove sei impegnato tutti i giorni, non sei mai a casa, prendi due aerei al giorno e viaggi tanto. La drammaticità negli affetti che non puoi vedere, dai tuoi amici alla famiglia. Però, c’è anche la parte positiva: viaggiare, conoscere nuovi posti, vedere il Sahara dall’aereo come non l’avevo mai visto. In questo disco convivono sempre un lato positivo e un lato negativo. È proprio come mi sentivo in quel periodo: un po’ stanco ma allo stesso tempo felice, al punto che ogni tanto mi svegliavo e pensavo fosse tutto un sogno. È un disco che sta sempre nel mezzo.

E il significato di Ghettolimpo sta proprio nella necessità di un punto d’incontro tra da una cosa altissima come l’olimpo, il successo, i viaggi a un luogo bassissimo come il ghetto, ovvero la difficoltà nella vita familiare, la perdita di una identità familiare.

Una parte del disco rende omaggio anche alle forti origini sarde di Mahmood con il brani T’Amo, dedicato alla madre, accompagnato da un coro sardo: una sorta di mood quasi di preghiera, ma una preghiera senza religione. Sempre dedicato alla madre è anche A Diosa (No Potho Reposare), brano a cui è molto dedicato legato al forte imprinting nella sua educazione. Dedicato alla famiglia, alla fiducia e alle esperienze condivise è invece il brano Klan:

Klan parla proprio di questo: di inclusività, famiglia, eliminazione delle barriere sessuali e di gender. Anche nel videoclip, la scelta mia e del regista (Attilio Cusani, ndr) è stata quella di mettere ragazze e ragazzi nelle stesse docce per evitare distinzioni. A volte, cercando di salvare qualche categoria, si rischia di creare più paletti, di mettere sempre più barriere. Io penso che sarebbe bello un mondo senza barriere.

Numerosi i featuring: da Elisa in Rubini a Sfera Ebbasta in Dorado, definito da Mahmood un beat videogame, ovvero quei beat che gli ricordano un po’ le sigle come ad esempio Supermario, e Zero, un brano scritto per la colonna sonora dell’omonima serie televisiva prodotta da Netflix.

Un disco poliedrico, che nasce da esperienze intense profondamente vissute ed interiorizzate. Forse non completo a livello di sintesi, come lui stesso ammette, ma fondamentale per la sua crescita artistica e personale:

 …è nata in una fase di sviluppo sonoro in cui sono andato in profondità, dovevo fare un po’ di ricerca a livello sonoro, di significato. Ghettolimpo è un disco che ha tanti lati di me, molto ricco, forse con poca sintesi. Ma si trattava di un passaggio necessario per la mia crescita artistica, che sentivo di dover fare.

MahmoodVOX

A partire dal 21 aprile, dove si è tenuta la data zero, al Live Music Club di Trezzo Sull’Adda (MI) e dal 23 aprile all’iconico Bataclan di Parigi (SOLD OUT), Mahmood porterà sui palchi delle più importanti città europee e nei club italiani le sonorità del nuovo album “Ghettolimpo” (disco d’oro, pubblicato lo scorso giugno), per la prima tranche del suo tour – già sold out in 12 date – che proseguirà poi in estate.

Mahmood inaugurerà poi il tour estivo il 7 luglio alla Cavea Parco Della Musica di Roma, per poi proseguire il 9 luglio al Brescia Summer Music 2022 di Brescia (presso l’Arena Campo Marte), l’11 luglio al Parco San Valentino di Pordenone, il 15 luglio in Piazza del Popolo a San Severino Marche (MC), il 18 luglio al Teatro Antico di Taormina, il 20 luglio al Roccella Summer Festival di Roccella Jonica (RC) (presso il Teatro al Castello), il 22 luglio alla Cava Del Sole di Matera in uno speciale concerto con orchestra, il 23 luglio al Luce Music Fest di Molfetta (BA) (presso la Banchina S. Domenico), il 26 luglio al Gran Teatro Puccini di Torre del Lago (LU), il 29 luglio al Castel On Air di Bellinzona (Svizzera). Il tour si concluderà poi a settembre con due appuntamenti: il 3 settembre al Palazzo Te di Mantova e il 5 settembre in Piazza dei Signori a Vicenza.

Grazie a Studio’s Concerti

©Marianne Bargiotti Photography 2022

Marianne Bargiotti

Leave a Reply

Your email address will not be published.