Switch House, il nuovo padiglione della Tate Modern

Venerdì 17 giugno ha aperto al pubblico il nuovo padiglione della Tate Modern di Londra.

Tate Modern
The Switch House, Tate Modern

Giunti sulla riva del Tamigi, del nuovo padiglione, la cosiddetta Switch House, si scorge solo la cima. Attraversando la hall della Boiler House della Tate Modern o giungendo dal suo retro, è così concesso al pubblico di ammirare la nuova piramide della Switch House in tutta la sua maestosità.

Dieci piani e una terrazza. Ogni piano pensato in modo da non disorientare il visitatore, sempre coerente con i piani contigui, sempre un po’ rigidi, tutti legno e bianco di pareti e pannelli.

La Switch House è stata pensata dai suoi architetti in continuità con le architetture della Boiler House, anche se all’interno della nuova costruzione la rigorosità delle linee è tradita dalla sinuosità di alcuni tratti, soprattutto nei punti di sosta dedicati ai visitatori, intervallati da aperture sul fiume, sulla città, e sul grigio del cielo londinese.

Il progetto di questo nuovo padiglione è stato affidato, già dal 2005 allo studio svizzero Herzog e deMeuron, gli architetti autori del ripensamento e quindi del progetto di trasformazione dell’ex centrale termoelettrica in museo (la Tate Modern), coscienti di mirare ad una costruzione che fosse inserita in un complesso architettonico ben più grande, a sua volta immerso nel mondo, nella società che impercettibilmente, attorno a loro, si trasforma.

Tre piani dedicati alle nuove collezioni, i restanti spazi volti ad accogliere i vari aspetti del mondo dell’arte contemporanea; un grande bookshop, qualche caffetteria e un ristorante che accompagna il visitatore all’ultimo piano con terrazza dalla quale con sguardo romantico si può ammirare la città da questa piramide tutta linee e angoli retti.

E poi gli artisti: Hélio Oiticica, Suzanne Lacy, Yayoi Kusama, Ricardo Basman, Mike Kelley, Bruce Nauman. Questi sono solo alcuni nomi presenti nel vasto panorama artistico proposto dalla nuova ala inaugurata dalla Tate Modern.

Allestimento impeccabile, inutile sottolinearlo. Percorso chiaro e razionale, in continuità con l’architettura.

La nuova Switch House incarna a tutto tondo il concetto di “mondo dell’arte contemporanea” a partire quindi dalle opere esposte, dall’allestimento, fino a giungere all’involucro, o forse, partendo proprio da questo!

Da Bankside, dalla riva del Tamigi è tutto, alla prossima!

Tutte le Info sulle novità della Tate Modern le trovate qui: http://www.tate.org.uk/visit/tate-modern

Tate Modern

Raffaella Del Gaudio Pernice
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