Se la Carta (in)Canta dietro c’è Ennio Marchetto

Se la Carta (in)Canta dietro c’è Ennio Marchetto

BOLOGNA – Giovedì 2 febbraio alle 21,  Ennio Marchetto porta in scena il suo multicolore e vivacissimo spettacolo Carta canta al Teatro Il Celebrazioni di Bologna. La sfrenata fantasia di Ennio Marchetto  si scatena ancora una volta attraverso la versatile leggerezza della carta per dare vita a una kermesse fatta di musica, teatro e creatività. Carta canta è uno spettacolo adatto a tutta la famiglia e a un pubblico di tutte le età come mi ha raccontato il suo ideatore  durante la nostra conversazione. Un pot-pourri ironico, cosmopolita e davvero esilarante nel quale le celebrities si avvicenderanno prendendo vita come da un pop up animato grazie al talento e alla versatile rapidità di Ennio Marchetto. Stando dietro alle sagome  l’artista ripropone camuffato da una pletora di costumi di carta, dalle fogge più diverse, che molto bene raffigurano personaggi, attori e cantanti. L’inventiva di Ennio Marchetto, straordinario performer,  si estendo fino a riproporne le movenze e le caratteristiche di questi  con arguzia e un umorismo garbatamente esilarante. Una sfilata di VIP tra i quali Tina Turner, Mina, Liza Minelli, Marylin Monroe, Vasco Rossi, Madonna, Pavarotti a cui si aggiungono nuovi personaggi  come Lady Gaga, Arisa, Maria Callas, Marco Mengoni e Edward Mani di Forbice. Ma Carta Canta si caratterizza anche per la celerità con la quale lo stesso Ennio Marchetto, grande trasformista, riesce a passare da un personaggio all’altro, muovendo i costumi, aprendoli, scoprendo particolari disegnati e parrucche di carta, insomma creando uno spettacolo davvero unico nel suo genere. Lo show però si apprezza nel suo habitat ovvero in teatro, perché come lo stesso Ennio Marchetto sostiene“La TV non rende merito ai miei spettacoli, neppure Zelig riesce a rendere l’idea di cosa sia il mio spettacolo perché è uno spettacolo teatrale pensato per essere riprodotto dal vivo e in teatro rende molto meglio rispetto a quanto si vede in video.”

CONVERSAZIONE INFORMALE CON ENNIO MARCHETTO

È uno spettacolo Carta Canta che ha una fortuna notevole e nelle tue esibizioni ci sono  estro, inventiva e una rapidità spaventosa. Da che cosa dipendono?

Sono ancora in piedi dopo trent’anni, io lavoro da trent’anni. Questo spettacolo l’ho creato nell’ ’87 e poi ho vinto la Zanzara d’Oro (concorso di cabaret che si teneva a Bologna fino agli anni ’90 ndr) vincendo su Luttazzi e Balasso ma loro in Italia hanno avuto più fortuna di me.

Ma tu hai avuto comunque una fortuna notevole all’estero. 

Lavoro quasi esclusivamente all’estero infatti.

Nemo est propheta in patria, mi verrebbe da dire.

Esatto!

Come mai all’estero ti apprezzano di più?

Forse per via dell’ironia tutta italiana che metto nello show, molto comico.

Be’ il tuo è forse più anglosassone come tipo di spettacolo, direi.

Forse più anglosassone. I miei personaggi sono americani o inglesi e in questo modo posso lavorare in giro per il mondo. Ovviamente adotto lo show a seconda del paese in cui vado. Ad esempio in Francia lo show è più francese perché di internazionali ci sono sempre Liza Minelli, Elvis Presley, Tina Turner, Eminem ci sono sempre. Inserisco personaggi tedeschi per la Germania e per l’Inghilterra Elton John o Boy George, di base lo show al 75% è internazionale.

Quand’è che hai visto tutte queste potenzialità nella carta?L’idea due anni  ho realizzato il mio primo vestito di carta, quindi con poco: carta, colori e fantasia. Sono fortunato perché io sono un autodidatta: ho fatto una scuola d’arte che però non ho neanche finito,  non ho mai fatto danza, quindi sono proprio un autodidatta. Mi sono formato lavorando e se rivedo i miei primi video, noto che c’è una gran bella differenza dopo trent’anni di lavoro si diventa un po’ come il vino: si migliora.

Hai precorso i tempi perché ora per motivi vari la carta viene apprezzata anche dagli stilisti, qualcuno ha pensato anche di utilizzarla per creare abiti da sposa ma tu ci sei arrivato prima degli altri.

(Ride) Sì va be’, ma io mi ricordo che quando andavo all’asilo creavo già delle cose con la carta perché mi è sempre piaciuto disegnare, sin da quando avevo 4 o 5 anni. Ricordo che all’asilo ci insegnavano a fare cose come una corona, con poco: colori, carta matite. Io magari disegnavo meglio degli altri perché mi piaceva farlo, ma è una fortuna: una cosa ereditata da mio padre.

Un po’ figlio d’arte quindi. Ma hai sempre delle collaborazioni importanti per realizzare le tue tante figure?

Sì, io ho sempre iniziato a lavorare da solo nel 1988 poi dopo due anni ho incontrato un ragazzo che lavorava come designer di moda, però la moda non gli piaceva, gli stava un po’ stretta, c’era troppa concorrenza. E allora mi ha proposto di lavorare con lui e dopo ventotto anni lavoriamo ancora insieme,  nel senso che i costumi li  creiamo in due, in qualche costume c’è magari qualcosa in più di mio e in altri invece più di suo.

Lo spettacolo girerà l’Italia, tu come scegli i personaggi da proporre, ci sono elementi o tematiche che invece escludi?

Sì, per esempio il filone dei cantautori, perché (i cantautori ndr) non hanno un look che si caratterizzi per qualcosa, non vanno al di fuori di giacca, cravatta, maglione mentre io ho bisogno di personaggi che siano più identificabili come Renato Zero o Lucio Dalla perché è piccolo e ha il cappello in testa e canta “Attenti al Lupo!” e che quindi (nello sketch ndr) diventa un lupo. Poi non è importante essere simile al personaggio. L’importante è trovare la gag, perché uno dopo l’altro  seguono tante piccole storie. In genere i costumi belli sono quelli che si cambiano perché girano e inizi con un personaggio e ti ritrovi che ne hai un altro. Ovviamente mi cambio da dietro le quinte, però in scena riesco a fare tre o quattro personaggi con lo stesso pezzo di carta, è un po’ più complicato ma i costumi sono più belli così.

D’accordo uno spettacolo che dura da tanti anni sarai padronissimo della scena, ma  durante la settimana che cosa fai, non ripassi?

I personaggi classici sono gli stessi ma da dieci anni a questa parte lo spettacolo è cambiato più della metà, senza alcuni personaggi non riuscirei a fare nemmeno lo show, per esempio Pavarotti, o la Carrà per l’Italia o Tina Turner che sono sempre in programma, ma (lo show ndr) cambia continuamente nel senso che aggiungiamo dei personaggi per renderlo più attuale e più accessibile ai giovani – che purtroppo vanno poco a teatro ma mi piacerebbe tanto vederli in sala – per loro abbiamo pensato a personaggi come Adele o Rihanna o Arisa. Ho anche uno show più classico con i personaggio lirici come Callas o Pavarotti, insomma cerco di adattarlo a seconda delle circostanze e renderlo adatto a tutti.

A chi è diretto questo tipo di spettacolo?

È uno spettacolo assolutamente per tutti, per le famiglie, per bambini, non è volgare, è molto comico, prende in giro i personaggi.

INFO 

PREZZI (comprensivi di prevendita): intero 26,00 € – ridotto 24,00 € – smart 20,00 €

PREVENDITE acquistabili presso la biglietteria del TEATRO IL CELEBRAZIONI (Via Saragozza, 234, Bologna), aperta dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00, presso la biglietteria del TEATRO EUROPAUDITORIUM (Piazza Costituzione, 4, Bologna) aperta dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00, attraverso il Circuito VIVATICKET-CHARTA, i punti d’ascolto delle IperCoop e il Circuito TICKETONE, oltre alle prevendite abituali di Bologna e provincia e attraverso il sito www.teatrocelebrazioni.it.

Per maggiori informazioni: 051.4399123 – info@teatrocelebrazioni.it

carta canta- ennio marchetto

Daniela Ferro

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