ITALIA – È uscito in questi giorni da Succedeoggi Libri, in concomitanza con la grande Mostra di Forlì sui Preraffaelliti, Il tocco dell’invisibile. La grafite di Edward Burne-Jones di Laura Falqui. Qui la presentazione del volume di Raffaele Milani.
Laura Falqui nel Tocco dell’invisibile, con un’attenzione speciale all’universo grafico di Burne-Jones, presenta con grande puntualità e acuta sensibilità critica la situazione di febbrile visionarietà del nostro artista, sia dal punto di vista della poetica che dal punto di vista dell’estetica. Le parole e i giudizi degli artisti s’intrecciano con quelli dei teorici del Preraffaelitismo. E le descrizioni, entrando ora nel vivo del lavoro di Burne-Jones, si fanno strada in un repertorio dettagliato di forme e di figurazioni: uno sterminato arcipelago di segni come ideazioni per definire, proprio come scrive efficacemente Laura Falqui, un incantato Mondo Contiguo, un catalogo d’emozioni su di un catalogo di segni. Un mondo contiguo quale cosmo parallelo per rendere reale un sogno.
Anima del processo di rappresentazione, il disegno, per l’artista preraffaellita, si pone così secondo un atto di fedeltà culturale rispetto alla natura stessa, intimamente rivissuta proprio grazie al segno che poi muove, nel passo successivo, verso la pittura, il colore.
Tra i Preraffaelliti, Burne-Jones, con un autonomo stile, che spesso s’intreccia a quello fortemente decorativo e progettuale di William Morris per la realizzazione di “una bellezza per tutti”, si fa ricercatore di luce spirituale e materiale allo stesso tempo, al fine di giungere a una contemplazione pura che possa, con uno sguardo circolare, dalla percezione alla fruizione, unire l’occhio dell’artista e quello dell’osservatore.
Il disegno di Burne-Jones
Nei suoi disegni egli opera infatti uno “schiarimento” affinché si proceda verso la verità intima, di tratto, di luce e di colore, in una radianza misteriosa. Si affacciano allo sguardo una miriade di rimandi a pittori, soprattutto del Quattro-Cinquecento, ricordando a volte Botticelli, Mantegna, Carpaccio o Giovanni Bellini; altre volte Beato Angelico, Pollaiolo, Piero di Cosimo, o Andrea del Sarto, ma anche il Bronzino. Sono i suoi modelli trasfigurati, ma presenti. E la lezione di Michelangelo si fa via via più incisiva nell’accentuarsi dell’interesse per il corpo umano nella sua plasticità.
Vorremmo ora accennare a un aspetto raramente messo in luce dagli studiosi. Si tratta dell’interesse, da parte di Burne-Jones, per l’arte del primo Raffaello. In particolare pensando al Sogno del cavaliere che si ritrova nelle figure dei guerrieri di The Briar Rose. La cosa sorprendente e geniale consiste qui nello svolgere in sequenza, per pose successive, la figura del dormiente d’ispirazione raffaellesca. Burne-Jones lo ripropone in pittura come una serie di fotogrammi alla Muybridge comprendendo il valore della serialità tecnica in un sogno d’eternità del personaggio. La coscienza della temporalità per ritratti successivi muove un senso d’immortalità.
In sostanza, la luce del mondo contiguo è la luce di un teatro del mondo, un mondo onirico, solenne, un mondo dell’oltre e dell’arcano, un luogo trasognato che inscena il passato in un processo di rapimento e di ebbrezza trattenuta. Il disegno non è una scarna scenografia, è l’impronta e l’idea, è la fiamma che accende la visione.
Testo di Raffaele Milani
INFO LIBRO:
Laura Falqui
Il tocco dell’invisibile. La grafite di Edward Burne-Jones
Prefazione di Marzia Faietti
SuccedeoggiLibri Roma, 2024 pp 113
Euro 16
- Laura Falqui, Il tocco dell’invisibile. La grafite di Edward Burne-Jones – 7 Aprile 2024
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Ho avuto già l’opportunità di vedere la mostra sui Preraffaeliti a Forlì. E devo dire che questo articolo è stato molto utile per farmi capire di più, la coscienza e la grafica di questi artisti tesa ad un mondo trasognato ed arcano, che dal vivo ho scoperto così magico.
Non si poteva dire meglio!
Il prof. Milani ha fatto per me, ignara d’Arte, il miracolo: mi ha coinvolto in quel mondo arcano dell’oltre e il rapimento e’ stato totale.
Alba Piolanti
Si, dev’essere un libro molto ben fatto su un tema di attualità grazie alla meravigliosa mostra di Forlì di cui ho scritto. Anche il catalogo della mostra ci fa scoprire risvolti inediti dei Preraffaelliti. È un periodo artistico che va riscoperto. Grazie a Raffaele Milani per questa presentazione.
Un fascino inalterabile e duraturo dimostrano questi artisti inglesi, anzi si arricchisce ad ogni mostra e ad ogni saggio si approfondisce. Noi pubblico mediterraneo abbiamo ancora tanto da conoscere di quella seducente Confraternita
Trovo molto interessante la recensione del Prof. Raffaele Milani, che invoglia davvero a leggere questo nuovo libro sul pittore preraffaellita. Dalla recensione si capisce quanto sia intrigante il libro. La dimensione onirica alla quale rimanda l’opera di E. Burne-Jones mi affascina.
Il libro di Laura Falqui è un’esplorazione affascinante del Mondo Contiguo che caratterizza le opere di Burne-Jones. E come rimarca acutamente Raffaele Milani, la luce di questo mondo è unica e indescrivibile perché riesce a “rendere reale un sogno”. Consiglio vivamente la lettura!
Laura Falqui, acuta indagatrice dei linguaggi dell’arte, ci accompagna nel mondo onirico e simbolico di Edward Burne-Jones e ci aiuta ad andare oltre la figurazione e il segno grafico per entrare in una realtà molto più ampia e ricca di possibilità interpretative. Grazie a Laura Falqui il viaggio nell’ invisibile si fa sempre più avvincente e ci scopre tutti esploratori
Eloquente, sintetica esposizione del Prof. Milani, che fa immergere il lettore nel mondo dell’ arte figurativa, attraverso un’ analisi filosofico-storico- semiologica molto coinvolgente.
Una chicca dotta conclusiva che si aggiunge alla Chicca impagabile di Laura Falqui.