Preraffaelliti o del Rinascimento moderno: Una storia d’amore

Preraffaelliti o del Rinascimento moderno: Una storia d’amore

FORLI’ – “Una storia d’amore” come la definisce la curatrice dell’esposizione Elizabeth Prettejohn, è la mostra Preraffaelliti Rinascimento moderno. Un’ampia documentazione che ripercorre e analizza la determinante influenza che l’arte rinascimentale italiana ha avuto sulla nascita del noto movimento artistico dell’Inghilterra vittoriana. Qui il nostro incontro e l’illustrazione di una mostra che vale qualsiasi viaggio perché unica. Dal 24 febbraio al 30 giugno 2024 al Museo Civico San Domenico di Forlì.

L’ingresso della mostra dei Preraffaelliti Rinascimento moderno a Forlì

Andare ad ascoltare Elizabeth Prettejohn, curatrice della mostra, e poterci dialogare dopo che i suoi studi e numerosi libri sul movimento Preraffaellita hanno fortemente connotato la mia passione artistica, (mi sono laureata con una tesi sui Preraffaelliti) è stato emozionante al pari di visitare l’immensa mostra.

Fabiola Cinque e Elizabeth Prettejohn
Io, Fabiola Cinque, con Elizabeth Prettejohn alla conferenza stampa di inaugurazione della mostra Preraffaelliti Rinascimento moderno a Forlì.

Sia a chi ama il preraffaellismo, ma ancor più a chi non conosce questi artisti, consiglio vivamente di mettersi in viaggio per Forlì ed andare a visitarla. Dedicateci tanto tempo, non tanto per le numerosissime opere esposte (oltre 300!), ma per la densità dei contenuti che essa vuole trasferire.

Elizabeth Prettejohn alla conferenza stampa d’inaugurazione con la sua traduttrice

La relazione della curatrice della mostra Elizabeth Prettejohn è stata introdotta da questa sua affermazione che fotografa la percezione del movimento – “gli autori del primo Ottocento tendevano a classificare i pittori precedenti a Raffaello come “primitivi italiani”, “medievali” o “gotici”.

Gli storici dell’arte hanno a disposizione molti termini per descrivere il modo in cui artisti e creativi hanno recepito le arti visive di epoche e luoghi diversi: influenza, imitazione, ispirazione, risco-perta, accoglienza. Nessuno di questi, tuttavia, rende in maniera adeguata la natura e l’intensità della fascinazione degli artisti britannici moderni per l’arte rinascimentale italiana. Nel loro caso, infatti, si può parlare soltanto di una storia d’amore. Si tratta di un amore che cominciò a manifestarsi già all’inizio dell’Ottocento, ancora prima che il termine “Rinascimento” fosse di uso corrente tra gli storici dell’arte, e divenne più forte dopo l’ascesa al trono della regina Vittoria nel 1837. Permeò le istituzioni britanniche, dalla Royal Academy of Arts ai musei di recente fondazione…-

Questa mostra ci racconta come l’amore per il Rinascimento italiano abbia ispirato gli artisti britannici a dare vita a creazioni innovative. In questo processo, gli artisti guardarono all’arte italiana del passato con occhi nuovi e nuove intuizioni. E, come vedremo alla fine del percorso espositivo, questa visione diversa riuscì a sua volta a galvanizzare gli artisti italiani della generazione successiva. Nel 1882, quando tenne il suo famoso ciclo di conferenze in America del Nord, Oscar Wilde, poeta e creatore di mode, era sicuro che le arti visive britanniche avessero raggiunto un livello di eccellenza tale da meritare l’appellativo di “Rinascimento”. Come disse al suo pubblico: “Lo chiamo Rinascimento inglese perché è indubbiamente una sorta di rinascita dello spirito dell’uomo, analoga al grande Rinascimento italiano del Quattrocento”.

Fabiola Cinque preraffaelliti
Io e dinanzi all’arazzo opera di Burne Jones, Arming and Departure of the Knights

Un viaggio intorno al mondo

Una mostra semplicemente unica quella che il Museo Civico San Domenico di Forlì ospita dal 24 febbraio fino al 30 giugno 2024. Straordinariamente ricca sia per il numero che la varietà delle opere presentate. Oltre 300 opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli.  Diretta da Gianfranco Brunelli e  curata da Elizabeth Prettejohn, Peter Trippi, Cristina Acidini e Francesco Parisi con la consulenza di Tim Barringer, Stephen Calloway, Charlotte Gere, Véronique Gerard Powell e Paola Refice.

Mostra Preraffaeliti a Forlì MyWhere
Mostra Preraffaelliti Rinascimento moderno a Forlì William Holman HUNT Foto MyWhere

L’obiettivo è infatti raccontare la storia di tre generazioni di artisti associati al movimento Preraffaellita.

Preraffaelliti a Forlì foto MyWhere
Charles Allston Collins Mostra Preraffaelliti Rinascimento moderno a Forlì Foto MyWhere

Un lavoro incredibile. I prestiti provengono da collezioni e musei sparsi in tutto il mondo. Dalle  Gallerie degli Uffizi e Casa Buonarroti di Firenze alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.  Da Londra ovviamente la parte più consistente di opere, dal British Museum, dalla Royal Academy of Arts, dal  Victoria and Albert Museum, Tate, Royal Collection.

Preraffaeliti Forlì Foto MyWhere
Preraffaelliti Rinascimento moderno Foto MyWhere

Non mancano prestiti dall’America dal Museo de Arte de Ponce, The Luis A. Ferré Foundation Inc., dallo Yale Centre for British Art di New Haven, dai Vassar College e Dahesh Museum of Art di New York, dal Fine Art Museum of San Francisco e dalla Colección Perez Simón di cui vi parlai in questo articolo anni fa.

In ammirazione davanti all’opera, copertina della mostra, di Dante Gabriele Rossetti, Roman Widow 1874

Il progetto espositivo

Il preraffaellismo è un movimento artistico la cui nascita si colloca nel 1848, più difficile stabilirne la fine, anzi non è possibile parlare di conclusione piuttosto di trasformazione, di evoluzione in altre correnti come quella simbolista e decadente.  L’intento dei curatori della mostra è però quello di rendere apertamente chiaro e visibile il rapporto tra gli artisti moderni e i maestri italiani dal Trecento al Cinquecento.

Preraffaeliti Forlì Foto MyWhere
Schiavo morente di Michelangelo Buonarroti, dal museo casa natale di Michelangelo Buonarroti, esposto a confronto con le opere dei Preraffaeliti nella Mostra a Forlì Foto MyWhere

Elizabeth Prettejohn, che abbiamo incontrato, ci spiega l’importanza di questo incontro artistico:

Questa mostra ci racconta come l’amore per il Rinascimento italiano abbia ispirato gli artisti britannici a dare vita a creazioni innovative. In questo processo, gli artisti guardarono all’arte italiana del passato con occhi nuovi e nuove intuizioni. E, come vedremo alla fine del percorso espositivo, questa visione diversa riuscì a sua volta a galvanizzare gli artisti italiani della generazione successiva.

John Ruskin: Zipporah, da evidente ispirazione botticelliana

Rendere visivamente questa influenza attraverso l’accostamento di opere dei grandi maestri del passato come Beato Angelico, Giovanni Bellini, Benozzo Gozzoli, Filippo Lippi, Michelangelo, Guido Reni, Luca Signorelli, Mantegna, Veronese, Verrocchio, Cosimo Rosselli, Palma il Vecchio, Filippino Lippi con quelle  degli inglesi Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais, William Holman Hunt, John Ruskin, Edward Burne-Jones, William Morris, Ford Madox Brown, Elizabeth Siddal, Evelyn De Morgan, John William Waterhouse, George Frederic Watts, Henry Holiday, William Dyce, Charles Haslewood Shannon, Frederic Leighton, Simeon Solomon, Charles Ricketts, Frederick Sandys.

Le figure femminili

Dante Gabriele Rossetti La donna della finestra (Jane Morris)

Non si può parlare dei preraffaelliti senza evidenziare uno degli aspetti più peculiari della visione di questi artisti. La presenza nelle tele di figure femminili dalla sensualità enigmatica. Malinconiche e sfuggenti incarnazioni della vita edonistica e della forza distruttiva. Ispirate da donne reali, artiste e non solo muse. Come  Christiana Jane Herringham, Beatrice Parsons, Marianne Stokes o Evelin de Morgan, Elizabeth Siddal. Il nome di quest’ultima è legato ad una delle personalità più rilevanti del movimento: Dante Gabriele Rossetti.

Elisabeth fu certo musa di Rossetti, ma a sua volta artista e poetessa.

Mostra Preraffaeliti Forlì MyWhere
Una sala della mostra Preraffaelliti Rinascimento moderno al Museo Civico San Domenico di Forlì.

Andiamo a conoscere meglio, grazie alla relazione di Elizabeth Prettejohn, curatrice della mostra, chi erano i protagonisti della Confraternita dei Preraffaelliti.

Dante Gabriel Rossetti

Dante Gabriel Rossetti, appena ventenne, era già un personaggio affascinante sia come poeta che come pittore. Era figlio di Gabriele Rossetti, un esule politico italiano nonché studioso di Dante, e da giovanissimo si era avventurato in una innovativa traduzione della Vita Nuova e dei poeti stilnovisti. L’italianità della famiglia costituiva una fonte di attrazione nella Londra di metà Ottocento: Hunt ricordava gli squisiti maccaroni (così scriveva) che si mangiavano a casa dei Rossetti, così come la cerchia di rivoluzionari italiani che si riunivano davanti al caminetto nel loro salotto, discutendo di arte, politica e poesia.

Le memorie di Hunt sono anche la fonte per ricostruire la storia avvincente della nascita della Confraternita dei Preraffaelliti: in un giorno d’autunno di quel rivoluzionario 1848, sette giovani artisti si riunirono a casa di John Everett Millais per esaminare attentamente un volume di stampe di Carlo Lasinio che riproducevano gli antichi affreschi del Camposanto di Pisa. Insieme decisero di avviare una propria rivoluzione artistica, ispirandosi (nelle parole dello stesso Hunt) ai “tratti ingenui di espressione sincera e spontanea grazia” che “avevano reso l’arte italiana così essenzialmente vigorosa e progressista, fino a quando gli appariscenti seguaci di Michelangelo non innestarono il loro frutto del Mar Morto sull’albero vitale proprio quando aveva raggiunto la perfetta maturazione autunnale per il mondo risvegliato”.

Edward Burne-Jones

(sempre dalle parole di Elizabeth Prettejohn). Edward Burne-Jones  fece i suoi primi viaggi in Italia, nel 1859 e nel 1862, in compagnia di Ruskin e sotto la sua egida, ma ben presto la sua conoscenza dell’arte italiana primitiva si sviluppò in maniera autonoma. Dopo il terzo soggiorno in Italia, nel 1871, l’elenco dei suoi artisti preferiti ne includeva molti che erano praticamente sconosciuti in Inghilterra quando era uno studente universitario: “Adesso mi piacciono soprattutto Miche-langelo, Luca Signorelli, Mantegna, Giotto, Botticelli, Andrea del Sarto, Paolo Uccello e Piero della Francesca”. Burne-Jones potrebbe essere descritto come “l’artista degli storici dell’arte”, ma riuscì ad assorbire e a integrare le lezioni del passato italiano nella sua pratica pittorica rielaborandole sempre in maniera originale. Non stupisce che artisti più giovani come Robert Bateman, Walter Crane e Simeon Solomon cominciassero a seguire il suo esempio nell’esplorare gli aspetti meno noti della tradizione rinascimentale italiana.Forse l’opera di Burne-Jones è il massimo esempio della capacità di fondere erudizione scrupolosa e ispirazione artistica che caratterizzò la risposta britannica al Rinascimento italiano nel corso dell’Ottocento fino al Novecento.

Un’ampia sala, quella degli affreschi, è interamente dedicata a Edward Burne-Jones.

Fabiola Cinque Preraffaelliti Foto MyWhere
Io dinanzi The escape of a heretic, John Everett Millais

Ammiriamo la Small Briar Rose Series e l’incompiuta Venus Discordia.

 

Fabiola Cinque Preraffaelliti Foto MyWhere Edw_B_Jones
Io, Fabiola Cinque, dinanzi The Garden Court, 1894, di Edward Burne-Jones

Note sull’allestimento

Il percorso espositivo si articola all’interno della Chiesa di San Giacomo e delle grandi sale che costituirono la biblioteca del Convento di San Domenico. Lo Studio Lucchi & Biserni  ha curato l’allestimento creando un percorso fluido e dinamico.  Ha scelto di utilizzare come tonalità di base il colore verde pavone estratto dai quadri dei più importanti artisti del movimento Preraffaellita. Il verde è il colore della vita. Il colore della rinascita primaverile, il colore dell’Io, della vitalità, del sogno fatato.

Mostra Preraffaeliti Forlì MyWhere

Il catalogo

Il meraviglioso e ricchissimo volume, pubblicato da Dario Cimorelli Editore, raccoglie vari saggi dei curatori e contributi dei co-curatori ospiti. Nonostante sia di quasi 600 pagine, con una documentazione fotografica decisamente curata e preziosa, ha un costo di soli €39,00.

INFO MOSTRA:

Museo Civico San Domenico (Forlì)

Preraffaelliti Rinascimento moderno

24 febbraio- 30 giugno 2024

Mostra Preraffaeliti Forlì MyWhere

Fabiola Cinque

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