Come e quanti punti luce dobbiamo prevedere nella nostra casa?

Come e quanti punti luce dobbiamo prevedere nella nostra casa?

ITALIA – Forse nella vostra casa state utilizzando i punti luce inseriti in precedenza. Ma se dovete ristrutturare un’abitazione o dovete rivedere l’impianto elettrico, la domanda assume un altro peso: quanti punti luce bisogna prevedere in una casa?

Non esiste una domanda univoca per tutti; dipende da diversi fattori, primo dei quali la grandezza dell’appartamento. Ci sono però una serie di regole generali che si possono seguire per dare vita al giusto progetto di illuminazione. Per punto luce, si intende non solo la fonte di illuminazione, ma anche le diverse prese di corrente.

Creare un progetto di illuminazione

Diciamolo subito: progettare le luci in un ambiente non è una cosa che può fare chiunque. E’ un lavoro praticamente definitivo; se vi troverete male, potrete fare qualche ritocco, ma non ricominciare da capo. La scelta migliore è quella di rivolgervi a dei professionisti.

Ma, dato che è casa vostra, voi dovrete comunque essere coinvolti. Il professionista sa darvi consigli generali e tradurre le vostre richieste nel concreto, ma voi dovete essere sicuri che l’impianto di illuminazione accontenterà le vostre esigenze.

Punti di luce Foto MyWhere

I punti luce in una casa

Non c’è una regola fissa ma un calcolo di massima si può fare. Per esempio, in un appartamento di 100 metri quadrati, dovrete calcolare di posizionare circa 60 punti luce. La cifra comprende anche tutti gli accessi alla corrente elettrica per elettrodomestici o dispositivi. Se invece ci riferiamo solo alle lampade, il numero scende.

L’illuminazione elettrica è una delle grandi conquiste dell’essere umano che ha modificato i ritmi e gli orari sia del lavoro che della vita privata. Non importa l’ora, la stagione o il clima; possiamo avere la luce che desideriamo, e soprattutto quella migliore per l’attività che stiamo svolgendo. Su questa base, vengono fissati i punti luce in un appartamento. Ecco qualche esempio locale per locale.

punti luce

Cucina

Le prese in cucina sono molte, pensando ai diversi elettrodomestici. Per le luci, invece, servono almeno tre fonti di illuminazione. Una generale, per l’intera stanza; una in particolare per la zona in cui si prepara il cibo, tra lavello e fornelli; e una proprio sopra i fornelli, mentre si cucina. Talvolta, se la cucina è ampia, è buona idea prevedere una luce direttamente sopra il tavolo dove si pranza.

punti luce

Sala/soggiorno

La stanza in cui si passa più tempo deve avere illuminazioni diverse. Un lampadario o luci a soffitto, che illuminino completamente per quando si è in compagnia o si fanno attività che richiedono buona illuminazione. A queste va aggiunta una seconda fonte di illuminazione a soffitto, ma più delicata, per quando serve un’atmosfera più intima. Se amate vedere la televisione, un paio di lampade da terra con luce più soffusa sono l’ideale. E un’altra luce servirà per la zona lavoro studio, dove avete il computer.

Camera da letto e cameretta

Il minimo è calcolare un lampadario a soffitto o a muro, e due luci per i comodini. Spesso però è utile avere un’altra luce generale, come una lampada su un tavolo lontano dal letto, perché la stanza sia illuminata ma in modo meno invasivo che con il lampadario.

Per la seconda camera il discorso è molto simile. Calcolate una solo luce per il comodino, e una magari per la scrivania.

foto MyWhere

Bagno

Come sempre, una luce generale che illumini tutta la stanza. Fondamentale una luce nella zona dello specchio, che sia autonoma dalla precedente.

Ingresso/corridoio

Prevedete un interruttore vicino alla porta di ingresso, in modo che appena entrasti in casa possiate illuminare i vostri passi. Perfetta poi quando dovete accogliere gli ospiti. Se avete un corridoio, meglio che la fonte di luce sia autonoma rispetto all’ingresso, per poterle gestire in base alle necessità. Prevedete un’altra luce per l’anticamera della zona notte.

In collusione, i punti luce intesi come fonti di illuminazione sono una ventina.

Quali luci scegliere

La posizione è fondamentale, ma la scelta dei prodotti lo è altrettanto. Ormai da anni si sta diffondendo sempre di più il ricorso alle luci a LED: lampadine, faretti o tubi, hanno tutti delle caratteristiche vantaggiose. I LED consumano molta meno energia, e non la disperdono col calore, dato che restano sempre fredde al tatto. Questo significa che l’investimento economico iniziale, dovuto a un prezzo mediamente più alto rispetto alle altre lampadine, viene riassorbito in poco tempo col risparmio in bolletta.

Inoltre, il loro ciclo di vita è molto lungo. Anche le lampadine accese per parecchio ore durante la giornata, possono funzionare per 12 o 13 anni. Gli interventi per la sostituzione quindi sono pochi e rari.

Rivolgetevi a un professionista

Come detto, non è un lavoro da improvvisare. Per il vostro impianto di illuminazione, rivolgetevi al team di Lampadadiretta.it, leader nel mercato dei prodotti LED. Oltre a fornirvi gli articoli della miglior qualità, saranno di supporto nella realizzazione del vostro progetto.

 

Tutte le foto sono MyWhere©

Flavio Redhair
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