Job Ciak, i giovani riprendono il lavoro a suon di corti

Job Ciak, i giovani riprendono il lavoro a suon di corti

ROMA – Lunedì 12 marzo nella magica atmosfera degli Studi di Cinecittà, abbiamo assistito alla prima edizione del video contest JOB CIAK – I giovani riprendono il lavoro. A vincere il premio più ambito è il film Believe di Duccio Zanone. Commovente il corto dedicato al compianto Michele Valentini.

Quello della disoccupazione giovanile è un problema di cui sentiamo parlare quotidianamente. Riguarda tutti. I giovani uomini. Le giovani donne. Riguarda la maggior parte dei paesi europei e purtroppo riguarda anche (e soprattutto) l’Italia. Gli ultimi dati ISTAT sono davvero preoccupanti. Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è aumentato a ritmi vertiginosi negli ultimi anni, ed è arrivato addirittura al 41%.

E’ difficile dire cosa succederà nel futuro prossimo, ed è ancora più difficile affidarsi alle promesse della classe politica, da troppo tempo inefficiente e manchevole sotto quasi tutti i punti di vista.

In un momento così drammatico, ci fa piacere sottolineare l’interessante iniziativa dell’Unione Italiana del Lavoro (UIL), che in occasione del 10’ anniversario del suo canale ufficiale (UILWEB TV) ha organizzato un video contest dedicato esclusivamente a cortometraggi giovanili.

L’evento, dal titolo Job Ciak – I giovani riprendono il lavoro, ha avuto come filo conduttore la problematica della disoccupazione giovanile, tema sul quale i video maker (dai 18 ai 35 anni) provenienti da tutta Italia, si sono cimentati raccontando e rappresentando la propria idea di lavoro.

Il risultato? Di talento tra i giovani registi ce n’è davvero tanto. Perché per rendere memorabile una storia, un personaggio o un sentimento, non servono centinaia di ore di fiction, serve piuttosto quel talento e quell’abnegazione che solo alcuni autori e registi fuori dal comune hanno. Per i giovani vincitori, il Job Ciak deve essere un punto di partenza, una traccia verso un mestiere che potrebbe regalare grandi soddisfazioni non solo a loro ma anche agli appassionati di cinema.

Sono numerosi i festival dedicati ai cortometraggi in tutto il mondo e proprio da alcuni di questi sono emersi quelli che poi in seguito si sono rivelati registi preziosi per la storia del cinema, su tutti Quentin Tarantino. Ora, non vogliamo fare paragoni scomodi, ma la strada percorsa dalla UIL è senza dubbio interessante e ricca di possibilità.

Job Ciak
I vincitori e la Giuria del Job Ciak

E ora, Andiamo a conoscere i vincitori, partendo dal Premio della Giuria. Laura Delli Colli (Presidente Sindacato Giornalisti Cinematografici) Valentina Lodovini (attrice di successo, ve la ricordate in Generazione 1000 euro, film che affrontava proprio queste tematiche) Franco Di Mare, Gianfranco Pavone e Salvo Ugliarolo hanno decretato come vincitore il cortometraggio del 18enne Duccio Zanone dal titolo “Believe”. Questa la motivazione: “perché riesce a esprimere con efficacia lo stato d’animo dei più giovani nell’attesa spesso deludente, e nel primo difficile impatto col mondo del lavoro, ma anche l’importanza di resistere e la volontà di reagire senza rinunciare ne perdere la speranza di potercela fare, ripartendo sempre, tenacemente, da se stessi, nonostante le difficoltà.”

 “L’Ultima Speranza” di Giulia Ciotola e Luca Landi, con 900 like, si è aggiudicato il Premio Social, il video più votato sulla rete. Un lavoro coinvolgente in cui i lavoratori prendono in mano il proprio futuro salvando l’azienda, che vuole chiudere i battenti e trasferirsi all’estero e, con essa, i posti di lavoro.

Assegnata, inoltre, dal DG di FondiImpresa, Elvio Mauri, la menzione speciale FondiImpresa a “Donne che girano” di Viola Piccilinni. Il corto affronta il tema delle competenze della formazione professionale. 3 donne e 3 mestieri, un intreccio di vite, esperienze e testimonianze sul proprio rapporto con una professione inconsueta e affascinante.

Altro premio significativo, la menzione speciale della Giuria a “Hasta Luego Carinho Ciao Cuore” di Paky Perna e Antonello Novellino per aver affrontato un tema purtroppo attuale e drammatico come quello delle morti bianche e degli incidenti sul lavoro. Il cortometraggio evoca anche il senso della ricerca del lavoro che porta oltre i confini del paese tanti giovani itaiani, che sempre di più cercano all’estero il loro futuro.

Il momento più toccante dell’evento Job Ciak è stato sicuramente quello legato alla vicenda di Michele Valentini. Il corto fuori concorso di Devid Olivotto, dal titolo “873” (dal numero di parole del monologo presente nel video) ripropone la lettera con la quale Valentini, 30enne friulano, ha detto addio alla propria vita stanco del precariato e deluso da chi ha lasciato la sua generazione senza prospettive. Un momento di commozione e un messaggio forte, affinché così grandi tragedie non avvengano mai più, nella speranza di un futuro migliore.

UILWEB TV

Paolo Riggio

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