“Io, Maradona e quel volo Madrid-Roma” L’ex presidente del Latina Roberto Papaverone ricorda Diego

“Io, Maradona e quel volo Madrid-Roma” L’ex presidente del Latina Roberto Papaverone ricorda Diego

ITALIA – “Nel Latina quando presi Carnevale e Musina, ex Napoli, non facevano che parlarmi di Diego, della sua leadership nello spogliatoio, della sua generosità e della sua grandezza. Io gli rispondevo che lo sapevo bene, lo sapevo da un episodio che casualmente negli anni ’80 mi legò a Maradona sul volo Madrid-Roma”. L’ex presidente del Latina Calcio Roberto Papaverone ci racconta in esclusiva un aneddoto che lo legò casualmente al compianto Pibe de Oro e che ne fa capire tutta la sua grandezza.

Diego Armando Maradona ci ha lasciato. È successo in una data maledetta per i ribelli: il 25 novembre erano morti anche George Best e Fidel Castro. In queste ore, oltre alle lacrime della gente di Napoli e di Buenos Aires – in Argentina è stato proclamato lutto nazionale per 3 giorni – non mancano i saluti dei personaggi illustri dello sport, della musica, dell’imprenditoria e della cultura che stanno salutando il Pibe de Oro come merita. C’è chi manda messaggi d’affetto come Francesco Tottihai scritto la storia del calcio, ciao Diego”, chi ne cementifica la grandezza come Eros Ramazzotti “Addio fratello, nessuno sarà mai come te”,  e c’è chi lo conosceva, come Gianni Minà, che riflette su tutti i mali che Diego ha pagato in questi anni e che ora invoca al silenzio: “Il suo prezzo al mondo del pallone l’ha pagato da tempo. Non come Platini”, ha dichiarato all’Huffington Post.

Infine, c’è chi ha voluto ricordare il campione con un aneddoto personale. In occasione della morte di Diego Maradona abbiamo intercettato l’imprenditore ed ex Presidente del Latina Calcio Roberto Papaverone che ha voluto raccontare in esclusiva su MyWhere il suo incontro sui generis con il numero 10 per eccellenza del Napoli. L’incrocio tra i due avvenne alla fine degli anni ’80 sul volo Madrid-Roma e fa capire perfettamente la forza innaturale di Diego e cosa rappresentava per Napoli.

ROBERTO PAPAVERONE: “MARADONA IL PIU’ GRANDE DI TUTTI. QUEL GIORNO IN AEROPORTO HO CAPITO LA SUA FORZA E IL SUO LEGAME CON NAPOLI”.

Papaverone napoli maradona

Verso la fine degli anni ’80, ero di ritorno a Roma da Madrid per un viaggio di lavoro. Mi siedo al mio posto, sembrava un volo come tanti altri, e chi mi ritrovo a fianco a me? Diego Armando Maradona, con moglie e figlia. Era stanco, stravaccato sulla poltrona, sembrava senza forze. Mi accorsi subito che dietro di me c’èra una pletora di giornalisti che provavano a parlare col Pibe de Oro. Mi rivolsi a uno di loro e gli chiesi: “Ma perché è così stanco? Cosa ha fatto?”. Un giornalista mi rispose: “Viene dal Carnevale di Rio, ha preso un volo per Madrid e dopo essere atterrato a Roma dovrà raggiungere Napoli, domani c’è la partita”. Rimasi quasi sotto shock: “Ma come fa dopo questo tour de force a giocare domani, chissà cosa avrà combinato! Non si regge in piedi”. I giornalisti presenti erano dello stesso avviso. All’arrivo a Fiumicino, in aeroporto mentre ci incamminiamo verso l’uscita alcuni napoletani si accorgono di Diego. Non potete capire l’entusiasmo… “Diego!!! Oddio” esclama uno quasi cadendogli ai piedi. “O Maronna, agg vist Dio!!” urla un altro. Diego nonostante la stanchezza si fermò a parlare con loro, per Napoli e per i napoletani aveva un amore unico. Finita qui? Macché, il giorno dopo, al San Paolo, Maradona segnò e fece vincere il Napoli. Era incredibile. Quello che dicevano quei ragazzi napoletani era vero. Diego era un dio. Il più grande di tutti”. Roberto Papaverone.

LO STADIO SAN PAOLO VERRA’ INTITOLATO A DIEGO ARMANDO MARADONA

Lo Stadio San Paolo diventerà, ancor di più, il tempio di Maradona. Ad annunciarlo è il presidente della Commissione Toponomastica del Consiglio comunale di Napoli Laura Bismuto: “ho il piacere e l’onore di annunciare alla città che, di concerto con il sindaco e con l’assessora alla Toponomastica Alessandra Clemente, sentito anche il prefetto per la deroga alla regola dei 10 anni dalla morte, abbiamo deciso di intitolare lo Stadio della città di Napoli a Diego Armando Maradona” ha dichiarato.

La notizia era nell’aria e viene accompagnata dal commento del Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: “Stasera in occasione di Napoli-Rijeka trasmetterò il volto di Diego per tutta la partita. Sullo stadio intitolato a lui mi sembra un atto dovuto, per farlo sentire sempre vicino ai nostri tifosi”.

Ciao Diego.

 

Paolo Riggio

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