Effetto Greta: la Thunberg paladina della natura, in protesta per la sostenibilità ambientale

Effetto Greta: la Thunberg paladina della natura, in protesta per la sostenibilità ambientale

MONDO – Quando abbiamo visto per la prima volta Greta Thunberg quasi veniva da sorridere: cosa poteva mai volere un’esile ragazzina con un cartello in mano e giubbetto giallo? Come poteva lei esporre una tematica così importante e potente come la sostenibilità ambientale? Ci sarà qualcuno dietro di lei? Parliamone insieme.

Nel mese di maggio, la redazione di MyWhere si è occupata dell’ambiente in tutte le sue declinazioni. Oggi vogliamo affrontare ancora una volta questo tema parlando della ragazza che ha riportato alla ribalta il problema dell’ambiente, spesso troppo dimenticato: Greta Thunberg.

BOOMER VS Z

Ora siamo sempre bombardati, giustamente, dall’importanza che ha la sostenibilità ambientale, la raccolta differenziata e tutto ciò ce ne concerne. Se ci guardiamo indietro però la generazione cosiddetta boomer, ovvero i nati dagli anni 40 e 70, non era per nulla incline alle tematiche ambientali: era una generazione che non si era mai posta il problema dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, del perché avveniva e cosa fare per limitarlo. Spesso si buttava dove captiva senza ritegno, ma questa non un’accusa nei loro confronti: stiamo parlando dei nostri genitori e nonni che sono stati inconsapevolmente colpevoli di una situazione che non potevano conoscere ancora, non potevano capire all’epocaquanto fosse delicato l’ecosistema.

Per noi oggi, siamo la generazione Millennials che Z, sarebbe impensabile gettare l’organico nella plastica e si spera che queste generazioni collaborino positivamente per risolvere la crisi del nostro ecosistema.

GRETA THUNBERG CON UN CARTELLO IN MANO SCRITTO IN SVEDESE

Chi è Greta Thunberg? Ormai la conosciamo tutti. Greta fa parte della generazione Z, è una giovane ragazza svedese che per molti risulta manovrata da poteri forti, ma diciamocelo: poco importa. Perché? Qualunque sia il motivo per cui una ragazzina decide di fare ciò che fa, ed alziamo le mani su quale possa essere il motivo reale o fittizio, il su volto è stato la rinascita del nostro pianeta. Greta ha compiuto una vera e propria opera di marketing per il pianeta: si è fatta portavoce dell’ambiente contro distruzione dell’ecosistema.

La ragazza sentì parlare di queste tematiche quando aveva solo 8 anni e la cosa la colpì talmente tanto da digiunare fino a perdere 10 chili in due mesi. Nel 2018 sempre lei saltava la scuola per protestare difronte al parlamento svedese contro la crisi climatica.

Quell’immagine è ancora vivida in tutti noi. Era lì, con le treccine ed un cartello scritto in svedese tra le mani ad insegnare ai grandi cosa fare per salvaguardare le generazioni future dalla catastrofe. “Come posso andare a scuola per migliorare il mio futuro se il mio futuro è a rischio” urlava, dimostrando a tutto il mondo che è necessario cambiare e che per fare la differenza non si è mai né troppo piccoli né troppo soli.

L’EFFETTO GRETA E IL FRIDAY FOR FUTURE

Con l’avvento di Greta, milioni di adolescenti in tutto il mondo hanno iniziato ad abbracciare la questione climatica., con una crescita esponenziale di libri per bambini con tematiche legate alla crisi ambientale.

In Gran Bretagna un sondaggio di YouGov ha registrato un record nei livelli di attenzione al problema climatico. Nel 2019 invece, nelleelezioni del Parlamento Europeo, i partiti verdi hanno ottenuto i più alti consensi di sempre passando da 52 a 74 parlamentari.

Il movimento di protesta Friday for Future (venerdì per il Futuro) è stato forse l’effetto Greta più importante e decisivo di tutti: gli adolescenti hanno deciso di saltare la scuola ogni venerdì per manifestare contro la vacuità delle misure sul riscaldamento globale e per rammentare a tutti l’importanza della protesta e ciò che c’è in gioco: la nostra sopravvivenza.

COSA VUOLE GRETA THUNBERG? 

Greta Thunberg è stata la più giovane di sempre ad essere scelta come Persona dell’anno 2019 dalla rivista Time. E non è un caso che nel 2014 MalalaYousafzai sia stata la persona più giovane a ricevere il Premio Nobel per la Pace.

Ma realmente di cosa stiamo parlando? Cosa vuole dire Greta e cosa pretende dai governi?

In parole povere chiede azione ed impegno nei termini dell’accordo di Parigi, una presa di posizione e di coscienza che tenga conto delle parole degli scienziati, che prevedono tra le altre cose:

  • Aumento della temperatura globale di almeno 1,8 gradi;
  • Aumento delle precipitazioni;
  • Aumento del livello di acidità degli oceani;
  • Inasprimento delle condizioni climatiche;
  • Scioglimento della neve e ghiacciò causando l’innalzamento del livello del mare di 20/50cm entro il 2100;
  • Presenza di più nuvole;
  • Cambio del ciclo stagionale e sbalzo nei livelli di CO2.

LA MISSIONE DI GRETA THUNBERG E’ LA MISSIONE DI TUTTI NOI

Greta nel suo piccolo ma grande cartello, è riuscita a smuovere le montagne e riaccendere la luce su l’argomento più importante per la salute del pianeta e la salvaguardia della specie umana.

Molte sono le soluzioni pratiche attuabili da ognuno di noi per vivere in modo sostenibili, ma è soprattutto la mentalità che deve cambiare il modo di vedere il mondo. Lo scontro generazionale è forte, da una parte i vecchi leader che basano la vita sui profitti, come l’ex presidente Donald Trump che quando gli viene chiesto “chi proteggerà l’ambiente” risponde con un’affermazione raccapricciante “possiamo lasciarne un po’ ma dobbiamo proteggere il business”. Dall’altro abbiamo una generazione giovane guidata da Greta che vuole vivere in mondo pulito con un’economia sostenibile.

IMPARARE A VIVERE IN MODO SOSTENIBILE

La Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile è sicuramente uno degli eventi più importanti quando si parla di ambiente, ed allora chiediamoci: cosa possiamo fare per salvare il pianeta? Come possiamo seguire i consigli di Greta Thunberg?

Bisogna entrare nell’ottica che la vita in futuro sarà molto diversa. Bisogna riciclare, comprare prodotti fatti con materiali ecosostenibili, usare meno l’auto. E poi?Tutto ciò che ci riporta alla terra:

  • Dare priorità all’agricoltura sostenibile o l’architettura sostenibile;
  • Sviluppare la cultura del riutilizzo ed educarci al controllo della provenienza dei prodotti;
  • Andare di più in bici e piantare alberi;
  • Non possiamo dimenticarci di utilizzare la carta riciclata, la canapa o altri prodotti a zero impatto ambientale;
  • Imparare a leggere le etichette, acquistando prodotti certificati a basso impatto ambientale.

Possiamo dunque essere anche noi nel nostro piccolo Greta, supportare e agire sull’onda del suo attivismo, far sentire la nostra voce sulla sostenibilità ambientale. Perché se vogliamo vivere in quetso pianeta e salvarlo da morte certa, dobbiamo imparare a vivere come se ogni dà nostro gesto dipendesse il futuro, perdere dunque consapevolezza delle proprie azioni.

Possiamo fare molte cose, perché una singola azione può fare la differenza.

Valentina Biafore

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