A tu per tu con Emiliano Arrieta, direttore creativo di Waimea

A tu per tu con Emiliano Arrieta, direttore creativo di Waimea

PITTI UOMO – KLM e Waimea, brand di Armata di Mare, si presentano insieme in una partnership che cavalca le onde più alte del viaggio.

Waimea, marchio italiano di abbigliamento sport casual fondato nel 2003 da Emiliano Arrieta, ha siglato un interessante accordo con Air France-KLM, che mette in palio tra coloro che visitano lo stand del Padiglione Centrale della Fortezza da Basso, due biglietti per Amsterdam, usufruibili durante tutto l’arco del 2018.

Il brand deve il suo nome a Waimea, la grande onda dell’omonima baia sull’isola hawaiiana di Ohau. Waimea (che significa acqua) era l’onda incavalcabile, l’ostacolo inaffrontabile. La sua storia è legata a doppio filo alla figura di Greg Noll, alias Da Bull, che nel 1957 riuscì nell’impresa di domarla, diventando una vera leggenda del surf da onda.

E effettivamente Waimea è molto più di un’onda, è passione, passione per l’impresa impossibile, per l’adrenalina, per lo sport estremo, una passione che ti porta a superare i tuoi limiti e a vincere la gara con te stesso.

Per conoscere meglio questo brand, godetevi la mia intervista con Emiliano Arrieta, fondatore di Waimea, che abbiamo incontrato al Pitti.

Allora Emiliano, partiamo subito forte. Stile, tappe fondamentali del tuo percorso e identità di Waimea. A te la parola!

Waimea rappresenta il mio mondo, la mia vita, le mie passioni. Impazzisco per le moto, adoro il surf, amo viaggiare e sfidare i miei limiti. Tutto questo io lo chiamo emozione, un’emozione che cerco di trasmettere in tutto ciò che disegno, con creatività, velocità e immaginazione. Per me svolgere il ruolo di direttore creativo di Waimea Lifestyle non è un lavoro, è una passione. Dentro di me scorre da sempre una voglia incredibile di viaggiare e di conoscere nuove culture. Mi sono tenuto lontano per scelta dalle dinamiche tipiche del fashion system e  ho fondato Waimea Lifestyle dopo un esordio nel mondo della camiceria unconventional. La mia prima linea di camicie, cowboy style Monterrey, fu lanciata nello store Fiorucci, tempio indiscusso dello shopping milanese. In quel contesto però non mi sentivo a mio agio, non trovavo la mia dimensione finché un giorno Elio Fiorucci, il mio scopritore e mentore, mi disse: “E’ arrivato il momento di tirare fuori qualcosa di tuo. Hai la passione per il surf, per le moto, per l’avventura. Bene! Trasportala sulle magliette!”. Da lì in poi è iniziato tutto.

Sono rimasta particolarmente colpita dalla linea d’abbigliamento da surf. Quali sono i fiori all’occhiello della tua collezione? Solo gli sportivi usufruiscono dei tuoi prodotti?

Assolutamente no, essere sportivi e viaggiatori è uno stato mentale. Emilio Salgari, l’autore di Sandokan, raccontò l’India senza mai uscire di casa. L’uomo che indossa Waimea più che sportivo deve essere un sognatore, vivere una vita piena e appassionante. Vogliamo raccogliere un pubblico sofisticato e l’integrità del concept è fedele in tutto e per tutto allo spirito che mi guida e che si rispecchia anche nel negozio di Milano, cornice per le collezioni e – allo stesso tempo – luogo in cui i protagonisti sono moto, surf, quadri, fotografie e musica che rendono inconfondibile questo spazio caratterizzando decisamente la shopping experience. Questa identità si può riconoscere subito nei nostri prodotti, t-shirt e felpe soprattutto, ma anche nei pantaloni e nelle camice, capi da indossare per essere sempre liberi, solari e pieni di adrenalina. Ti ringrazio per i complimenti sulla linea dedicata al surf, anche a me piace molto. I capi sono curati al dettaglio in tutti i passaggi, e l’obiettivo è stato quello di creare l’impatto grafico più forte possibile; non c’è una stampa uguale all’altra, i colori sono tantissimi e per la cura del particolare non si è badato a spese.

KLM Air France Waimea
Gianluca Andolfi di KLM Air France con una hostess allo stand Waimea di PITTI 94

E il prezzo?

Medio alto ma non da fuori di testa, state tranquilli!

Arriviamo quindi alla partnership col gruppo Air France-KLM. Quali sono i punti in comune tra le compagnie aeree e Waimea Lifestyle?

Si tratta di due brand che incrociano le proprie strade non per caso. Ci sono molte affinità, dalla convinzione che il business non sia fine a se stesso al rispetto per le individualità di ciascuno, dal continuo impegno verso il perfezionamento qualitativo fino ad arrivare naturalmente all’amore per il viaggio. Viaggiare significa prendere il volo, superare i confini della propria confort zone e percorrere territori sconosciuti esplorando spazi interiori. Insomma, come avrete capito, tutti questi messaggi che vogliamo diffondere, sono musica per le mie orecchie!

Beh si, effettivamente, è proprio così. E allora visto che si è parlato tanto di viaggi, consigliacene uno.

Non è importante la meta, l’importante è che sia calda e che ci siano l’acqua e le onde. Onde alte, ma non per forza. Devono essere onde giuste, che ti fanno divertire e che ti accompagnano lungo il percorso.

Concludendo volevo togliermi due curiosità. Perché si chiama Waimea? E soprattutto, perché sull’etichetta di lavaggio c’è scritto: “se non sai come si fa chiedi alla mamma”?

Il nome del mio marchio non poteva non tributare il mio mondo. L’ho chiamato Waimea in onore della mia onda preferita. Non è la migliore di tutte, ma è la più cattiva e quella che rispecchia di più il mio Io. Waimea è molto più di unonda, Waimea è passione e leggenda.

Per quanto riguarda l’etichetta, ho voluto dedicare un pensiero a mia madre; quando ero piccolo non riuscivo ad imparare a fare la lavatrice e, come spesso succede in tutte le famiglie, era mia madre a venire in mio soccorso”.

Fabiola Cinque con il direttore creativo di Waimea, Emiliano Arrieta
Io con il direttore creativo di Waimea, Emiliano Arrieta

Emiliano Arrieta

Waimea

Fabiola Cinque

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