VERSUS, intervista a Simone Altrocchi: “CM Punk torna, e il Main Event di WM35…”

VERSUS, intervista a Simone Altrocchi: “CM Punk torna, e il Main Event di WM35…”

BERGAMO – Il Wrestling e lo sport di combattimento restano ancora passioni forti in Italia. A dimostrarlo sono i numeri di Simone Altrocchi, YouTuber sui generis, che racconta di WWE & Co nel suo canale VERSUS con risultati impressionanti e in continua crescita.

Cosa serve per sfondare su YouTube? Per tutti coloro che non conoscono il vastissimo mondo degli YouTuber potrà sembrare una domanda assurda, ma non è così. Serve conoscere e captare le tendenze del momento e raccontarle con uno stile innovativo e originale. Occorre elaborare un progetto specifico e adeguato per proprio il canale video e sfruttare al massimo la propria attitudine, esaltando al massimo le proprie conoscenze, il proprio talento e la propria passione.

Qualche giorno fa ci siamo imbattuti nel canale VERSUS di Simone Altrocchi, e questa è un’altra storia di YouTube che vogliamo raccontarvi.

Versus è un canale incentrato sul mondo dello sport-spettacolo e della WWE in particolare e si occupa anche di sport da combattimento, su tutti l’MMA. Qualche numero: 25 mila iscritti, più 250 mila visualizzazioni in totale già nel 2016, e video che si aggirano intorno a 60 mila visualizzazioni (di media) con picchi clamorosi da 150 mila. Da circa un mese VERSUS viaggia a numeri incredibili ed e’ arrivato a 1 milione di visualizzazioni totali nell’ultimo mese e 2 in totale nel 2018, risultando il canale YouTube di Wrestling più visto in Italia.

La particolarità di Simone Altrocchi e del suo stile è sicuramente legata allo storytelling. Stiamo parlando di un narratore più che di uno YouTuber; nei suoi video Altrocchi racconta con maestria tutti i dettagli delle storie che seleziona, offrendo dati, statistiche, retroscena e retrospettive dei personaggi di cui parla. Le sue narrazioni legate al Wrestling e alle MMA sono sempre coinvolgenti (in questo senso si percepisce l’influenza del mondo della radio e tra poco capirete perché) e rapiscono l’appassionato perché quello che Altrocchi racconta è proprio quello che il fan vuole sentire.

Noi di MyWhere lo abbiamo incontrato e questa è la nostra intervista con lui. Enjoy!

Ciao Simone, innanzitutto è un piacere avere la possibilità di intervistare un esperto di wrestling, sports entertainment e arti marziali miste come te. La prima domanda che voglio farti è delle più classiche. Com’è nata la tua idea e perché hai deciso di trasferire la tua passione per questi argomenti nel mondo di YouTube?

Ciao Paolo e un saluto a tutti i lettori di MyWhere!

Ho iniziato in radio molto presto, nel web a soli 14 anni per poi passare nelle FM locali a 17. Sono sempre stato affascinato dal mondo dell’intrattenimento e dei talk show, ma tutto è iniziato nel 2000, a soli 5 anni, quando vidi il Wrestling per la prima volta in TV. La mia idea era quella, inizialmente, di continuare in radio, parlando di WWE ogni tanto. Nel 2016, per puro svago, misi sul mio canale YouTube con 0 iscritti un video in cui commentavo uno spezzone di un incontro della WWE: lo guardarono 40 mila persone. Da allora tante cose sono cambiate, e nel tempo ho deciso di trasformare qualcosa che era iniziato per gioco e per sperimentare, in un brand basato sulla WWE, sul Wrestling e anche sulle MMA.
Simone Altrocchi

Il tuo canale, Versus, risulta essere il canale YouTube con maggiori visualizzazioni nel nostro paese con numeri in costante crescita. E’ la dimostrazione che il wrestling e gli sport di combattimento riescono ancora ad attrarre pubblico in Italia? Ti aspettavi questo successo?

Penso che il wrestling e tutti gli sport da combattimento, in Italia, siano ancora relativamente inediti. Il pubblico raggiungibile è più di quanto si crede. Forse in Italia c’è bisogno di qualcosa di nuovo, di mai visto per davvero dal grande pubblico ultimamente. E la WWE, la UFC e discipline affini sono questo qualcosa di cui abbiamo bisogno.

Versus è solo all’inizio: il canale è online in questa versione da nemmeno un anno, si punta sempre più in alto. Ogni giorno ricevo commenti di ragazzi, ma anche di adulti, che mi raccontano come i miei video e il mio stile nel presentare la disciplina abbiano riacceso in loro la passione per la WWE e per tutto il mondo che ci gira intorno. È meraviglioso.

Meraviglioso perché significa che con la mia personale impronta, dando credibilità alla disciplina e trattandola con la giusta mentalità, ho la possibilità di raggiungere vette inesplorate promuovendo il wrestling. Il wrestling vive ancora nell’anima di chi non l’ha dimenticato. Gli sport da combattimento possono solo crescere in Italia.

Il lavoro fatto da un professionista come Alex Dandi nel promuovere le MMA e la UFC in Italia è, per me, fonte d’ispirazione. Si può fare lo stesso con il Mondo dello Sport-Spettacolo, si può fare lo stesso tramite Versus.

SIMONE ALTROCCHI E LA WWE

Simone Altrocchi
Stone Cold Steve Austin e The Rock

Capitolo Wrestling. Quali sono i personaggi e le storyline alle quali sei più legato?

Ho sempre amato The Rock e Chris Jericho!

Il primo è semplicemente il più grande intrattenitore che la WWE abbia mai visto, ora re di Hollywood, il secondo è il genio assoluto del wrestling, capace di reinventarsi e di trasformarsi anche in un’affermata rockstar. Ho sempre amato la loro passione, la loro intelligenza, la caparbietà nell’interpretare il loro personaggio, la voglia di andare oltre il wrestling stesso. Se c’è una storia che può perfettamente descrivere la mia passione per lo Sport-Spettacolo made in WWE, è Austin vs. McMahon: il capo tiranno contro il ribelle per eccellenza.

Non c’è di meglio, qualcosa del genere raramente accadrà di nuovo. C’è un periodo che invece ha segnato la mia infanzia, ed è quello che parte dalla Royal Rumble del 2004 e finisce a Wrestlemania XX. Credo che in quel lasso di tempo risieda la vera essenza del wrestling.

Uno dei tuoi video più famosi è sicuramente quello dedicato a CM Punk. Che cosa pensi di lui come wrestler e come uomo? Condividi la sua scelta di passare alle MMA?

CM Punk è un paradosso vivente, e quello è tra l’altro il titolo del video de te citato, se non erro il primo dopo il rinnovo del canale sotto il nome Versus. Punk è stata una delle più particolari stelle della WWE. Era il coraggioso esperto marziale capace di sconfiggere qualsiasi tipo di avversario, dotato di una qualità in più degli altri: l’arte della parola.

Sì dice che le parole, a volte, possano fare più male di uno schiaffo, e CM Punk dispensava parole e schiaffi per chiunque. È stato il ribelle della nuova generazione del wrestling. Il paradosso è iniziato nel 2014, anno in cui CM Punk e Phil Brooks, l’uomo che interpreta il personaggio, si fondono in un’unica entità.

Il “Best in the World” decide di tentare la strada delle MMA, pur non avendo mai fatto nemmeno un anno pieno di lezioni di Jiu-Jitsu o di Striking e aver lasciato la WWE per frustrazione, per infortuni e per disinnamoramento.
Poteva essere una storia meravigliosa, ma la vita a volte ti colpisce in faccia: forse Phil Brooks sapeva quanto impossibile fosse quella sfida, ma CM Punk ci credeva più di tutti.

Forse ancora un po’ oggi ci spera, e ci speriamo un po’ tutti: una vittoria di Punk nelle MMA avrebbe alzato la sua credibilità nel wrestling a un livello assoluto, ma è purtroppo successo il contrario. Si può sempre riprovare però: non c’è due senza tre.

La sua scelta di passare dalla WWE alla UFC, sorprendentemente, la condivido: era stanco del wrestling e ha cambiato vita, ha comunque avuto i suoi introiti, ha dimostrato coraggio, ci ha provato e poteva anche andare bene. È stato un disastro, ma bisogna sempre rincorrere i sogni. Forse poteva aspettare qualche anno prima di passare in UFC, partire un po’ più in basso, fare la gavetta.

Simone Altrocchi
CM Punk

E secondo tornerà in WWE?
Probabilmente lo rivedremo in WWE, forse in una Hall Of Fame. Lo rivedremo nel ring WWE per combattere solo a due condizioni: se vincerà un incontro nelle MMA, o se, in qualche modo, ricostruirà la sua credibilità nel wrestling. E se ne avrà voglia, ovviamente.

Altra domanda sulla WWE attuale. L’impressione agli occhi dei fan più smaliziati è che la WWE non riesca più a costruire dei personaggi “Larger Than Life” e debba spesso ricorrere a maldestri ritorni di leggende ormai sulla via del tramonto. Hai la stessa impressione?

La WWE di oggi ha ancora bisogno del passato, per guardare al futuro. Il periodo di revival attuato ultimamente è figlio di una difficoltà delle stelle più giovani, principalmente provenienti dalle più piccole indipendenti o dal differente Giappone, di adattarsi al wrestling per le masse e per un pubblico generalista.

La differenza tra le indipendenti e la WWE, è che le prime sono federazioni di wrestling, la seconda invece propone show che raccontano una federazione di wrestling. Gli Undertaker, i The Rock, i Triple H e i Brock Lesnar, come altri provenienti dalla vecchia scuola, hanno la capacità di comunicare con lo spettatore, avendo creato intorno a loro un personaggio capace di catturare l’attenzione tramite il loro linguaggio del corpo, la capacità nella parola, lo stile nel ring.

Alcune stelle di oggi sembra siano lì solo per fare il loro compitino. La differenza sta nell’interpretazione. La mia visione è molto simile a quella dichiarata da Stone Cold Steve Austin, e chi meglio di lui può affermare quest’idea? Sono comunque fiducioso: ispirati dalle leggende, a quel livello di interpretazione ci arriveranno anche le nuove stelle.

Simone Altrocchi
Ronda Rousey

Chi ci sarà secondo Simone Altrocchi nel prossimo Main Event di WrestleMania?

Domanda tremendamente difficile. Più di quanto sembri. Le cose sono cambiate di recente dopo la terribile notizia della vera malattia che ha colpito Roman Reigns. Prima di questo pessimo avvenimento ti avrei detto Seth Rollins vs. Dean Ambrose vs. Roman Reigns. Ora ci vuole qualcosa di estremamente epico, qualcosa di unico. Si è parlato spesso di The Rock e di John Cena ritornanti nel 2019, e personalmente spero nell’ultima grande cavalcata di Cena verso un titolo mondiale, superando il record di Ric Flair con 16 titoli assoluti.

Il match che accadrà: Charlotte Flair vs. Ronda Rousey.

Il match che vorrei: Seth Rollins vs. Dean Ambrose, Hell In a Cell

Il match che non accadrà mai: John Cena vs. Brock Lesnar vs. Braun Strowman vs. The Rock per il titolo Universale.

SIMONE ALTROCCHI SULLA UFC

Simone Altrocchi
Conor McGregor

Capitolo UFC. Cosa ne pensi di Conor McGregor? Ti aspettavi la sua sconfitta con Khabib Nurmagomedov?

La capacità di Conor McGregor nel promuovere il suo nome, creandosi attorno un’aura da campione invincibile che mantiene la parola data mi aveva un po’ convinto nella sua ennesima meravigliosa vittoria nell’ottagono. Avevo visto dei recenti allenamenti da lui svolti, ed ero rimasto positivamente sorpreso. Khabib però, da piccolo, quando noi guardavamo i Puffi in TV, lottava con gli orsi, letteralmente. E credo che basti questo per rendere l’idea. È nato per combattere, per dominare: chi lo metterà KO, se mai accadrà, diventerà una leggenda. McGregor ha perso male, la sconfitta ha ancora una volta mostrato le sue lacune nella lotta a terra. Ma ora sono curioso di vedere la rinascita, solo lui può rialzarsi da una battaglia persa in modo così pesante.

Alessio Sakara ha dichiarato che la UFC sta prendendo una piega molto negativa in cui pur di racimolare il maggior numero di dollari e contanti, si è disposti a dimenticare le regole e il rispetto che sono alla base della disciplina. Il caso McGregor-Kabin ne è la prova lampante. La tua opinione al riguardo?

Le dichiarazioni di Sakara sono molto interessanti. Molti hanno paragonato la UFC alla WWE. La differenza fondamentale tra queste due entità è che nella Ultimate Fighting Championship si mostra la fusione di tutte le Arti Marziali presenti sul pianeta per creare il combattimento maestro, mentre nella World Wrestling Entertainment si crea uno spettacolo basato sul combattimento, con storie cinematografiche e personaggi unici che si scontrano in un’infinita battaglia epica. Quello che condividono queste due compagnie è il modello di promozione. Penso che però la WWE può permettersi di giocare con le storie e spingersi fino a un certo punto, perché non parla di fatti veri, è un mondo unico. La UFC invece ha utilizzato fatti reali per alzare hype e generare incassi. Sakara tocca un punto fondamentale, come devono essere proposte le MMA: Sport, o Sport-Spettacolo? Essere o non essere, versione ri-adattata.

IL FUTURO

Simone Altrocchi
Simone Altrocchi

Ultima domanda: Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ci sono diversi progetti in cantiere, alcuni non li svelo per scaramanzia! Ho da poco aperto un secondo canale, chiamato semplicemente “Simone Altrocchi” (iscrivetevi!) dove ho iniziato a proporre video con un target più generalista ma comunque peculiare: l’idea è quella di portare uno stile nuovo, vagamente ispirato ai talk show americani, dove si parla di un intrattenimento alternativo. Recentemente ho proposto la storia di The Rock: dal Wrestling a Hollywood, e parleremo di come John Cena stia seguendo la stessa strada. Inoltre si parlerà di film, musica e simili, sempre seguendo e plasmando il linguaggio proposto in Versus.

Sarebbe per me fantastico tornare in radio: nonostante il mondo radiofonico non sia sicuramente ai livelli di condivisione di qualche anno fa (eccetto i Network), anche per il boom dello stesso YouTube (qualcuno mi disse: “le radio libere sono state rimpiazzate dai video su Internet!), la radio rimane uno dei metodi di espressione più belli, di cui sarò sempre perdutamente innamorato.

In radio però, ci vogliono più giovani. E ve lo dice un ragazzo di 23 anni. Come detto inizialmente, ci sono un sacco di altre cose che accadranno o stanno per accadere, ma vi lascio con la dovuta suspense! Per scoprire cosa saranno gli altri progetti, seguitemi su Versus e su tutti i miei social!

Grazie a Simone Altrocchi per la disponibilità. In bocca al lupo per tutto!

Grazie Paolo per l’intervista e un grande saluto a tutti i lettori di MyWhere!

INFO

VERSUS Simone Altrocchi Canale YouTube

Simone Altrocchi Facebook

Paolo Riggio

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