Venezia 81, i premi ed i vincitori di quest’anno

Venezia 81, i premi ed i vincitori di quest’anno

VENEZIA 81 – Volge al termine il Festival del Cinema di Venezia e si porta dietro delle meravigliose interpretazioni con i premi ad attori e registi noti.

Venezia 81, il sogno del cinema si conclude con premi e riconoscimenti per gli artisti del mondo cinematografico.

In queste settimane, si sono potuti ammirare gli outfit degli artisti sul red carpet, le loro emozionanti reazioni alle standing ovation e le recensioni dei film più attesi.

Leone d’Oro al Miglior film a Pedro Almodovar, il re di questo Festival

foto Martina Dal Piano per MyWhere

La standing ovation più lunga è stata quella a Pedro Almodovar, 20 minuti di applausi per questo regista noto per le le sue vittorie agli Oscar come migliore sceneggiatura con Parla con lei, e Miglior film straniero per Tutto su mia madre.

Quest’anno ha presentato in gara il film La stanza accanto, con un cast stellare formato da Julianne Moore e Tilda Swinton e si aggiudica il Leone d’oro al miglior film.

Coppa Volpi alla Miglior attrice a Nicole Kidman

Ad aggiudicarsi la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Nicole Kidman con Babygirl.

Nicole Kidman a Venezia foto Martina Dal Piano per MyWhere

Un film che parla di una donna in carriera che mette a rischio la sua vita lavorativa eccezionale per l’amore clandestino con un giovane tirocinante. Una trama molto particolare che porta alla vittoria dell’attrice australiana.

Purtroppo, Nicole Kidman non era presente a Venezia ieri sera a causa della morte della madre, un evento che l’ha profondamente scossa. Nonostante ciò, ha mandato un messaggio di ringraziamento.

Premio Osella miglior sceneggiatura a Hauser e Lorega

foto Martina Dal Piano per MyWhere

Ad aggiudicarsi il Premio Osella per la migliore sceneggiatura è stato il film I’m still here.

Murilo Hauser e Heitor Lorega trionfano al Festival tra le lacrime del Lido di Venezia che accoglie positivamente questo film.

La trama, ambientata negli anni 70′, racconta la storia della madre (interpretata da Fernanda Torres) di un desaparecido durante la dittatura militare in Brasile e la sua ricerca di resilienza e verità.

Gran Premio della giuria a Vermiglio di Maura Delpero

Leone d’Argento a Maura Delpero con il film Vermiglio. Siamo nel 1944 ed un soldato ferito arriva nella Treviglio di quegli anni. Con il suo arrivo fa trambusto nelle vite di un insegnante e dell’intero paese.

Maura Delpero era stata nominata nel 2021 al Nastro d’Argento come miglior regista esordiente con Maternal.

Migliore interpretazione maschile, Coppa Volpi a Vincent Lindon

Il bravissimo Vincent Lindon si aggiudica il premio con un’interpretazione magistrale nel film The Quiet Son. Opera che esplora il dramma familiare e le tensioni politiche crescenti quando il figlio più giovane si avvicina a partiti di estrema destra.

Leone d’argento, Premio speciale per la regia a Brady Corbet 

Il premio è stato assegnato a Brady Corbet per The Brutalist.

Il film racconta la storia di un architetto ebreo ungherese alla ricerca della libertà e dei suoi sogni dopo la sua sopravvivenza all’Olocausto. Il protagonista affronta povertà e pregiudizi, ma trova anche opportunità e nuove amicizie.

L’interpretazione del protagonista è affidata all’acclamato attore Adrien Brody.

Corbet aveva già vinto un premio a Venezia nel 2015, con il film L’infanzia di un capo.

Premio speciale della giuria a Dea K’ulumbegashvili

Dea Kulumbegashvili a Venezia foto Martina Dal Piano per MyWhere

Con April, la georgiana Dea, si aggiudica il Premio Speciale della Giuria.

Il film, duro e realistico, racconta la storia di un’ostetrica la cui reputazione viene messa in discussione dopo la morte di un neonato durante un parto, portandola a essere accusata di aborti clandestini.

Dea aveva già vinto nel 2020 con Beginning al Festival internazionale del cinema di San Sebastian.

Premio Marcello Mastroianni a Paul Kircher

Paul Kircher a Venezia foto Martina Dal Piano per MyWhere

And Their Children After Them si aggiudica il premio intitolato al celebre e amato Marcello Mastroianni.

Premio dedicato agli attori emergenti e alle loro interpretazioni al Festival. Quest’anno il riconoscimento va a Paul Kircher, attore francese del 2001.

Scena del film Leurs enfants après eux, foto presa da @paulo_lastic0 su Instagram

Un film che esplora la rivalità tra due giovani ragazzi nell’est della Francia, mettendo in luce le loro differenze culturali.

Altri premi

Premio Orizzonti per il Miglior Film va a Bodgan Muresanu con The New Year That Never Came, film tragicomico la cui azione avviene in un solo giorno, esattamente prima della Rivoluzione del 1989.

Il Premio Orizzonti per la Miglior regia è stato assegnato a Sarah Friedland con Familiar Touch. Inoltre, l’attrice Kathleen Chalfant ha ricevuto il Premio per la migliore interpretazione femminile (Premio Orizzonti).

Il Premio Orizzonti come migliore interpretazione maschile è stato assegnato a Francesco Gheghi per Familia di Francesco Costabile.

Per quanto riguarda il Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura trionfa Scandar Copti per Happy Holidays.

Invece, il Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio va a Who Loves the Sun di Arshia Shakiba.

Il Leone del futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi de Laurentiis” va a Familiar Touch di Sarah Friedland.

Orizzonti Extra, Premio degli spettatori va Shahed (The Witness) di Nader Saeivar.

Nanni Moretti vince il Premio al miglior restauro con Ecce Bombo.

Ed infine, il Premio al miglior documentario sul cinema va a Chain Reactions di Alexandre O. Philippe.

Questa Biennale presenta una vasta gamma di film con interpretazioni diverse e particolari, dimostrando ancora una volta come il cinema sia un mezzo potente per raccontare un mondo crudo e reale attraverso trame di successo.

 

Martina Bassi De Masi
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