ITALIA – Perchè il baco da seta diventa protagonista? Esiste una via della seta bolognese? Un libro ci porta attraverso il viaggio millenario di uomini, idee e merci.
Il baco da seta è l’unico ricordo che ho della mia infanzia. La mia famiglia era sfollata in Romagna e il granaio della casa a colonica che ci ospitava dava alloggio anche ai bachi da seta. Terminati gli eventi bellici tornai a vivere a Bologna. I bachi da seta però non mi abbandonarono. Tornavano nella mia memoria onirica e quando mi svegliavo il loro odore non spariva, le mie narici lo trattenevano ancora come quando ero bambino. Appassionato di storia, era inevitabile imbattermi nei bachi da seta che hanno fatto la fortuna di Bologna dal XIII al XVIII secolo. In libreria si trovano manuali su come si allevano i bachi e libri di storia che liquidano l’argomento in poche righe. Mancava all’appello un libro specifico sul ruolo che hanno avuto i bachi, e quindi la seta, sulla economia bolognese.
Questa lacuna è stata colmata a seguito di un incontro conviviale promosso dal prof. Antonio Monti, direttore scientifico del gruppo Monti Salute Più, gruppo che a Bologna ha fatto rivivere in chiave moderna le storiche terme inaugurate più di 2000 anni fa dall’ imperatore Augusto. Gli ospiti erano Pier Luigi Bottino, già Direttore dei lavori pubblici di Bologna, carica che gli ha consentito di conoscere le acque che solcano il sottosuolo di Bologna, la Dott.ssa Paola Foschi, laureata in Lettere Moderne con tesi di storia Medioevale sull’insediamento altomedioevale nel territorio bolognese e l’Editore Roberto Mugavero della Casa Editrice Minerva. Questo incontro è stato il primo di una serie di riunioni che hanno portato alla realizzazione del libro “La Via della Seta Bolognese”. Finalmente oggi conosco una storia di Bologna, vista, vissuta ed interpretata dal mio baco da seta in veste di protagonista.
La via della seta bolognese
Un viaggio millenario di uomini, idee e merci
di Pier Luigi Bottino e Paola Foschi
pag.143 euro 16,90
Edizioni Minerva
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