ITALIA – Personaggi dell’informazione hanno espresso nuovi pareri contrastanti riguardo agli spaghetti alla bolognese. Analizziamoli insieme.
Questi i fatti:
Primo caso
Sono un po’ imbarazzato a scrivere su questo argomento: si tratta di un personaggio molto conosciuto che per lavoro ha girato il mondo. La trasmissione “Turisti per caso” andò in onda sul canale tre della Rai dal 1991 al 2006 e rese celebre il conduttore: Patrizio Roversi.
Patrizio Roversi il 7 giugno conduceva da Venezia per la rete Televisiva La 7 una puntata della trasmissione “L’aria che tira”. L’argomento della puntata riguardava il turismo a Venezia. A conclusione della Trasmissione, improvvisamente Roversi cambiava argomento e annunciava ai telespettatori una notizia che non aveva nulla a che fare con VENEZIA sentenziando:
”Bisognerebbe fare una trasmissione su questo argomento: a Bologna ci sono ristoranti che nel menù indicano gli spaghetti alla bolognese”. e prosegue dicendo: “gli spaghetti alla bolognese non esistono”, poi si contraddice asserendo: “gli spaghetti alla bolognese sono una invenzione turistica”.
Nota : E’ come se Roversi parlando della luna avesse detto:” la Luna non esiste, anzi è stata inventata dai marziani”.
Poi nella trasmissione interviene dalla regia il Giornalista David Parenzo che sentenzia: “Gli spaghetti alla bolognese non esistono neanche a New York”.
Nota. La verità è però un’ altra: negli Stati Uniti la prima menzione di spaghetti alla bolognese è del 1925, nella rubrica di cucina del Los Angeles Times.
Dal libro di Roberto Franchini
“Negli Stati Uniti e, come vedremo, in Australia, saranno i ristoranti, in particolare quelli degli hotel, le “nursery” degli spaghetti alla bolognese, il punto di nascita e di diffusione. Pur con qualche approssimazione, possiamo dire che questa fase iniziò negli anni Venti e divenne solida nel decennio successivi”
“Gli spaghetti alla bolognese esistono e sono il piatto nazionale dell’Australia”.
Secondo caso
Carolina Pozzi, editor di Cibo Today plurisettimanale telematico, Ed. di Bologna testata giornalistica on line.
Titolo dell’articolo andato in onda il 24 maggio:
“Ma quale ragù! I veri spaghetti alla Bolognese sono al tonno”.
“Un equivoco in cui cadono i turisti: gli spaghetti alla bolognese non si fanno con la carne”.
Nota: a Torino l’anno di nascita degli spaghetti alla bolognese conditi con il ragù risale al 1898. L’anno della registrazione della ricetta degli spaghetti al tonno alla bolognese risale al 2018. E’ possibile che per 120 anni gli spaghetti alla bolognese conditi con il ragù di carne conosciuti in tutto il mondo (9 miliardi di abitanti) siano un equivoco gastronomico rispetto agli spaghetti al tonno alla bolognese e oggi sia necessario porvi rimedio? (Bologna 500.000 abitanti ).
Solo il buon senso può rispondere a questo quesito.
Nel testo la Pozzi elenca ”la continua smentita dei falsi miti sulla cucina italiana che i turisti stranieri incontrano…” Tra questi cita anche gli spaghetti alla bolognese che ”sui menù plastificati dei ristoranti all ‘estero prevedono una specie di ragù a base di carne trita “ .
Nota: Qui Carolina Pozzi al contrario di Roversi e Parenzo afferma che all’‘estero esistono gli spaghetti alla bolognese.
Non voglio certo confutare o mettere in discussione i dotti interventi di Fabrizio Roversi, David Parenzo e Pozzi Carolina.
Ho solo sparso alcune note esplicative.
Ora vi comunico le mie conoscenze sugli spaghetti alla bolognese poi le conclusioni spettano a voi lettori.
1)allego foto del risultato di una ricerca che ho eseguito con il Computer scrivendo solamente “Spaghetti alla Bolognaise”; il computer mostra che vi sono 77 milioni di risposte.
2)allego foto dell’atto di nascita degli spaghetti alla bolognese.
3) qui di seguito descrivo le fasi della scoperta dell’atto di nascita.
Nel 2015 due ricercatrici dell’Università di Bologna, Patrizia Bellentani e Giuliana Bertazzoni, concludono una ricerca sulla diffusione degli spaghetti alla bolognese nel mondo, ricerca che intitolano “Il restyling di una vecchia icona pop: La storia transnazionale degli Spaghetti alla bolognese.” Ed ecco la scoperta che cambia il destino, per meglio dire l’origine degli spaghetti alla bolognese. Le ricercatrici trovano sulla Stampa di Torino del 22 aprile 1898 la pubblicità di un albergo che si chiamava Hotel Ville et Bologne che pubblica sul giornale il menù del ristorante dove l’unico primo che compare sono gli “Spaghetti di Napoli alla bolognese”. Questo è l’atto di nascita degli spaghetti alla bolognese che partirono da Torino si diffusero in Italia, poi, al seguito degli emigranti italiani che si recavano verso le Americhe, l’Australia e la Francia, raggiunsero tutti i continenti e da cibi etnico italiano assunsero il ruolo di cibo internazionale.
( allego incipit della ricerca condotta dalle due Docenti universitarie).
4) allego fotografia del volume scritto dal Giornalista Roberto Fanchini nel 2022 dal titolo: Spaghetti alla Bolognese. Casa editrice digitale Dondolo del Comune di Modena. Trascrivo una frase tratta dalla prefazione: “Gli spaghetti alla bolognese sono talmente radicati nella vita quotidiana inglese da non poter essere messi in discussione: così è, anche se non vi pare”.
4)Woody Allen: (New York City 1935) Ve ne avevo parlato a proposito del film “Un colpo di Fortuna” 2024.
Lo gira in Francia. Nella trama, il protagonista, invitando la sua ex compagna di scuola a recarsi a casa sua, le propone: “Vieni a casa mia che ci prepariamo un piatto( Non francese) di Spaghetti alla Bolognese.”
Un piatto che il regista ha scelto non per omaggiare la gastronomia italiana ma perché lo conosce bene e sa che conosciuto in tutto il mondo. Gli Spaghetti alla bolognese compaiono anche nel film ”L’ Appartamento” (1960) del regista Billy Wilder: Jack Lemmon (il protagonista) li cita mentre li scola utilizzando una racchetta da tennis .
Ben venga una trasmissione sugli spaghetti alla bolognese invocata da Patrizio Roversi, su canale7. Finalmente potremmo mettere fine a questa telenovela!
Incipit del saggio condotta dalle 2 ricercatrici dell’università di Bologna Patrizia Battilani e Giuliana Bertagnoni 2015
Gli spaghetti alla bolognese, cioè con un condimento a base di carne macinata (il ragù), sono oggi un esempio di cucina internazionale servita in tutti i paesi del mondo. Nei supermercati di molti continenti è poi possibile comperare scatolette, vasetti di vetro e cartoncini contenenti il sugo per gli spaghetti alla bolognese, oppure l’intero piatto liofilizzato o surgelato. Pur essendo identificati come un piatto italiano, non sono mai stati accolti fra i prodotti del “made in Italy” né in alcuna gastronomia incentrata sui prodotti del territorio. Potremmo definirli l’icona pop della cucina italiana. La loro diffusione è il risultato di un processo transnazionale, che ha le sue origini proprio in Italia, ed è il risultato dell’interagire di due fenomeni, uno transregionale e uno transnazionale. Il primo ha a che fare con la contaminazione fra le tradizioni culinarie delle diverse città italiane che l’Unificazione del paese stimolò, il secondo con la creazione di un’economia etnica nei paesi di immigrazione da parte della comunità italiana.
- Stregherie, Circe e Medea a confronto tra fatti e scandali – 6 Agosto 2024
- Spaghetti alla Bolognese, la telenovela continua – 9 Luglio 2024
- Mostra Stregherie a Bologna: le streghe tornano in città – 9 Aprile 2024