Asado: la griglia dei Gauchos raccontata da Facundo Troche

Asado: la griglia dei Gauchos raccontata da Facundo Troche

ITALIA – Come Virgilio con Dante, Facundo Troche, in arte Dott.Asado, ci guida nel fantastico e sudamericanissimo mondo dell’Asado, l’arrosto tipico argentino. 

Conoscete le caratteristiche e la tradizione dell’asado argentino? Letteralmente, in italiano, significa “arrostito”, ed è uno stile di cottura che figura tra le più famose consuetudini gastronomiche del Sud America. L’Asado non è solo carne alla brace, è molto di più. È un’importante e sentitissima tradizione storica e sociale per un intero popolo.

La procedura prevede grigliature lente alle quali vengono sottoposte principalmente parti di maiale, manzo, capra e pecora, con marinature, aromatizzazioni e pratiche diverse da quelle che siamo abituati a vedere in Italia.

Per conoscere questo simbolo della cucina sudamericana abbiamo intervistato una vera eccellenza del settore. Si chiama Facundo Troche, è argentino vive in Italia da molti anni e nel Bel Paese  è famoso per il suo canale YouTube dai numeri monstre, Dott Asado, una vera e propria mecca per gli appassionati di carne e di questa meravigliosa tecnica di cottura.

Facundo ha un seguito incredibile, a dimostrazione del fatto che l’Asado sta prendendo piede anche qui da noi e recentemente è stato intervistato addirittura dal Tg2.

Conosciamo la sua storia, i suoi progetti futuri, ma soprattutto un po’ di curiosità sull’Asado.

Ciao Facundo, è un piacere averti tra le righe di MyWhere, anche se basta pronunciare il tuo nome per essere assaliti da una fame inenarrabile! Ci racconti cosa ti ha spinto ad aprire il tuo canale YouTube? 

Ciao a tutti! Il piacere è mio! Ho sempre avuto il pallino di creare contenuti video, di dedicarmi al sound e alle foto, è una passione, e da quando è nato YouTube, ho sempre voluto ideare un qualcosa di mio. Non è stato facile creare contenuti di qualità , il canale Dott. Asado rappresenta il mio terzo tentativo sul Tubo, ma con la passione e la buona volontà ce l’ho fatta.

Ti aspettavi tutto questo successo?

Assolutamente no, è stato tutto molto sorprendente. Credo che il lockdown abbiamo portato ad un’accelerata di tutti i canali dedicati alla cucina. La gente, non potendo andare al ristorante, ha voluto provare a far da sé. E girando in rete ha trovato il mio canale!

Ci parli del tuo primo incontro con l’Asado? 

In Argentina l’Asado significa famiglia, è una consuetudine domenicale. Il mio primo ricordo? Avevo 3 o 4 anni e mio padre sul terrazzo di casa a Buenos Aires mi chiese di aiutarlo a fare l’asado. Come dicevo si tratta di una tradizionale che si eredita e si tramanda. Cresci guardando tuo nonno o tuo padre che lo prepara, per poi provarci con i tuoi amici a 13-14 anni. Ho imparato guardando gli altri . Poi credo che a far la differenza sia sempre la passione.

Questo stile di cottura, poco conosciuto in Europa, è una delle consuetudini gastronomiche più note del Sud America, nonché un’importante tradizione storica e sociale per un intero popolo. C’è qualche altra gustosità tipicamente argentina che consiglieresti ad un italiano? 

Mi vengono subito in mente le Empanadas. Qui non sono molto conosciute, ma in Sud America e in Spagna sono amatissime. Il bello di questi piatti tipici sono le loro varianti in base alla posizione geografica. In ogni, caso si tratta di panzerottini ripieni di carne, prosciutto e formaggio. C’è chi le fa fritte e chi no, ma in tutte le forme sono davvero buone. In Argentina vengono utilizzate come antipasto prima di una grigliata. A me piacciono tantissimo.

Sempre restando sulla cucina argentina bisogna fare una precisazione. In alcune zone  la cucina rimanda molto all’influenza europea, penso ad esempio a Buenos Aires, ma ad esempio nella zona settentrionale al confine col Paraguay, la cucina è molto più “nativa”, più originale diciamo così. Qui possiamo trovare due tipologie di polenta, una che si taglia a bastoncini sulla griglia, buonissima, con soffritto di cipolla, latte, uova e formaggio, il tutto al forno. Ne viene fuori una tortina di polenta che si può mangiare come contorno con la carne.

Sempre restando alle polente, ce n’è un’altra tipologia composta da chicchi di mais frullati. Ne viene fuori un Soufflé di mais molto morbido. Una volta lo preparai per un evento in Italia. Non ne rimase neanche un pezzo.

Come si prepara un asado perfetto? Quali sono gli errori tipici che hai visto commettere nel fare l’asado, soprattutto in Italia? 

Bella domanda! E’ fondamentale avere passione e voglia. Non c’è una tecnica fissa come ti dicevo prima. In linea di massima, non bisogna mai avere fretta. E poi griglia sempre calda e carbonella ben accesa. La cosa più importante è gestire le temperature e regolarle,  e riuscire a capire di che temperatura di brace abbiamo bisogno. La griglia è un metodo antichissimo e si riesce a fare in modo rudimentale e semplice. Basta preservare la passione!

Recentemente ti abbiamo visto al TG2 raccontare la tua arte. Hai qualche tuo progetto futuro in merito all’asado?

Ho molti progetti, forse troppi! Vorrei scrivere un libro sull’asado e sulla sua storia. In Italia ce ne sono pochi, ho già iniziato a raccogliere informazioni e a fare ricerca, sono convinto che ne verrà fuori qualcosa di interessante.

Quando la pandemia sarà finalmente conclusa, mi piacerebbe proporre una serie di video dedicati ai grandi grigliatori e chef di ristoranti di carne in giro per il mondo. Pensavo di partire dall’Argentina ma visto il Covid, credo che opterò per la Spagna dove ci sono 2-3 ristoranti di top livello mondiale nel campo della carne alla brace.

Infine, sempre per il prossimo anno, vorrei produrre il mio modello di barbecue. Sarebbe bello perché unirei alla mia passione il mio amore per la creatività. Siamo in work in progress. Vediamo cosa succede!

COME SEGUIRE DOTT ASADO – FACUNDO TROCHE

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Paolo Riggio

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