Stroncati! Quando un film può rovinarti la carriera

Stroncati! Quando un film può rovinarti la carriera

HOLLYWOOD – Scopriamo insieme quali sono i 10 film che hanno distrutto (o quasi) la carriera di alcune delle più grandi stelle cinematografiche americane. Alcuni si sono ripresi è vero, ma quanta fatica!

La soleggiata e variopinta Hollywood pullula di attori e attrici fenomenali e dal talento inestimabile. Ce n’è per tutti i gusti, dagli astri nascenti ai mostri sacri, dalle dive ai sex symbol. Ma attenzione! La popolarità e il successo non sono eterni, e basta poco, pochissimo per perdere tutto o per mettere tutta una carriera in discussione. Basta uno scandalo, uno scheletro nell’armadio, o ancora peggio, un ruolo sbagliato. Sono davvero molti i film che hanno distrutto o almeno compromesso la carriera agli attori di Hollywood, film che hanno costretto interpreti validissimi o famosissimi a una brusca frenata di popolarità. Alcuni non si sono mai ripresi, altri hanno ripiegato su qualcos’altro, altri ancora, più fortunati o determinati, sono riusciti a risalire dopo non poche peripezie.

Scopriamone alcuni nella nostra consueta Top 10.

10) Chris O’Donnel – Batman & Robin

Alla fine degli anni 90 l’allora giovane Chris era considerato tra i principali astri nascenti del firmamento hollywoodiano. Un attore solido, bello, che non guasta, e capace anche di divertire all’occorrenza. Tutte caratteristiche perfette per interpretare Robin, il giovane partner d’avventure di Batman. Mai calcolo si rivelò più errato. Il film Batman & Robin fu talmente brutto che rischiò quasi di uccidere il franchise dell’Uomo Pipistrello, a causa di una sceneggiatura raccapricciante e da un’estetica kitch che probabilmente non dimenticheremo mai. A farne le spese più di tutti fu proprio Chris O’Donnel, che da giovane promessa si ritrovò nell’anonimato più assoluto per molti anni. La vetrina cinematografica per lui è definitivamente tramontata; oggi l’attore 47 enne recita nella serie tv NCIS, e compare saltuariamente con piccoli ruoli in telefilm minori.

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9) Cuba Goodin Jr. – Boat Trip

La lista degli attori stroncati da un film può avvalersi anche di un Premio Oscar. Nella seconda metà degli anni 90′ Cuba Goodin Jr. era a dir poco lanciatissimo dopo la statuetta come miglior attore non protagonista ottenuta nel 97′ per Jerry Maguire. Il suo cachet era arrivato addirittura a 10 milioni di dollari a film, e tra le sue performance più significative si ricordano quelle in Qualcosa è cambiato, Men of Honor, Al di là dei sogni e Pearl Harbor. E poi cosa successe? Beh, Cuba nasce come comico e voleva fortemente tornare al suo genere d’origine. Fu scritturato per il film Boat Trip, un flop clamoroso sia per la critica che al botteghino e da lì in poi, l’attore afroamericano si ritrovò a sgomitare in produzioni di terz’ordine come Il Campeggio dei Papà e Rat Race. Dopo molti anni di successo inesistente e di difficoltà, Cuba ha fatto il suo ritorno sul piccolo schermo interpretando OJ Simpson nella serie targata FX. I picchi degli anni ’90 sono lontani, ma è già qualcosa.

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8) Geena Davis – Corsari

Quando tuo marito ti chiama a interpretare un ruolo, rifiutare è davvero difficile. Ma a posteriori, Geena Davis, se avesse saputo che quel film gli avrebbe distrutto la carriera e che suo marito l’avrebbe lasciata solo 2 anni dopo, forse, avrebbe agito diversamente. Perché la Davis fino al film Corsari (1995) era una davvero al top di Hollywood. Bellissime o fortunatissime le sue interpretazioni in Thelma & Louise, Eroe per caso e Ragazze Vincenti. Corsari, pessimo, pessimo film, non portò soltanto a un incasso tra i più disastrosi di sempre, ma causò addirittura il fallimento della casa di produzione, la Carolco. Beh che dire, un fallimento totale! Negli anni successivi la Davis si allontanò dalle scene e si buttò anima e corpo nell’attivismo politico. Successivamente, a metà degli anni 2000′, l’abbiamo rivista in alcune serie tv, tra cui Grey’s Anatomy e Una Donna alla Casa Bianca.

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7) Sylvester Stallone – Copland

Questo è il ruolo della mia vita”. Così Stallone si espresse, subito dopo essere stato scritturato nel film Copland, che lo vedeva finalmente in un ruolo drammatico e affiancato a mostri sacri come Robert De Niro e Harvey Keitel. Sly non stava attraversando un periodo eccezionale della sua carriera. I suoi ultimi lavori non avevano ottenuto grandi numeri e l’attore italo-americano era convinto di tornare ai fasti del passato proprio grazie a Copland. Il suo ottimismo continuò anche dopo la distribuzione del film; la pellicola ottenne infatti un discreto successo al botteghino e fu accolto positivamente dalla critica. E allora, cosa successe per rovinare tutto? Per rispondere a questa domanda ci affidiamo a un’intervista rilasciata qualche anno fa proprio dallo stesso Stallone: “Il successo del film fu ottimo e tutti lodarono la mia interpretazione drammatica. Presi 20 kg e mi immedesimai nel mio personaggio, un depresso sconfitto dalla vita in grande difficoltà. Anche De Niro mi fece tantissimi complimenti durante le riprese. Ma dopo, a Hollywood non mi chiamò più nessuno. I produttori con i quali avevo lavorato precedentemente mi dicevano che non sapevano più quale versione di me volessi interpretare, se un ruolo drammatico o un ruolo da action star. Fu terribile e per 10 anni la mia vita lavorativa si trovò in uno stallo difficilissimo da gestire. Per risalire dovetti fare come all’inizio, ossia fare tutto: dalla produzione, alla regia, dall’interpretazione alla sceneggiatura”. Che strano questo mondo di Hollywood!

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6) Sharon Stone – Basic Instinct 2

Basic Instinct è senza dubbio il film chiave della carriera di Sharon Stone. Una pellicola capace di esaltarne le qualità recitative e di innalzarla a icona della sensualità americana negli anni ’90. Quattordici anni dopo, forse per gratitudine, la Stone accettò di interpretare di nuovo la terribile Catherine Tramell nel sequel Basic Instinct 2 (uscito nelle sale dopo aver transitato in un limbo produttivo per 5 anni). Il film però fu un disastro, il pubblico lo disprezzò e la critica non fu da meno. L’attrice non aveva particolari colpe, i limiti della pellicola erano soprattutto legati a una sceneggiatura a dir poco discutibile; da allora però non fu più neanche considerata per ruoli importanti, i produttori di Hollywood non la ritenevano più capace di attirare il grande pubblico. Un peccato. La Stone commentò il tutto con una certa amarezza: “Ho fatto una grande carriera in tutto e per tutto, mi è piaciuto tutto, tranne la conclusione. Avrebbe meritato un finale migliore”.

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5) Eddie Murphy – Pluto Nash

Mantenere il successo per tutta la carriera è davvero difficile e per un comico lo è ancora di più, ma davvero in pochi si aspettavano una decadenza così significativa per la carriera del grande Eddie Murphy. I numeri parlano chiaro, negli anni 90′ Eddie Murphy era il vero re della commedia americana, con un successo al botteghino dopo l’altro e un cachet da 30 milioni di dollari a film. Quando arrivi in cima puoi solo scendere, e la caduta, anzi il tonfo per quanto riguarda Murphy avviene nel 2002 con il clamoroso flop del film Pluto Nash. 120 milioni di dollari di budget e SOLO 7 di incasso. Un flop senza precedenti che causò addirittura il fallimento della casa di produzione CastleRock e i Razzie Awards (gli Oscar per i peggiori film per intenderci) per Eddie come peggior attore dell’anno. Molti critici, inoltre, lo definiscono ancora oggi come il peggior film di sempre. Da allora la carriera di Murphy non è più stata la stessa. Progetti rilevanti nessuno, successi meno che mai.

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4) Halle Berry – Catwoman

Un altro Premio Oscar nella lista. Halle Berry nei primi anni 2000, aveva davvero tutto: celebrità, successo, offerte incredibili e tanto clamore intorno alla sua figura di sex symbol. Poi però arrivò Pitof, regista e costumista francese che le propose il ruolo di Catwoman, la femme fatale di Batman. Il progetto fu pubblicizzato in grande stile e suscitò grande attesa negli appassionati. Il risultato però fu tra i peggiori. Neanche il talento cristallino della Berry riuscì a valorizzare una pellicola goffa e disastrosa che fece razzia di premi ai Razzie Awards. La Berry, povera e malcapitata in questo caso, non fu risparmiata dalle critiche e la sua carriera ne risenti parecchio; non tanto in termini economici, di ruoli la Berry in questi anni ne ha interpretati eccome, quanto in termini di rilevanza. Da allora non ha più ricevuto offerte di ruoli da protagonista. Andate a controllare se non vi fidate!

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3) Demi Moore – Streaptease

1996. Demi Moore è al top del top dopo il successo planetario di Ghost e accetta 12 milioni di dollari per spogliarsi in un film. Un’enormità all’epoca, ma una lauta consolazione per lei; la pellicola diretta da Andrew Bergman si rivela un flop clamoroso e totalizza la bellezza di 6 Razzie Awards, tra cui proprio quello di peggior attrice per la Moore che sparì letteralmente dalla circolazione. La critica non fu da meno nella stroncatura e definì Streaptease “un triste tentativo di lucrare sulla bellezza di Demi Moore, senza però costruire un film degno di questo nome intorno al suo corpo mozzafiato”. L’attrice allora 34 enne riuscì a risollevarsi (ma mai a riprendere completamente la popolarità di un tempo) con Soldato Jane.

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2) Kevin Costner – Waterworld

E’ un po’ triste vedere Kevin Costner oggi accettare praticamente qualsiasi ruolo gli venga proposto, anche la pubblicità di una marca di tonno in scatola. Ed è ancora più triste se si pensa che l’attore classe 1955, un tempo fosse il vero golden boy del cinema hollywoodiano, con successi a ripetizione nel suo curriculum da far impallidire ogni rivale della sua epoca. Balla coi lupi, Gli Intoccabili, Robin Hood e il romanticissimo Guardia del Corpo. Incassi pazzeschi. Numeri da capogiro. Ma attenzione, la trappola è dietro l’angolo e in questo caso si trova in fondo al mare.

La notorietà di Kevin naufragò clamorosamente nel 1995 quando accettò il ruolo da protagonista in Waterworld, kolossal da 175 milioni di dollari di budget ambientato in un mondo marino alternativo che definire osceno è dire poco.

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1) John Travolta – Battaglia per la Terra

Chiudiamo la nostra classifica col nome più altisonante di tutti. John Travolta di alti e di bassi nella sua carriera ne ha visti tanti. Ad onor suo c’è da dire che il ragazzo del sabato sera in qualche modo se l’è sempre cavata. Ma c’è stata una volta che se l’è vista davvero brutta! A metà degli anni ’90 John rifiuta film clamorosi come Forrest Gump e Apollo 13 (Tom Hanks ancora ringrazia) e abbraccia contemporaneamente la causa Scientology, che per lui diventa una vera ragione di vita, un’ossessione. E si sa le ossessioni sono la rovina delle star. Nel 2000 butta corpo e anima nel film Battaglia per la Terra, tratto da un romanzo del fondatore di Scientology Ron Hubbard. Risultato? La pellicola è ancora oggi uno dei film più criticati e derisi dell’intera storia del cinema, oltre che un fallimento commerciale con pochi eguali. Gli anni a seguire per Travolta furono davvero bui e solo ultimamente il divo sembra essersi ripreso, non tanto artisticamente (pochi i capolavori, anzi nessuno!) quanto economicamente, grazie a ruoli di sicuro impatto per il grande pubblico.

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Se vi è piaciuto il tema date un’occhiata cliccando qui al nostro articolo sui più grandi flop dei film sui supereroi di sempre!

Paolo Riggio

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