Oggi 3 dicembre ricorre la Giornata Internazionale per i diritti delle persone affette da Disabilità

Oggi 3 dicembre ricorre la Giornata Internazionale per i diritti delle persone affette da Disabilità

MONDO – Se è vero che negli ultimi anni, ogni giorno è diventato perfetto per celebrare una giornata internazionale e rendere omaggio ai temi più vari, il 3 dicembre ha sicuramente un motivo ancora più profondo di esistere. Parliamo della Giornata Internazionale della Disabilità.

Dopo la Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù svoltasi ieri, 2 dicembre, anche oggi si tocca un tema di non poca importanza, quello delle persone affette da Disabilità.

Dalla piu’ recente ricerca dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) avvenuta nel 2019, si stima infatti che circa 1,1 miliardi di persone in tutto il globo siano affette da una disabilità (partendo dalle meno invalidanti fino alle piu’ gravi), pari al 15% della popolazione mondiale.

Dato non positivo, soprattutto se si fa un veloce confronto con il rapporto emesso dalle Nazioni Unite nel 2009, in cui la disabilità toccava da vicino 1 persona su dieci nel mondo, ben 5% in meno rispetto ad oggi.

Ma restringendo il campo ed approfondendo ulteriormente, vediamo quali sono gli ultimi dati riguardanti l’Unione Europea: la percentuale delle persone disabili è valutata dal Forum europeo della disabilità fra il 10 e il 15%, per un totale di almeno 50 milioni di persone.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, l’Istat riferisce che la popolazione disabile presente sulla penisola è di circa 2,6 milioni di persone, ovvero circa il 4,8% del totale della popolazione.

Questi però, non sono gli unici dati preoccupanti: non bisogna dare per scontato che in alcuni paesi del mondo, infatti, le persone affette da disabilità non hanno pari possibilità rispetto ai paesi piu’ industrializzati; l’80% del totale di queste persone vive in paesi in via di sviluppo.

Si parla dunque di casi in cui fondi, pensioni di disabilità, accesso alle cure, alle strutture e alla riabilitazione non sono così facili da ottenere; a questo si aggiungono i già esistenti problemi di fondo quali malnutrizione, povertà, analfabetismo, disoccupazione, diritti civili non sempre rispettati e politiche sociali spesso inesistenti. Questi paesi, inoltre, non sono ancora stati raggiunti dalle sofisticate ricerche scientifiche e dai progressi tecnologici che nei decenni passati hanno oggettivamente migliorato la qualità della vita della maggior parte della popolazione colpita da disabilità (vedi protesi di ultima generazione, robot, microchip, cure sperimentali, e cosi’ via).

Per iniziare… cosa significa disabilità?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo chiedere aiuto ancora una volta all’OMS, che ne ha dato una definizione chiara e concisa: “si intende disabilità una qualsiasi restrizione o carenza della capacità di svolgere un’attività nel modo e nei limiti ritenuti normali per un essere umano”

A questo proposito, sapevate che esistono ben quattro tipologie differenti di disabilità?

Ebbene sì, il termine disabilità è incredibilmente generico e porta sotto di sé una suddivisione molto più specifica nelle seguenti categorie:

– disabilità sensoriale (meno conosciuta ma pur sempre presente. Si tratta della disabilità che colpisce uno o piu’ dei nostri 5 sensi; Un esempio? Tra i problemi che affliggono la maggior parte della popolazione, ci sono quelli legati alla vista: si calcola che circa 2 milioni di persone in Italia sia affetto da cecità totale o parziale (pari al 15% del totale), o sia ipovedente (il restante 85%));

– disabilità psichica;

– disabilità motoria (maggiormente riconosciuta e che riguarda problemi prettamente fisici e di movimento)

– disabilità intellettiva (che affligge persone dotate di minore o piu’ lenta capacità intellettiva, tra cui gli autistici, in modo particolare).

Tutte e quattro le diverse tipologie si possono manifestare in percentuale di gravità differente fin dalla nascita, oppure comparire in qualsiasi momento della vita per cause genetiche, oppure in seguito a incidenti, malattie o altre condizioni di salute degenerative.

Confrontando le percentuali che affliggono la popolazione secondo quest’ultima suddivisione, risulta che la maggior parte delle persone sia affetta da disabilità motoria, che non a caso è anche la prima forma di disabilità nell’immaginario comune, seguita (con una minima distanza) da quella intellettiva; per lasciarvi alcuni dati, si stima, ad esempio, che in Italia la percentuale di persone affette da autismo sia l’1%, ma che le loro qualità ed aspettativa di vita siano incredibilmente migliorate rispetto a pochi decenni fa, permettendo a coloro che ne sono affetti, di svolgere i piu’ semplici compiti quotidiani, fino a specializzarsi e lavorare in ambiti diversi, studiare in completa autonomia, vivere da soli, e non solo.

Non a caso è ampiamente incrementata la nascita di associazioni, Onlus ed organizzazioni sparse in tutto il territorio italiano che si occupano delle persone affette da autismo fin dalla primissima infanzia, aiutando i pazienti a crescere ed assistendo i genitori nelle diverse fasi della vita; tra queste, citiamo ad esempio: “Edscuola”, “Fondazione Bambini e Autismo”, “Genitori e Autismo Onlus”, ecc….

Per quanto si tratti di un tema che tocca la maggior parte, se non addirittura quasi tutte le famiglie nel mondo, ci sono molti aspetti di cui ancora non si parla apertamente e liberamente, nonostante si siano verificati enormi passi in avanti rispetto al passato in onore della parola “inclusività”, resa grande protagonista di battaglie, racconti, programmi, articoli e progetti degli ultimi tempi.

Giungendo alle conclusioni, se lo scopo principale di questa giornata è tenere alta la dignità (e la bandiera) delle persone affette da disabilità, c’è un lato nascosto ancora più toccante dal quale  prendere spunto: chiunque sia affetto da queste problematiche porta con sé una storia, unica ed irripetibile, cosi’ come un percorso ed una crescita personale sempre diversi, caratterizzati da forza e grande sensibilità. Proprio per questo, quelli sopra elencati sono solo alcuni dei mille motivi per i quali è sempre piu’ importante approfondire l’argomento e far sì che la popolazione possa essere sensibilizzata sulla tematica, tenendo viva la speranza di un pianeta dove prima o poi, ogni individuo avrà pari opportunità e identiche tutele a riprova che la vita non conosce ostacoli.

Per oggi vi segnaliamo a ROMA:

Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, ospiterà il 3 dicembre (dalle ore 16.00 alle ore 18.00), nell’ambito della Giornata internazionale delle persone con disabilità, IL SUONO DEI SENSI– laboratorio di percussioni per bambine e bambini sordi e udenti diretto da Marco Testoni. (immagine in homepage).

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Vi consigliamo qui quattro link utili:

 

Testo di Chiara Fogliati

Autore MyWhere

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