FROSINONE – Nell’ambito delle giornate dedicate al Premio Marcello Mastroianni, in occasione della prima presentazione del volume, “Marcello Mastroianni. Il divo gentile” ho incontrato l’autrice Barbara Rossi. A Fontana Liri, in Ciociaria in provincia di Frosinone, nella città natale del grande attore, si è tenuto l’evento di apertura di un fine settimana di celebrazioni per il centenario. Qui venerdì 27 settembre, al Centro Studi Marcello Mastroianni, Barbara Rossi con l’editore Gianni Gremese, ci hanno illustrato i vari aspetti del personaggio.
Il Divo Gentile è un corretto epiteto per il grande Marcello Mastroianni. È anche il titolo del libro di Barbara Rossi, edito Gremese, un omaggio al grande attore italiano, raccontato attraverso un ritratto intimo e affettuoso. L’autrice esplora la carriera cinematografica di Mastroianni, soffermandosi sulla sua eleganza e sulla naturalezza con cui interpretava ruoli complessi, rivelando anche aspetti meno noti della sua vita privata. Il libro unisce aneddoti, fotografie e testimonianze, celebrando la personalità gentile e discreta di un’icona del cinema internazionale. In occasione del weekend dedicato al centenario di questa icona ho avuto l’opportunità di intervistare l’autrice Barbara Rossi.
L’intervista all’autrice di “Marcello Mastroianni, il Divo Gentile”
Come è nata l’idea di scrivere un libro su questa icona del cinema italiano e internazionale ?
L’idea è nata, anche grazie alla disponibilità e alla fiducia dell’editore Gremese, dalla passione per il cinema nostrano dagli anni 50′ in poi, che – nato dalle ceneri del Neorealismo cinematografico del secondo dopoguerra – ha raccontato nei decenni, spesso sotto forma di commedia, vizi e virtù di noi italiani. Fra i tanti volti di attori e di attrici che hanno incarnato questa irripetibile stagione del nostro cinema, due hanno colpito in particolar modo il mio immaginario: una è Anna Magnani e l’altro Marcello Mastroianni.
Che ritratto esce di Mastroianni in questo libro? Tracci più un profilo personale o professionale?
Credo che in questo libro emerga – come bene asserisce il titolo, “, Il divo gentile” – un ritratto sfaccettato e vario sia del Mastroianni attore che dell’uomo. Il mio è un racconto che incrocia più volte e la dimensione artistica e quella umana, esistenziale.
Cosa può scoprire di nuovo il lettore a proposito dell’uomo?
Il lettore del mio libro ha modo di scoprire il lato più in ombra, più riservato e discreto del carattere di un grande attore, un divo internazionale acclamato in tutto il mondo per la sua seduttività e bravura, eppure, nello stesso tempo, persona sensibile, timida addirittura, dall’enorme garbo e signorilità e dalle molte irresolutezze…
Da quanto tempo ti interessavi alla figura di Mastroianni? E quanto tempo hai dedicato alla scrittura de “Il Divo Gentile”?
Ho incrociato più volte, durante il mio percorso di critica e studiosa di cinema, la figura d’attore di Marcello Mastroianni, a partire proprio da quel film – “Correva l’anno di grazia 1870″‘ di Alfredo Giannetti (1972) – che ha sancito lo straordinario incontro tra lo stesso Mastroianni e una Anna Magnani al lumicino della sua lunga carriera. Poi, l’approssimarsi del centenario ha stimolato ulteriormente il desiderio di raccontare questo “divo gentile”, approfondendo il discorso critico su di lui. Ricerche e raccolta di materiali a parte, devo dire che la genesi di questo lavoro non è stata troppo lunga. L’inizio della scrittura è stata la parte per me più ostica, ma – una volta trovata la chiave narrativa – tutto è filato via senza intoppi.
Immagino che la passione per il personaggio di Mastroianni abbia contribuito ad alimentare la tua passione per il cinema, è così?
Diciamo che le due passioni si sono alimentate e continuano ad alimentarsi reciprocamente.
Dopo la prima pubblicazione di critica cinematografica su Anna Magnani nel libro “Un’attrice dai mille volti tra Roma e Hollywood” ora un’altro grande interprete del cinema italiano, ne hai già in mente uno su un’altra icona?
Ho qualche idea in mente, ma preferisco non parlarne, al momento, per scaramanzia! Mi piacerebbe, visto anche l’apprezzamento del volume dedicato ad Anna Magnani, tornare a raccontarla, ma in una modalità più vicina al romanzo che al saggio. E poi, dopo Marcello, chi lo sa! Da cinefila, attendo nuovi “innamoramenti” artistici lungo il mio cammino!
Hai avuto contatti con la ex moglie Caterine Deneuve e la figlia Chiara? O comunque sono informate della pubblicazione? L’hanno riconosciuta o autorizzata?
L’unica figlia ancora vivente di Mastroianni, Chiara, è a conoscenza di questo lavoro, che uscirà anche in versione francese: le abbiamo spedito una copia del libro…spero che lo apprezzerà nell’aver provato a raccontare, tra saggio e romanzo, con estrema delicatezza e rispetto anche per la dimensione più privata, vita e parabola artistica del celebre papà.
In homepage la presentazione del libro su Marcello Mastroianni di Barbara Rossi con l’editore Gianni Gremese, il critico cinematografico Gerry Guida e Santina Pistilli, presidente del Centro Studi Marcello Mastroianni di Fontana Liri.
Napoletana fino alla milionesima generazione (dal 1.400), nobile d’animo ma non più per albero genealogico, viaggiatrice e curiosa delle bellezze e delle stranezze del mondo riporto tutte le mie impressioni attraverso tutti i sensi che abbiamo e che vogliamo usare. Di estrazione e definizione “fondista”. Azzurra di nuoto per tutte le distanze più lunghe e massacranti che vi possono venire in mente. La fatica è il mio karma. Mai nulla regalato, tutto conquistato. La comunicazione e la pubblicità sono la mia anima, la moda la mia vita presente e futura. Vivo in un paese bellissimo dal quale desidero sempre di allontanarmi, per tornare e riassaporare i profumi ed i sapori. La mentalità e l’amore sono anglosassoni, ma d’altronde si sa, i Borboni sono stati dominati dai francesi come gli inglesi e gli spagnoli, quindi le mie origini ed il mio essere è globale, sono bastarda dentro.