Sei grande, grande, grande! Gli 81 anni di Mina

Sei grande, grande, grande! Gli 81 anni di Mina

ACCADDE OGGI – Nel mese in cui celebriamo la Donna in tutte le sue forme, non potevamo non raccontare e omaggiare la carriera e l’influenza della Tigre di Cremona. Mina oggi compie 81 anni e resta grande, grande, grande.

Mina? Semplicemente la cantante bianca più importante di sempre”. A dirlo fu Louis Armstrong. “Pagherei qualsiasi cifra per vederla esibirsi negli USA”. Esclamò una volta Sinatra in un’intervista. O ancora De André, che cercò così di spiegare il suo talento inspiegabile: “Ha la musica nel Dna, le evoluzioni vocali, bassi, picchiati, i grappoli di note, le vengono naturali come se dovesse parlare. E’ il talento: conoscere prima di sapere”. Per Jannacci invece da aggiungere c’era ben poco: “Vabbè, Mina è Mina”, mentre per Dario Fo assistere a un concerto di Mina significava vivere un’esperienza totale, non solo canora, di una valenza unica e irripetibile: “Quel suo modo di muoversi, apparentemente fuori tempo, l’alzare le braccia e farle roteare come in una serie di pose plastiche, sono cose solo sue, che arrivano prima ancora della voce”.

Mina nella sua casa a Cremona nel 1959. Aveva 19 anni

Oggi, giovedì 25 marzo, Mina compie 81 anni. Dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi l’artista ha interpretato 1.500 canzoni, vendendo oltre 150 milioni di dischi, un numero in costante aumento. Impossibile elencare qui tutti i riconoscimenti ottenuti nel corso di una carriera ineguagliabile, non solo per le sua canzoni, ma anche per il ruolo centrale che ha avuto nella storia della televisione italiana.

L’IMPORTANZA E L’INFLUENZA DI MINA

È rimasta una protagonista assoluta della ribalta musicale anche da quando, nel 1978 come detto in precedenza, ha scelto di autoesiliarsi dalle apparizioni pubbliche per vivere una vita più tranquilla. Ne aveva davvero bisogno, dopo un ventennio passato sotto i riflettori: amata, seguita, idolatrata, ma anche spiata e giudicata dall’Italietta benestante degli anni Sessanta. Le vicissitudini della sua tormentata vita privata – due figli da due uomini diversi, i gravi lutti di un fratello e di un ex marito entrambi morti sulla strada – hanno a lungo alimentato le chiacchiere di tutto un paese, affiancando i clamorosi successi artistici che la Tigre di Cremona intanto collezionava uno dopo l’altro: non solo su vinile, ma anche in indimenticabili stagioni televisive (impossibile dimenticare, per esempio, l’esibizione live con Lucio Battisti a “Teatro 10”, nel 1972).

Poi, con la sparizione dalle scene, il Mito si è celebrato attraverso l’arte e la grafica. Mina con l’arte della grafica e della cultura contemporanea ci ha regalato nel tempo anche tutte le sfaccettature della sua maestria attraverso le immagini create da Gianni Ronco. L’immagine di Mina si è evoluta nel tempo di pari passo con le sue melodie mostrandoci sempre aspetti inediti e sorprendenti sulle copertine dei suoi dischi. Mina ha demandato così, al pubblico che amerebbe vederla dal vivo, un immagine bidimensionale.

Il suo volto cambia di volta in volta sulle copertine degli album, ma la sua voce rimane miracolosamente intatta nel tempo, elargita al pubblico con la cadenza regolare di una produzione musicale ampia e versatile.

OLTRE 40 ANNI VISSUTI LONTANO DAI RIFLETTORI

Mina con Nino Donzelli

Insomma, aggiungere qualcosa di sensato, di appropriato e originale su Mina è sempre difficile. In Italia è quasi come una religione, un rito e parlarne risulta quasi blasfemo. Perché Mina è Mina, forse non la più grande cantante bianca di sempre ma sicuramente la migliore della storia del nostro paese. Un genere alla Mina? Non esiste! Non puoi scrivere alla Mina, lei ha cantato tutto, tango, rock, jazz, musica napoletana. Mina era, è e sarà sempre un’icona, della tv italiana, della moda e naturalmente della musica, con il suo fuoristrada al posto delle corde vocali, la sua personalità canora e artistica che definire complessa è forse poco, una personalità capace di misurarsi con ogni stile di canzone, imprimendovi una cifra inconfondibile. I grandi mezzi naturali e le forti sfumature espressive ne hanno fatto l’interprete ideale dei maggiori autori italiani.

Mina 81 anni
Mina e Corrado Pani nel camerino di un teatro (1963)

81 anni, 60 e passa di carriera, oltre 40 vissuti lontano dai riflettori. Le 81 candeline di Mina rappresentano un anniversario dall’importanza mastodontica, impossibile da non tributare. E anche se con un velo di tristezza e nostalgia, a Mina facciamo tanti auguri, auguri grandi grandi grandi, anche perché la tristezza in realtà è più nostra che sua. Lei in questi anni ha vissuto una vita “normale”, come voleva lei, lontana da tutto ma sempre vicina alla sua grande passione e al suo inestimabile talento.

Mina

Paolo Riggio

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