Imparare a suonare la chitarra su YouTube: intervista a Claudio Cicolin

Imparare a suonare la chitarra su YouTube: intervista a Claudio Cicolin

ITALIA – Continuiamo il nostro viaggio su YouTube tornando ancora una volta a parlare di musica. Ecco la nostra intervista a Claudio Cicolin che sul suo omonimo canale YouTube offre  trucchetti, dritte e consigli pratici per imparare a suonare la chitarra avvicinando migliaia di persone ad uno degli strumenti più amati e praticati.

Passione, competenza e qualche “buon” maestro. Claudio Cicolin è il creatore del canale dedicato alla didattica per chitarra più visto in Italia, un vero centro di addestramento per aspiranti chitarristi ma anche un luogo di culto sul Tubo per conoscitori medi della materia e per esperti. Prima di arrivare al successo su YouTube, Cicolin ha collaborato con numerosi musicisti alto livello, pubblicando con il gruppo Dalaila 3 album apprezzatissimi da pubblico e critica apparendo sul mitico Supersonic di Mtv e su Bande Sonore di Italia 1, fino ad arrivare alla vittoria del trofeo Roxy Bar di Red Ronnie.

Esperienza sul campo sì, ma anche tanta didattica. Nel 2012 fonda nella sua città la Legnano Guitar School (molto improntata sul rock) e da vita al portale Lezioni di Chitarra, ancora oggi uno dei principali punti di riferimento per gli appassionati.

Per conoscere la storia di Claudio Cicolin e per apprendere qualche consiglio su come imparare a suonare la chitarra, per sapere cosa ne pensa dei talent e chi reputa tra i migliori chitarristi di sempre, ecco la nostra intervista con lui.

Come ti è venuta l’idea di creare un canale YouTube? Quali sono i tuoi obiettivi?

L’idea è venuta da un mio allievo “fisico” che mi ha detto “hey Claudio, perchè non butti su YouTube qualche video con le tue lezioni?” – Ho seguito il suo consiglio! I miei obiettivi sono quelli di avvicinare le persone alla chitarra e soprattutto di farlo usando un linguaggio musicale che sia comprensibile a più persone possibili.

Chitarrista, arrangiatore, insegnante. Come ti piace definirti? 

Credo che il termine che mi descriva meglio non sia tra quelli citati, ovvero musicista. Non riesco a vedere le varie componenti a compartimenti stagni, sono tutte sfaccettature che mi appartengono. Negli ultimi anni mi sono sicuramente concentrato molto sulla veste di insegnante, ma sono sempre pronto a sfoggiare anche le altre.

Ci racconti il tuo percorso extra YouTube legato al mondo della musica?

Le cose più importanti le ho fatte con la mia ex band, i Dilaila: con loro abbiamo dapprima vinto il trofeo “Roxy bar” da Red Ronnie, e poi pubblicato quattro dischi e suonato in giro per l’Italia. Poi mi piace comunque molto la dimensione più intima del blues nei piccoli club, attività che porto avanti anche adesso.

Il tuo canale è più indirizzato agli esperti o a chi vuole cominciare con la chitarra? 

Alcune persone pensano che io faccia cose rivolte per lo più ai principianti, in realtà il baricentro è spostato su un livello intermedio. Ho pubblicato contenuti di tutti i tipi e per tutti i livelli, ma il mio follower-tipo è un chitarrista di livello intermedio che suona già da diversi anni.

Qual è il consiglio principale che ti senti di dare a chi vuole imparare a suonare la chitarra?

Di trovare il giusto equilibrio tra suonare ciò che piace ed appassiona e darsi un minimo di rigore con un piano di studio ed esercizio. Se si è in grado di farlo da soli benissimo, altrimenti è necessario affidarsi ad un corso che sia fisico o online.

Mark Knopfer

Ci fai una top 10 dei migliori chitarristi di sempre? Insomma, quali sono quelli che non puoi non ascoltare?

Si, li ho anche raccolti in un mio video, li cito senza un ordine preciso: Ian Anderson dei Jethro Tull sull’acustica, Mark Knopfler, Nuno Bettencourt degli Extreme, Johnny Marr degli Smiths, Yngwie Malmsteen, Maurizio Solieri, Jimmy Page, David Gilmour,  Bernard Butler dei Suede, Jonny Greenwood dei Radiohead.

In Italia i talent o i festival sembrano essere l’unica via per riuscire a sfondare nel mondo della musica. Esiste una terza via? Cosa ne pensi di queste manifestazioni? 

Trovo che siano prodotti ben realizzati e ottimi sul piano dell’intrattenimento, ogni tanto mi capita di vedere qualche puntata di X-Factor. Ma mi sembra che la vera cosa forte di questi show siano i giudici, quindi gente già affermata, più che i partecipanti. Il problema poi è che sono fuochi di paglia: si da un’enorme esposizione a ragazzi che spesso hanno anche talento come performer, ma non un discorso artistico alla base. Quindi poi si dimenticano in fretta, a prescindere dalla collocazione discografica o promozione che vengono fatte.

COME SEGUIRE CLAUDIO CICOLIN SU YOUTUBE E NON SOLO

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Paolo Riggio

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