My Life in Trek, Marika Ciaccia: “Così ho trasformato il mio amore per il trekking in un lavoro”

My Life in Trek, Marika Ciaccia: “Così ho trasformato il mio amore per il trekking in un lavoro”

MONDO – In un mondo che si muove all’impazzata e alla velocità della luce la soluzione è camminare, rallentare e godersi i particolari. Lo sostiene Marika Ciaccia, creatrice del progetto My Life in Trek, un esempio di energia, rinascita e vitalità a suon di… camminate.

Ricordate quella scena in cui Forrest Gump decide di mettersi tutto alle spalle e inizia a correre traversando in lungo e in largo gli Stati Uniti? Bene, la storia che stiamo per raccontarvi, magari non nella forma ma nella sostanza sì, ricorda un po’ quella scena mitica del film di Robert Zemeckis. È la storia di Marika Ciaccia, creatrice di My Life in Trek, un progetto che si consuma su YouTube, Facebook, Instagram e sul suo blog con un successo in continua crescita: “Il mio obiettivo è aiutare le persona ad avvicinarsi alla natura abbandonando la zona comfort in cui si sono crogiolate per troppo tempo”, ripete spesso.

Marika a differenza di Tom Hanks non corre, bensì cammina. Cammina in giro per il mondo, immergendosi nella natura incontaminata, cammina per passione e per lavoro. Grazie al suo spirito e alla sua energia, è diventata negli ultimi anni una vera e propria influencer del mondo del trekking.

Dietro una scelta così particolare c’è, come spesso succede, un difficile trascorso. Dopo aver temuto di non poter più camminare come avrebbe voluto a causa di una malattia, Marika Ciaccia ha lottato e ha vinto la sua battaglia e oggi è a tutti gli effetti una camminatrice con la c maiuscola.

Se volete conoscere la storia di Marika e di My Life in Trek date un’occhiata all’intervista che ha rilasciato per MyWhere.

Marika a Livigno. Foto dalla pagina Facebook di My Life in Trek

Ciao Marika è un piacere averti tra le righe di MyWhere. Ci dici come ti è venuto in mente di aprire un canale YouTube?

Anni fa uscivo da una brutta situazione fisica ed ero “costretta” a camminare per riprendere l’uso di una gamba. Mi sentivo sola in questo, perché amici e parenti non erano interessati alle bellezze del territorio, mentre io ne ero ogni giorno più affascinata. Volevo quindi dare il mio contributo, facendo apprezzare la natura circostante, che mi ha salvato la vita.

Dietro la tua storia, c’è un profondo cambiamento. Ci racconti come hai cambiato il tuo stile di vita dopo aver scoperto la passione del trekking?

Dopo aver scoperto la passione per la vita all’aria aperta mi sono semplicemente adeguata al mio nuovo “essere”, cercando di continuare su questa nuova strada che mi ero aperta.
Ho lasciato il lavoro che non faceva per me, mi sono impegnata a creare contenuti utili per gli altri e soddisfacenti per me, ho colto ogni opportunità che arrivava, anche se mi spaventava o non mi faceva sentire all’altezza. Insomma, l’ho voluto.

Marika presso gli Orridi di Uriezzo. Foto dalla pagina Facebook di My Life in Trek
Marika presso gli Orridi di Uriezzo. Foto dalla pagina Facebook di My Life in Trek

Attraverso il tuo blog ti racconti e sei anche un esempio per molte persone. Cosa consigli a chi vuole passare da una vita sedentaria ad una vita attiva?

Io posso dare tutti i consigli del mondo, ma sono quelli che già si conoscono.

Per esperienza personale credo che bisogna sentirsi dentro che è il momento di alzarsi dal divano e “darsi una mossa”. Siamo fatti per questo, non per la sedentarietà. I benefici sono innumerevoli e sotto tanti aspetti, dal fisico allo spirituale…

Qual è il Cammino più bello a cui hai mai preso parte?

Impossibile scegliere, ogni cammino mi ha arricchita a modo suo. Se è vero che il primo amore non si scorda mai devo scegliere Santiago, se vi aspettavate già che rispondessi così rilancio con il Cammino dei Setteponti in Toscana.

E il tuo video al quale sei più affezionata?

Mi piace la playlist fatta in quarantena, dedicata alle dirette. Ho ospitato i miei colleghi più famosi, persone interessanti e che stimo molto; ho ospitato i miei scrittori preferiti, Paolo Cognetti ed Enrico Brizzi; ho anche avuto l’onore di avere su My Life in Trek Nico Valsesia e la mitica Licia Colò…

In ogni caso preferisco quelli dove le persone si mettono a nudo, e questo vale anche con me con il video “Escursionista di professione: come ho fatto della mia passione un lavoro”

Capitolo progetti futuri. In una recente intervista hai detto di voler pubblicare presto un libro. A che punto è questo tuo progetto? E qual è il tuo libro preferito

Al momento il libro è in corso d’opera. Non sarà un romanzo, non sarà una guida… sarà la mia esperienza da quando ho cambiato vita. Parlerò di cammini, viaggi, difficoltà anche relative al mio nuovo lavoro.

Il mio libro preferito non esiste. Apprezzo però alcuni scrittori come Tiziano Terzani, Paolo Cognetti, Enrico Brizzi. Hanno il potere di catapultarmi nei loro viaggi e di aprirmi la mente.

Non so se anche il mio scritto avrà questo effetto, ma spero vi piaccia.

COME SEGUIRE MARIKA CIACCIA

Foto dalla pagina Facebook di My Life in Trek

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Paolo Riggio

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