Appena si scalda la primavera si pensa a dove andare e cosa organizzare i weekend. Solitamente si pensa ad una bella grigliata, ma avete mai pensato ad una passeggiata immersi nella natura? O ad un una pedalata tra meleti e vigneti? Silenziate i gruppi whatsapp, eccovi alcuni consigli per un fine settimana a Trento e dintorni che vi soddisferanno sicuramente.
DOSS TRENTO
A 5 minuti dalla stazione di Trento, nel sobborgo di Piedicastello, troviamo il Doss Trento, una collina verde dall’importante interesse storico.
Possiamo raggiungerne la cima soltanto a piedi in un’ora circa, potendo scegliere fra tre diverse vie panoramiche, per poi goderci una volta arrivati in cima la spettacolare vista su Trento ed il fiume Adige. Terminato il pranzo al sacco, si può visitare l’imponente mausoleo di Cesare Battisti, oppure addentrarsi nel boschetto di querce e cedri per scoprire le antiche rovine di una basilica paleocristiana; prenotando in anticipo è anche possibile visitare il Museo Nazionale Storico delle Truppe Alpine.
Per una giornata nel verde a due passi dal Duomo, è la meta ideale.
ORRIDO DI PONTE ALTO
Se la grigliata con gli amici è ormai in programma, concedetevi nel pomeriggio una visita all’orrido di Ponte Alto, un canyon scavato dal torrente Fersina nel corso degli anni; sfruttando la forza della corrente a beneficio della città di Trento, nel 1500 è stato tra le prime centrali idroelettriche attive al mondo.
Si trova in località Cognola, a 4km da Trento, ed è stato riaperto e messo in sicurezza nel 2015. Prenotando la visita guidata di 45 minuti potete stupirvi osservando da vicino le due cascate di oltre 40 metri che l’acqua compie lungo il suo percorso, ed affacciandovi ai balconi in legno costruiti a picco sul corso d’acqua, assisterete da vicino alla forza di erosione dell’acqua.
Anche qui storia e natura si incontrano per regalarci emozioni, da non perdere!
CIMA MARZOLA
Per una giornata di trekking all’insegna dello slow tourism, potete optare per la cima Marzola, che divide Trento dalla Valsugana.
Si parte la mattina presto dall’abitato di Povo (730mt s.l.d.m.) poco fuori Trento, per conquistare poi nel pomeriggio la croce in cima alla montagna, a circa 1700mt di altitudine.
Mentre si cammina nel bosco, ci si può fermare lungo i vari punti panoramici per osservare la valle dell’Adige ed il lago di Caldonazzo, e sullo sfondo le vette delle Dolomiti di Brenta.
Tappa obbligata per la pausa pranzo è il rifugio Maranza, gestito dallo chef Paolo Betti (vincitore del programma TV di Alessandro Borghese 4 Ristoranti), dove avrete la possibilità di godervi un’esperienza sensoriale a 360° ricca di sapori e profumi del territorio.
Il rifugio aderisce al progetto Slow Food, un patto tra cuochi e piccoli produttori locali per promuovere i cibi buoni, puliti e giusti del Trentino.
Ma non solo! E’ possibile ordinare acqua e vino alla spina, garantendo così un minor consumo di risorse naturali e rifiuti di imballaggio; è inoltre possibile chiedere al ristoratore di prepararci la famosa “schiscetta” con il cibo e le bevande che non siamo riusciti a terminare a tavola, evitando così ulteriori sprechi e concedendoci la possibilità di gustarci una seconda volta i sapori del territorio.
Se vi spaventa il dislivello, si può arrivare in macchina al rifugio, e da lì partire per la cima.
CICLABILE DELLA VALSUGANA
I want to ride my bycicle cantavano i Queen, e noi come possiamo dargli torto? Zaino in spalla e casco allacciato quindi, si parte direzione Borgo Valsugana!
La ciclovia della Valsugana parte dal lago di Caldonazzo e si snoda attraversiamo boschi, prati, campi e frutteti, fino all’arrivo a Bassano del Grappa, per un totale di circa 80km di lunghezza.
Macinati i primi 25km arriviamo a Borgo Valsugana, dove possiamo sostare lungo le rive del fiume Brenta per pranzare e riposarci al sole, prima di fare dietro front e tornare a Trento seguendo lo stesso percorso dell’andata. E’ possibile anche noleggiare le e-bike a Trento e consegnarle in uno dei punto di ritiro che incontriamo lungo la ciclabile, e rientrare con il treno.
Il dislivello da affrontare è minimo e questo rende l’uscita alla portata di tutti, qualunque sia il livello di allenamento.
Ad ogni modo vi avevamo anche consigliato come equipaggiarsi per trekking, escursione, hiking qui.
Ora che vi ho dato qualche idea su cosa fare il long weekend del 25 aprile, non mi resta che chiedervi…cosa fate i fine settimana successivi?
E se siete interessati al trekking urbano anche nella Capitale ecco cosa vi consiglia Carlo Coronati. Ve ne avevamo parlato qui
Testo di Emanuele Longo
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