Bentornato marzo: ecco cosa sapere del terzo mese dell’anno

Bentornato marzo: ecco cosa sapere del terzo mese dell’anno

Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello.

MONDO – Quanti di noi hanno pronunciato questo detto con l’arrivo di marzo, il più pazzerello di tutti! Terzo mese dell’anno nel calendario gregoriano, a marzo inizia la primavera, le giornate si allungano, il sole ci bacia ed iniziamo a sognare l’estate.

Le giornate si allungano visibilmente anche per via dell’introduzione dell’ora legale, nell’ultima domenica di marzo, con le lancette dell’orologio che vengono spostate in avanti di un’ora. Il cambio d’orario entrò in uso nel 1916 tra i paesi dell’Unione Europea, allo scopo di aumentare le ore di luce naturale e limitare, conseguentemente, il consumo d’energia.

Nell’antico calendario romano era il primo mese dell’anno, prima della riforma giuliana. Ma da dove viene il suo nome?

Marzo viene dal latino Martius, ovvero il nome del dio Marte a cui questo mese era dedicato. Marte era molto importante nell’antichità, non solo come dio della guerra, ma anche come divinità dei raccolti primaverili. Marte era una divinità italica molto antica e sacra, cara alla popolazione per i quali era il dio del tuono, della pioggia e del fulmine; in seguito venne consacrata anche dai romani, per i quali era una divinità di estrema importanza.

curiosità su marzo

Anticamente, nel calendario romano era il primo mese dell’anno. Fino al 46 a.C. nell’antica Roma era vigente il calendario romano, che divideva l’anno in dodici mesi come è in funzione anche oggi, ma con numerazione leggermente diverso: sostanzialmente rispetto al calendario attuale, l’anno iniziava il primo marzo. Due mesi dopo rispetto ad oggi.

Analizzando i mesi a seguire, si trascinano questa impronta: settembre era il settimo mese dell’anno e dicembre il decimo. Anche i mesi di luglio e agosto seguono l’impronta della roma antica: inizialmente il mese di luglio era chiamato Quintilis (quinto mese) ed agosto Sextilis (sesto mese). La riforma del calendario, promulgata da Giulio Cesare ed introdotta nel 46 a.C., introdusse il nome “luglio”, in suo onore. In futuro anche Ottaviano Augusto avrebbe avuto il suo mese: il mese di agosto.

Marzo sotto il segno dei Pesci

Marzo è il mese che segna il passaggio dall’inverno alla primavera e risulta l’esatto opposto del mese di settembre. Secondo l’astrologia a inizio mese il sole è nei Pesci e dal 21 entra nell’Ariete, mentre astronomicamente il sole si trova nella costellazione dell’Aquario fino giorno 11, per poi entrare nei Pesci. Nell’immaginario collettivo, marzo è descritto come un mese «pazzo» che renderebbe le persone nate in questo periodo incostanti e volubili.

Proverbi dialettali del mese di marzo

«marzo l’è fio d’ona baltrocca

ora el piov, ora el fioca

ora el tira vent, ora el fa bel temp.»

(dialetto milanese)

(“marzo è figlio di una buona donna, ora piove, ora nevica, ora tira vento e ora fa bel tempo.”)

La letteratura popolare offre un numero piuttosto vasto di proverbi, come quello più famoso citato all’inizio, che provengono da tutto lo stivale e presentano come comune denominatore il vento. Il vento di questo periodo dell’anno possiede quelle tipiche caratteristiche invernali, ma nello stesso tempo è già primaverile. L’alternanza che c’è tra sole e di pioggia, l’incertezza dell’inverno a lasciare il suo posto alla primavera e quindi il passaggio dal freddo al caldo è una condizione ottimale per la campagna, in quanto stimola la vegetazione con gradualità, evitando quel gelo ancora presente in questo periodo.

Marzo nella storia

Citando un momento storico legato al mese di marzo, non possiamo non ricordarci delle idi di marzo, ovvero il Cesaricidio, l’assassinio di Gaio Giulio Cesare, avvenuto il 15 marzo del 44 a.C. per mano di un gruppo di circa venti senatori che si consideravano custodi e difensori della tradizione e dell’ordinamento repubblicani e che, per loro cultura e formazione, erano contrari a ogni forma di potere personale. Temendo il potere di Cesare e la paura che volesse proclamarsi re di Roma, circa 60 o 80 senatori, guidati da Gaio Cassio, Marco e Decimo Bruto congiurarono per uccidere il dittatore. Tra loro vi erano anche sostenitori di Cesare che furono spinti a compiere questo assassinio prevalentemente da motivi personali: per rancore, invidia e delusioni per mancati riconoscimenti e compensi.

Marzo nella musica

Doveroso ricordare la bellissima canzone di Lucio Dalla 4 marzo 1943, Presentata per la prima volta al Festival di Sanremo 1971, fu la rivelazione dell’edizione del festival, dove si classificò al 3º posto. Il brano racconta la storia di una ragazza madre che ha un figlio con un soldato alleato, ed è stato colpito da molte critiche prima di essere ammesso al Festival di Sanremo, ed era stato oggetto di modifiche da parte della censura. In un primo tempo il titolo del brano era Gesùbambino, ma fu giudicato irrispettoso, per cui il maestro Ruggero Cini l’aveva sostituito con la data di nascita del cantautore che era, appunto, il 4 marzo 1943. Anche alcune parti del testo furono giudicate inadeguate. In particolare la frase che concludeva il brano: e anche adesso che bestemmio e bevo vino, per ladri e puttane sono Gesù Bambino fu modificata con questa: e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino, per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino. Il brano ottenne, comunque, un successo notevole.

L’autrice del testo Paola Pallottino, aveva spiegato che “Gesùbambino” voleva essere un suo ideale risarcimento a Lucio perché era rimasto orfano dall’età di 7 anni.

Eventi più importanti del mese

 

8 marzo: si celebra la giornata internazionale della donna, più comunemente detta Festa della Donna;

14 marzo: ricorre il giorno del Pi greco, basato sul fatto che in inglese le cifre del numero (3-14) possano venire lette come l’omonima data;

19 marzo: cade la ricorrenza della festa del papà, in coincidenza con l’onomastico di San Giuseppe;

21 marzo: convenzionalmente è la data dell’equinozio di primavera, sebbene il giorno esatto possa variare di anno in anno.

Ricorderemo a lungo marzo come il mese in cui in Italia (dapprima con delle chiusure il 7 e 8 marzo in Lombardia e l’esodo verso sud) dovette fare i conti con la pandemia, faccia a faccia. Era il 9 marzo quando ci fu il primo lockdown: è la data in cui l’ex premier Conte decreta il lockdown generale in tutto il Paese, poi comunicato in una diretta notturna su Facebook: l’Italia intera diventerà «zona protetta».

Valentina Biafore

Leave a Reply

Your email address will not be published.