Saremo partner del Corso di Alta Formazione in Tourism Management, il nuovo turismo culturale nella sfida della complessità dell’Università Lumsa di Roma.
Riportiamo una sintesi della relazione che il Prof. Gennaro Colangelo, docente presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Roma-LUMSA e organizzatore di eventi culturali, ha tenuto il 16 settembre scorso su invito di UNINDUSTRIA-Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero, ai rappresentanti delle aziende del comparto. Nel corso del dibattito che è seguito, particolare apprezzamento ha ottenuto l’annuncio che il Consorzio Interuniversitario HUMANITAS e la LUMSA stanno pianificando un Corso di Alta Formazione su CULTURE DEL VIAGGIO E NUOVI MODELLI DI TOURISM MANAGEMENT, destinato ad attivare le start-up dei nuovi talenti e a sviluppare in termini di creatività il rapporto di formazione–lavoro fra neo-laureati e aziende di eccellenza. Lumsa.
Nel confermarvi la nostra personale stima verso le vostre aziende, che resistendo alla crisi contribuiscono a tenere insieme il tessuto connettivo dell’economia e della società italiana dei nostri anni, intendiamo svolgere insieme a voi alcune riflessioni in qualità di appartenenti a una strana specie di centauri, per metà formatori e docenti e per l’altra metà organizzatori di eventi e, quindi, abituati al rapporto con le imprese, gli enti e l’image making degli investitori e dei loro prodotti .
Proprio una nuova e più moderna impostazione dei servizi culturali e di accoglienza può accrescere la valorizzazione dei territori. Proverò a evidenziare alcuni esempi a tutti noti per chiarire questi concetti.
Oltre dieci anni fa il Comune di Mantova avviò insieme ad associazioni e gruppi giovanili di volontariato quello che oggi è il più consolidato evento dell’estate italiana: il Festival delle Letterature. Cominciò con il Sindaco e gli assessori mantovani che aiutavano a collocare le sedie in piazza, e oggi è un formidabile volano turistico dell’area compresa fra Emilia e Lombardia.
La fiction televisiva, come la pubblicità , in Italia sono di alta qualità formale anche se possono non piacere nei contenuti. Ma non si può negare la loro influenza sui consumi e l’uso del tempo libero degli Italiani. L’area delle ville sabaude e soprattutto quella di Venaria Reale, vicino a Torino, hanno avuto il loro definitivo lancio dal successo della fiction Elisa di Rivombrosa, che alcuni anni fa stimolò nel pubblico la curiosità verso ambienti, vicende, scenari dell’epoca.
Infine possiamo ricordare che nel 1999,durante lo svolgimento dei sopralluoghi per girare la versione televisiva della serie su Il Commissario Montalbano del grande Andrea Camilleri, a Marina di Ragusa c’era un solo hotel. Dopo 13 anni di riprese gli alberghi sul territorio sono ormai sette. La serie è stata venduta a 62 paesi nel mondo, e da quando è stata programmata in Svezia il turismo svedese in Sicilia è aumentato del 500 %. Questi fatti inequivocabili mi pare suggeriscano più della semplice enunciazione di dati che ciascuno potrebbe freddamente sciorinare.
Una settimana fa il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, parlando al forum dello studio Ambrosetti a Cernobbio, ha assunto pubblicamente l’impegno a predisporre programmi educativi tesi a spostare risorse sulla mobilità sociale come valore, e sul viaggio come elemento essenziale della formazione, anche allo scopo di riqualificare ampie parti del territorio italiano.
Diventa importante per tutti rafforzare la collaborazione fra saperi teorici e saperi pratici, superando eventuali giudizi superficiali che le università possano nutrire verso le imprese, e alleandosi contro il vero nemico di ogni progresso: la burocrazia conservatrice che prospera sul campanilismo esasperato e intende coltivare egoisticamente il proprio orticello senza partecipare al giardino comune.
Il Corriere della Sera ha pubblicato nel mese di aprile un articolo di Gian Antonio Stella in cui si ricostruisce la tragicomica vicenda dell’assurda concorrenza tra il Comune di Aidone, in provincia di Enna, che custodisce i reperti dell’antica città greca e sicula di Morgantina, e quello di Piazza Armerina nel cui territorio sorge la famosa Villa del Casale di epoca romana.
Invece di pensare in termini di distretto turistico l’ampio sito archeologico, e unire gli sforzi per attivare percorsi coordinati e servizi condivisi, i due comuni si scambiano dispetti per contendersi la presenza turistica a soli dieci km e 900 metri di distanza .
Un’attenta valutazione di analisi di mercato ha indotto il Consorzio HUMANITAS, che è una struttura di raccordo fra differenti istituzioni culturali e universitarie, ad attivarsi per organizzare un corso teso a perfezionare gli addetti del settore attraverso partners di grande prestigio che possano costituire tutti insieme una rete di scambi.
Abbiamo quindi l’opportunità di costruire una camera di compensazione interattiva in cui ogni esperienza aziendale sia condivisa con le altre componenti della filiera e passi attraverso la formazione dei giovani creativi in uscita dall’Università e in transito verso il mondo del lavoro.
Sulla base di alcune bellissime esperienze artistiche effettuate in grandi location, sono del parere che ormai dovremmo abituarci a comprendere nel settore dell’hotellerie anche servizi culturali anziché solo forniture di prodotti, perché molte strutture alberghiere sono più governabili dei teatri e più affidabili di qualsiasi auditorium e possono accogliere sia clienti in soggiorno prolungato che ospiti esterni per gestire eventi musicali, teatrali, enogastronomici ed editoriali. Mi sento di presagire che, nell’immediato futuro, festival e rassegne d’arte troveranno il loro alveo naturale nei grandi alberghi, perché il mutamento dei tempi lavorativi della metropoli (che impediscono lunghe vacanze perfino ai segmenti sociali di censo più elevato) ci indurranno a trascorrere serate estive nei resort delle grandi aree urbane, anziché nei classici luoghi di villeggiatura in cui si parcheggiavano le famiglie numerose. Tutto questo andrà pianificato lavorando accanto ai giovani.
Aver accennato alla problematica delle fasce turistiche di reddito, mi porta a sintetizzare i punti qualificanti dello strategy system che presiede ai contenuti del Corso.
– Il nostro approccio sarà rigorosamente GLOCAL, quindi attento sia alla massima valorizzazione delle tipicità locali, che non sono soltanto di natura enogastronomica, ma relative alle potenzialità dei luoghi, e che ci siamo permessi di sintetizzare col termine junghiano di ANIMA DEI LUOGHI, in antitesi al concetto dei NON-LUOGHI.
– Sarà al massimo sviluppo delle istanze globali, per rafforzare la presenza dei Paesi BRICS accanto ai flussi tradizionali statunitensi, tedeschi, spagnoli, giapponesi e per aprire nuovi tavoli di confronto con utenti argentini (dopo l’elezione di Papa Francesco) indonesiani, coreani, filippini, messicani, turchi, vietnamiti, nonché con gli Emirati Arabi.
– Del localismo intendiamo privilegiare il rispetto delle tradizioni e il rilancio della loro forza produttiva, attraverso quell’attenzione e quella cura della persona che è parte della accoglienza dell’ospite fin dalle più antiche culture. Il globalismo vogliamo concepirlo soprattutto come cosmopolitismo e multiculturalismo, capaci di trasformare il turista in viaggiatore evoluto. Martha Nussbaum ha scritto che “il fine dello sviluppo globale è di mettere in grado le persone di vivere un’esistenza piena e creativa, sviluppando il loro potenziale e organizzandosi una vita significativa e all’altezza della loro uguale dignità umana“. Questo è il concetto di base da cui ripartire.
In forza di questi principi fondativi, possiamo evidenziare alcuni obiettivi particolarmente innovativi del Corso.
– Dare impulso nell’ambito delle lezioni all’antropologia e alla psicologia del turismo e alle innovazioni geo-economiche, anche con l’ausilio di un esperto di cerimoniale proveniente dal Quirinale.
– Sviluppare accanto allo studio del brand italiano nella moda, arte, archeologia, cultura i percorsi di approfondimento delle normative di tutela e incentivazione turistica presenti sia nella legislazione dello Stato italiano che nell’ambito dei fondi europei.
– Riprogrammare gli eventi per il turismo culturale organizzandoli in termini site specific sia nei contenuti artistici che nei media planning, che non andranno adattati da schemi fissi e tradizionali ma saranno pensati appositamente per le esigenze del comparto e per le strutture architettoniche e ambientali.
LUMSA E MYWHERE
– Analizzare accuratamente i segmenti di mercato, con particolare riferimento al turismo memoriale, alle fasce di età evergreen dotate di propensione all’acquisto e di tempi di scelta ampi e dilatati, alle nuove tipologie del turismo di settore e al gender tourism.
– Concretizzare il lavoro di ricerca congiunta esperti/allievi/imprenditori in PROJECT WORK che andranno a costituire studi di fattibilità per la valorizzazione e l’innovazione in aree in cui operano i clienti e i partners, e quindi in qualche misura vanno a compensare gli investimenti in borse di studio delle aziende.
Potremmo citare una quantità di dati che testimoniano sia una ripresa della presenza straniera sia un sensibile calo della spesa turistica delle famiglie italiane, perché nei momenti di confusione economica pervengono notizie confliggenti e apparentemente contraddittorie. Ma non è questo il nostro compito più importante: urgono scelte diverse e maggiore coraggio nel riattivare culture d’impresa.
Avendo scelto di impegnarci nel senso dell’innovazione, non siamo più interessati a dividerci sulla diatriba se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto, ma intendiamo dare fiducia a chi proporrà un’idea nuova per riempirlo.
Per approfondire queste tematiche, abbiamo anche chiesto al Prof. Colangelo di attivare prossimamente una rubrica periodica intitolata L’ANIMA DEI LUOGHI.
- Laura Falqui, Il tocco dell’invisibile. La grafite di Edward Burne-Jones – 7 Aprile 2024
- Identitalia: una Mostra sul Made in Italy da visitare che fa riflettere – 18 Febbraio 2024
- La centralità del Design nell’Economia della Complessità – 29 Giugno 2023