Leone Romani presenta il suo nuovo EP: Dietro Le Quinte. Della vita e della musica!

Leone Romani presenta il suo nuovo EP: Dietro Le Quinte. Della vita e della musica!

ITALIA – Da pochi giorni è disponibile il nuovo EP di Leone Romani ed il vinile in edizione limitata: Dietro Le Quinte. La sua musica è una manifestazione di energia e positività, che invita a vivere ogni attimo di quella vita che, fra queste note, ci vuole raccontare. E noi, curiosi di scoprirne i segreti in anteprima, lo abbiamo intervistato. 

Il titolo del disco non è casuale, Dietro Le Quinte di Leone Romani sta proprio a significare ciò che si cela nel back stage della propria vita: l’intimità, le debolezze, le speranze, le gioie segrete. Come a teatro, così come nella vita, the show must go on: si deve abbracciare e vivere, con grinta ed entusiasmo, ogni istante della propria esistenza, facendo proprio il senso di quel vivere prepotente che, nel brano 30 Anni, si canta.

DIETRO LE QUINTE, CON LEONE ROMANI

Dietro Le Quinte Leone Romani

Dietro Le Quinte di Leone Romani è nato da una serie di immagini evocative che Leone ha riportato in bozzetti da lui stesso realizzati su fogli A4 con matite e colori, ispirando gli artwork definitivi rappresentativi dei brani, andando a comporre il poster inserito nella confezione del vinile, in uscita come edizione limitata.

Leone, dopo un’attenta analisi del testo dei brani, ha raccolto le parole più significative di ognuno di essi, quelle che meglio rappresentavano il messaggio di ogni singola canzone, ed ha messo su carta le immagini che, via via, si componevano nella sua mente.

Si è ritratto sul palco, metafora della vita, ed ha voluto rappresentarsi a piedi nudi, per sottolineare il rapporto diretto con essa e, intorno a lui, ha disegnato gli elementi più significativi di ciascun brano. Questa ispirazione è passata dal disegno alla fotografia grazie alla sensibilità dei fotografi e dei grafici che hanno seguito e valorizzato il lavoro. Ma la sfida più divertente è stata proprio quella di concludere lo shooting in una singola giornata.

Sotto la direzione artistica di Leone, presso il Piccolo Teatro San Paolo, all’interno dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura a Roma, una troupe di sette professionisti, composta dall’abile make up artist Tania Guerri, dall’incantevole modella Beatrice Casa, dal brillante grafico Lorenzo Fabbri e dai due fotografi Giulio Cafasso e Jacopo Gentilini, supportati dalla creatività del videomaker Costantino Giorgini e del tecnico delle luci Matt Mola, si è prodigata nella rappresentazione degli artwork e della copertina dell’EP.

L’edizione speciale di questo vinile sarà distribuita, in un numero limitato di 20 copie, segnate ed autografate, nel corso del concerto successivo all’uscita di Dietro Le Quinte, lavoro di Leone Romani.

Si tratta di un lavoro dal sapore maturo, riscontrabile sia nella prospettiva con cui i temi vengono affrontati, sia da un punto di vista musicale. Ogni brano viene alla luce sulle pagine del taccuino Moleskine che a Leone fu regalato da Marianna, una sua amica e compagna di teatro e, come un figlio, viene condotto per mano nel percorso tra i tasti di un pianoforte o le corde di una chitarra. Cresce tra i fiati e i sintetizzatori con cui prende forma e immagine, fino a diventare maggiorenne sul palco, momento in cui Leone lo lascia andare per la sua strada, tra gli ascolti e le condivisioni.

E adesso buon ascolto, buio in sala, si apre il sipario!

LEONE CI RACCONTA DI LUI E DEI SUOI PROGETTI

Dietro Le Quinte Leone Romani

È un ventisettenne appassionato di musica cantautorale, ha studiato pianoforte per 10 anni, autodidatta con la chitarra e la batteria. Ha partecipato come concorrente ad Amici nel 2012 e ai provini di XFactor, nel 2018. Ha realizzato il sogno di autoprodursi nel 2017, organizzandosi con un pc, una tastiera ed una chitarra. Si è voluto nell’arrangiamento dei propri brani, che hanno preso sempre più una loro identità.

Ad oggi Leone ha pubblicato su Spotify, Youtube ed altre piattaforme digitali, 2 EP, 2 singoli ed un Album. Alle spalle ha un passato da attore di musical con la compagnia teatrale de Il Quadriportico di Via Margutta dove, per dieci anni, ha recitato in diversi spettacoli. Per questo è un grande amante delle performance live, in cui ama trasmettere il significato dei propri brani coinvolgendo il pubblico nel suo mondo e con il suo entusiasmo. Si è esibito in diversi locali a Roma come il Monk, Largo Venue, Il Marmo, Hard Rock Cafè e a Milano, come il teatro Apollo e l’Ostello Bello. Nel 2020 ha fondato la propria etichetta discografica, la Savana Records con cui ha iniziato a produrre i suoi brani e i suoi videoclip.

Ecco cosa ha raccontato a noi di MyWhere su di lui e sulla sua arte.

Leone, parlaci un po’ di te. Da dove nasce la tua passione per la musica e come hai intrapreso questo percorso?

La musica è sempre stata una passione molto forte dentro di me. Fin da bambino ho dato segni di interesse e di attitudine, come quando neanche ad un anno seguivo a tempo con il dito la banda che suonava, mentre ero in braccio a mio nonno. Ancora si commuove quando me lo racconta questo episodio. Ho iniziato a studiare pianoforte all’età di 5 anni e con il tempo, grazie all’orecchio musicale, ho cominciato a comporre testo e musica delle mie prime canzoni, per ogni musa che mi affascinasse. Desideravo produrre musicalmente e arrangiare i miei brani, ma non avevo ben chiaro come; poi ho sperimentato, comprato una tastiera, cavi, scheda audio, insomma mi sono costruito un piccolo studio itinerante, che mi seguisse ovunque andassi. Era l’Aprile del 2017, studiavo a Lugano, cominciai a testare arrangiamenti e insiemi di suoni, registrai la mia prima canzone “Vivo Così”. Che soddisfazione! Ed è cominciato questo percorso di produzione.

Raccontaci di questo tuo ultimo progetto. Com’è nato e come si è sviluppato? Cos’ha di diverso rispetto ai precedenti?

Dietro Le Quinte è un progetto che ho studiato a 360 gradi. Avevo composto dei brani che esprimevano una maggiore intimità e maturità e meritavano un teatro come palcoscenico per essere raccontati.

Due anni di cura del dettaglio nella produzione e nell’interpretazione canora. Poi la scelta del vinile, perché? Volevo regalare all’ascoltatore un’esperienza visiva, non solo uditiva, per farlo entrare ancora di più nel mondo di quelle mie canzoni. Infatti, con il vinile in mano, se sfili il poster dall’interno puoi osservare le copertine dei 5 brani (ogni artwork ha una chiave interpretativa) e al fianco puoi leggere il testo.

C’è ancora molto da raccontare, da come proseguirà il progetto alle avventure lungo il percorso, prima fra tutte la ricerca del teatro dove fare lo shooting. Ma preferisco non anticipare troppo!

Nei tuoi brani fai delle riflessioni e parli di emozioni in maniera molto profonda. Si tratta di brani autobiografici o hai attinto anche ad altri punti di riferimento?

Sono brani autobiografici, non racconto esperienze di altri, quanto piuttosto quella di un Leone di qualche anno più grande come in “30 Anni”. La canzone “Dimmi” per esempio la scrissi durante il primo lockdown, a marzo 2020, “Quante Notti” mentre tornavo da Ponza…tutte hanno un loro retroscena legato ad esperienze personali.

Per arrivare dove sei oggi, quali difficoltà hai riscontrato nel tuo percorso artistico e come le hai superate?

Il tempo. L’organizzazione. Le persone giuste.

Tre parametri su cui settare il proprio lavoro. L’esperienza mi ha fatto capire come muovermi, di chi fidarmi e quanto tempo dedicare ad ogni step che sia quello creativo, comunicativo, distributivo o logistico.

Ci puoi dare qualche piccola anticipazione sui tuoi progetti futuri?

Posso darvi due anticipazioni: non ho scritto solo in lingua madre e l’estate si avvicina…

 

Milù Vici

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